Pagine

mercoledì 3 luglio 2019

Recensione "Cari Mora" di Thomas Harris

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di  "Cari Mora" di Thomas Harris edito da Mondadori.

Thomas Harris, Cari Mora

Titolo: Cari Mora
Autore: Thomas Harris
Editore: Mondadori
Genere: Thriller
Data di uscita: 21 Maggio 2019





Venticinque milioni di dollari in lingotti d’oro appartenuti a Pablo Escobar sono sepolti in una grande e misteriosa villa nella baia di Miami Beach. Il bottino fa gola a molti, gente senza scrupoli che tiene d’occhio la casa. Primo tra tutti Hans-Peter Schneider, un uomo perverso e pericoloso che vive delle fantasie malate di altri uomini ricchi.
Cari Mora è una ragazza colombiana di venticinque anni con un passato drammatico, scampata alla violenza del suo paese. È l’unica persona ad aver accettato di fare la custode di quella villa; la sola a non temere le voci inquietanti che circolano su quel luogo. Bella e coraggiosa, è la preda perfetta per Hans-Peter, che nel frattempo ha affittato la villa per cercare di mettere le mani sul tesoro di Escobar. E sulla ragazza.
Ma Cari Mora ha doti sorprendenti, un’intelligenza fuori dal comune e innanzitutto è una sopravvissuta.




A distanza di anni e anni, torna in libreria il famoso autore de Il silenzio degli innocenti, con un romanzo che ha tutte le premesse per essere indimenticabile, anche se a mio avviso l'autore non riesce a sfruttare del tutto il suo potenziale. Cari Mora è un romanzo che prende il titolo proprio dalla sua protagonista, Caridad, una ragazza che è di fatto una sopravvissuta, che fin da piccola non ha fatto altro che sopportare tutto ciò che la vita le ha sottoposto, in primo luogo dalla sua terribile infanzia come bambina soldato, poi successivamente arrivata a Miami, dove conduce la sua vita, che ovviamente non è mai semplice. Cari infatti entra in contatto con Hans-Peter, un uomo che vuole metter le mani sul famoso tesoro di Escobar, che si trova proprio nella casa che sorveglia Cari, ma che allo stesso appare molto più interessato a Cari di quanto dovrebbe, escogitando un piano per ottenere da lei quello che vuole, ossia la sua vita e goderne a suo piacimento. Se Cari ci viene presentata come una sopravvissuta, Hans-Peter ci appare come un vero e proprio mostro, un sadico che si diverte a costruire una donna dei sogni per semplice divertimento, un uomo pronto a tutto per ottenere quello che vuole e che non si ferma davanti a nulla pur di avere quello a cui tiene. Sono principalmente loro i due grandi protagonisti, anzi è meglio dire antagonisti, del romanzo, ma non mancano certo altre comparse e altri personaggi.


La brevità del romanzo tuttavia non ha dato modo all'autore di approfondire gli altri personaggi che entrano in scena, che rimangono nella mente del lettore per poco tempo, perchè tanti sono i nomi che è davvero difficile ricordarli tutti e, senza la dovuta caratterizzazione, non riescono a restare impressi nel lettore. Lo stile dell'autore si riconferma il solito, complesso ed evocativo, in grado di immergere il lettore nel mondo da lui creato e quindi ci ritroviamo a Miami, insieme a Cari Mora e alla sua voglia di restare a galla, di non venire mai sorpassata dagli altri e soprattutto alla sua capacità di capire quando può rischiare e quando invece le conviene volare basso. Quello che lo caratterizza ancora una volta è il suo modo di mettere in scena non solo una storia, ma anche di descrivere la vegetazione che circonda i suoi personaggi, sia che si trovino in una semplice casa sia che si trovino in mare, come in tanti altri luoghi, e soprattutto la sua passione per sottolineare spesso i cibi che vengono messi in tavola, un lontano eco dunque dei suoi primi lavori e dei romanzi che l'hanno consacrato a quello che è oggi.


A mio avviso però ci sono stati dei momenti che ho trovato troppo confusi, dei continui flashback non annunciati che non riuscivano a rendere la storia del tutto scorrevole, bloccando quindi il lettore e non consentendo una lettura immediata, ma questo si evince anche dallo stesso stile di scrittura dell'autore, il quale è appositamente complesso perchè spinge il lettore a pesare ogni parola che legge e questa può essere un'arma a doppio taglio, specie in un thriller, quando quello che conta è la capacità di catturare l'attenzione del lettore e spingerlo ad un vero e proprio page turner, cosa che in questo romanzo avviene solo in determinati punti, mentre in altri si hanno momenti in cui non si comprende appieno la direzione della storia.
La carta vincente è senza ombra di dubbio Cari Mora, un personaggio misterioso, che ci viene svelato a poco a poco e che non può che catturare l'attenzione del lettore per la sua complessità, per la sua voglia di non cedere al mondo e la sua continua lotta nel restare a galla, finendo spesso nei guai, ma trovando sempre un modo per cavarsela.


E' interessante come l'autore, oltre a parlare di un misterioso bottino da trovare e recuperare, utilizzi il romanzo per sottolineare anche come è semplice attirare l'attenzione di un uomo e come è ancora più facile diventare una sua pedra, semplicemente per il fatto che nella sua mente egli ha già deciso che quella determinata donna deve essere sua. Mette i brividi pensarci, specialmente nel mondo in cui ci troviamo oggi, di quanto poco basti per sembrare interessante agli occhi di qualcuno, soprattutto se questo qualcuno è un personaggio pericoloso che si occupa di far avverare le fantasie degli altri proprio utilizzando donne ignare e innocenti. Questa volta però Hans-Peter si trova davanti a Cari Mora, una ragazza che ha solo venticinque anni ma che sa bene cosa significa affrontare difficoltà nella vita, così come sa cosa vuol dire essere una sopravvissuta e di conseguenza non desidera certo soccombere per mano di una persona come Hans-Peter. Cari Mora è quindi una sorta di riscatto per tutte quelle donne che si sentono impotenti davanti al pericolo, colei che riesce a tenere testa anche all'uomo più pericoloso, e questo è decisamente un bel messaggio.
Ci sono un paio di elementi che non funzionano nel romanzo, forse l'autore ha avuto troppa fretta o forse ha voluto mettere insieme troppe cose, sta di fatto che a lettura conclusa non si comprende appieno se quello che si è letto è davvero accaduto oppure è successo solo nella nostra mente, lancia certamente un messaggio positivo in determinati momenti, ma manca quel qualcosa che spinge a rendere un romanzo indimenticabile ed è un peccato, perchè Harris ha davvero tutte le carte in regola per essere quel tipo di autore che scrive storie di questo tipo.













1 commento: