domenica 16 aprile 2017

Recensione "Il mondo che ho inventato per te" di Sarah Butler

Buonasera bookspediani!
Oggi vi auguro Buona Pasqua con una nuova recensione!


Titolo: Il mondo che ho inventato per te
Autore: Sarah Butler
Editore: Garzanti
Genere: Romance
Data di uscita: 13 Aprile 2017

IL MIO VOTO



Un ragazzo in crisi che solo un amore ribelle può salvare
Perché si è pronti a tutto pur di conquistarsi un posto nel mondo

A diciotto anni, tutti desiderano inseguire i propri sogni, finalmente liberi di poter decidere per sé stessi. Anche Stick e Mac non vedono l'ora di lasciare il loro quartiere popolare di Manchester dove tutto scorre sempre uguale. Sono pronti a partire per la Spagna, per quel viaggio che hanno studiato nei minimi dettagli e che ha il sapore della libertà. Ma la sera in cui festeggiano la partenza imminente, si ritrovano nel posto sbagliato al momento sbagliato: Mac resta ucciso in una rissa. Stick, senza neanche accorgersene, ripiomba nella vita monotona di sempre, con una madre assente e un padre che ha deciso di andarsene anni prima per costruirsi una famiglia con un’altra donna. L’unica differenza è che ora il fidato Mac non c’è più. Quell’amico con cui ha condiviso tutto, nel bene e nel male. L’unico con cui poteva essere sé stesso. 
Eppure, proprio quando sente di aver imboccato un vicolo cieco, Stick incontra una stravagante ragazza dai capelli rosa e tra loro scatta subito la scintilla. È una ragazza sfuggente, quasi inafferabile. Si fa chiamare semplicemente J e gli dà appuntamenti nei posti più improbabili. Ma è riuscita, con un semplice e fugace scambio di sguardi, a fargli tornare quell’entusiasmo e quella voglia di vivere che credeva di aver perduto. E lui non ha nessuna intenzione di lasciarsela scappare. Perché sa che insieme potranno reagire e sfuggire da una realtà che promette poco o nulla. Sono giovani, e il loro bisogno di esprimere rabbia, amore, energia è irrefrenabile. Solo così potranno ritagliarsi un posto nel mondo.





Urban Lifestyle Photography by Sanjeev Kugan #inspiration #photography: Stick e Mac sono due grandissimi amici pronti per partire all'avventura. Ormai manca poco ai loro diciotto anni e hanno tutta l'intenzione di passarli lontano da Manchester. Destinazione? Spagna.
Per entrambi questa avventura significa allontanarsi da casa e dalle situazioni familiari che hanno. Significa ricominciare da capo, lontano da tutti. Significa essere liberi.
Kieran, detto Stick per via della sua magrezza, è un ragazzo che vive con una madre che ha un disturbo ossessivo compulsivo che tuttavia non vuole accettare e finge che tutto vada bene. La sorella Sophie è morta in un incidente e da quel momento la sua famiglia si è spezzata.
Il padre si è risposato con Jen dalla quale ha avuto due figlie. 
Tuttavia continua a provare di essere un padre per Kieran, cerca di interagire con lui e di aiutarlo anche se il ragazzo non ne vuole sapere del suo aiuto.
Mac invece vive con la madre, con un padre che sparisce e compare ogni tanto.
Mac è il solito ragazzo divertente, con la battuta pronta e l'amico di tutti. 
E' stato lui a scegliere Stick come suo amico tanti anni prima e da allora non si sono mai più separati.
Tutto è pronto per la Spagna e la sera prima della partenza i due ragazzi si concedono una notte fuori per festeggiare la loro ultima sera a Manchester.
Una serata che purtroppo finirà in tragedia perchè sulla via del ritorno Mac sarà coinvolto in una rissa che risulterà con la sua morte improvvisa.

La morte di Mac ha un duro colpo su Kieran.
© by Glass / Photography Neil Kirk / Styling David Nolan / Models Charlie France, Douglas Neitzke, James Smith, Joe Sanders: Improvvisamente tutti i suoi piani per il futuro vengono spazzati via e si ritrova a dover fare i conti con due genitori pressanti che sono in continua aspettativa su cosa farà della sua vita ora.
Kieran ora come ora pensa solo ad una cosa: vedere sbattuto dietro le sbarre l'assassino di Mac e infatti segue da vicino il caso del suo amico in tribunale.
L'unica domanda che lo perseguita è perchè?
Perchè proprio Mac, perchè quella sera, cosa ha fatto scattare nell'assassino il desiderio di uccidere il suo migliore amico? Un ragazzo con il quale condivideva tutto e che ora l'ha abbandonato, l'ha lasciato solo con un miglione di domande e con un futuro pieno di incertezze.
L'unica persona che sembra aiutarlo è J.
J è una ragazza dai capelli rosa che Kieran consoce per caso e che lo fa sentire ancora vivo.
Gli fa staccare la spina dai mille pensieri che gli girano in testa e passare del tempo con lei è una ventata di aria fresca.
J sa di libertà, di quella libertà che era pronto ad avere partendo per la Spagna e che gli è stata improvvisamente negata.
Di lei non sa nemmeno il nome completo, sa solo che ha bisogno di lei e non ha nemmeno il suo numero perchè la ragazza, a causa di una relazione precedente finita male, non possiede un cellulare.
Insieme potranno finalmente andare avanti oppure Stik cederà all'autodistruzione?

Il mondo che ho inventato per te a mio parere è un perfetto esempio di romanzo di formazione.
Il protagonista Kieran perde improvvisamente il suo amico ed è completamente distrutto da ciò.
Si sente principalmente in colpa perchè quella sera non è tornato a casa con lui. E' arrabbiato perchè insieme avevano dei progetti e li stava già assaporando, si sentiva già in Spagna ed era tutto programmato e ora è costretto a rivedere la sua vita e a confrontarsi col suo futuro.
E' frustrato perchè il caso dell'omicidio del suo amico procede a rilento, senza tanti passi avanti e senza troppa accuratezza sulle prove che potrebbero incriminare l'assassino di Mac. 
Si sente solo perchè il suo unico amico se ne è andato e non lo riesce ad accettare, almeno fino a quando non incontra J.
J è una ragazza molto particolare che farà capire a Stick che non è solo e lo aiuterà a superare la perdita di Mac, portando nella sua vita un pò di dramma e qualche divertimento che manderanno Stick fuori dal suo tracciato.


Sarah Butler ha creato una bellissima storia reale e toccante, che passa tutti gli stadi del lutto fino all'accettazione della propria perdita e al riprendere in mano la vita e andare avanti.
L'unica pecca del romanzo a mio avviso è la modalità di narrazione in terza persona, che non mi ha permesso di entrare in sintonia col personaggio e non mi fatto immedesimare appieno nel suo dolore.
Tuttavia se cercato un romanzo di formazione un pò diverso dal solito, Il mondo che ho inventato per te è il libro che fa per voi.




Sara

5 commenti:

  1. Mi sembra un libro estremamente dolce, da tenere in considerazione!

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  2. L'ho inserito nella wishlist perchè mi sembra un libro veramente profondo, e a volte ne ho bisogno!

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