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venerdì 26 luglio 2019

Recensione "La casa" di Mats Strandberg

Buona sera bookspediani, riesco a prendere in mano il pc solo ora perchè fa decisamente troppo caldo, ma è giunto il momento di parlarvi di una nuova lettura, ossia di "La casa" di Mats Strandberg edito da Giunti.

La casa di [Mats Strandberg]

Titolo: La casa
Autore: Mats Strandberg 
Editore: Giunti
Genere: Horror
Data di uscita: 3 Luglio 2019




Joel ha quarant’anni, una carriera da musicista naufragata malamente tra droghe e alcol, e adesso deve tornare a Skredsby per occuparsi di sua madre, Monika, affetta da demenza senile. Quando finalmente si libera un posto a Tallskuggan, la prestigiosa casa di riposo, Joel non ha altra scelta che accompagnarla là, dove qualcuno potrà prendersi cura di lei 24 ore su 24. 
Tra le esperte infermiere del centro c’è anche un viso conosciuto: si tratta di Nina, l’amica che vent’anni prima aveva condiviso con lui il sogno di vivere di musica e poi lo aveva abbandonato. L’incontro tra i due risveglia ricordi a lungo sepolti, ma la loro attenzione è catalizzata da Monika: l’anziana donna ha reazioni violente, parla di cose che non può sapere, sembra non essere più se stessa; condizione che tristemente la accomuna a molti altri ospiti del centro. Eppure Nina e Joel, che la conoscono davvero, vedono che c’è qualcos’altro oltre la demenza, qualcosa che la rende cattiva, quasi una presenza che la invade e non vuole andare via come quella strana macchia che continua a riformarsi sulla parete... Ma gli esami dicono che è tutto a posto; che sia solo suggestione? 
Una cosa è certa: nessuno aiuterà Monika, se non lo faranno loro.



IL MIO VOTO


Mats Strandberg è un autore che ho conosciuto grazie a questo romanzo, una storia che ha bisogno del suo tempo per insinuarsi nei pensieri del lettore e per questo, almeno nella prima parte iniziale, il ritmo risulta molto più lento ed è quindi difficile entrare subito nella narrazione. La storia purtroppo parte da quella che è la vita di tutti i giorni, ossia una donna, Monika, che ormai non è più in grado di prendersi cura di se stessa e nemmeno il figlio, Joel, riesce a starle dietro perchè ha paura che si ferisca sotto il suo controllo, ed è per questo che è costretto a mandarla in una casa di riposo, dove può essere tenuta sotto controllo per tutto il tempo e così anche la vita di Joel può tornare ad essere più tranquilla, del resto è una persona che non sopporta molto bene la tensione e a testimoniarlo sono tutti gli anni in cui ha fatto uso di droghe, sprecando così la sua vita. Ora però Joel è sobrio e gli piange il cuore ad abbandonare sua madre in una struttura, anche se sa che è per il suo bene. Tra l'altro tra il personale riconosce Nina, una donna ormai con cui ha avuto un passato burrasco, per cui è certo che Monika sarà in buone mani. Eppure più tempo passa nella struttura, più la donna peggiora, comportandosi in modo strano e preoccupante e soprattutto parlando di cose che non dovrebbe sapere. Cosa le sta accandendo? E' davvero la malattia a farla peggiorare oppure c'è qualcosa di molto più oscuro dentro di lei?


La casa è un horror composto da quattrocento pagine che si rifà alla vita reale per andare a toccare un argomento da brividi, ossia l'occasione di vedere la propria madre in difficoltà e non poter fare nulla per aiutarla, perchè nonostante i vari esami, non sembra esserci nulla che non va e quindi questo porta a dubitare il figlio Joel di aver fatto la scelta giusta nel portare la donna in una struttura, potrebbe essere infatti colpa sua il perchè Monika sia diventata così aggressiva e così cattiva, tuttavia quello che è certo è che solo lui può aiutarla, anche se visto il suo passato e le sue condizioni attuali è difficile che qualcuno lo prenda sul serio quando insiste nel manifestare le stranezze della donna. L'atmosfera che si respira per tutto il romanzo è quindi di pura ansia, anche se per la prima metà del libro il ritmo è molto lento e questo rallenta la storia, rendendo difficile esserne coinvolti al cento per cento. Dopo aver superato la metà della narrazione tuttavia, il ritmo sembra subire una netta variazione e diventa quindi sempre più incalzante, lo scenario sempre più inquietante e spaventoso e la voglia quindi di arrivare alla fine cresce sempre di più, facendosi perdonare per una prima parte incerta e forse a tratti insicura, come se non sapesse come impostare le basi per questa storia.


La narrazione viene affidata ai due protagonisti principali, Joel e Nina, due personaggi decisamente disastrati che non entrano immediatamente nelle simpatie del lettore.
Joel è forse il personaggio più interessante, un uomo di quarant'anni con un passato burrascoso di droghe che ha a malapena superato. La situazione di sua madre Monika infatti lo ha messo a dura prova: in primis lo ha fatto sentire un figlio inutile, perchè non in grado di prendersi cura di lei, e successivamente lo ha fatto sentire in colpa perchè portarla in una struttura in qualche modo equivale ad abbandonare quella donna che c'è sempre stata per lui. Joel ha un fratello, il quale vive lontano con la sua famiglia e il quale pensa principalmente ai suoi interessi, per cui lascia tutto il peso nelle spalle del fratello, anche se si lamenta delle sue mancanze, non considerandolo all'altezza della situazione. Joel del resto fa quello che può, non è una persona perfetta, anzi spicca per tutte le sue imperfezioni, tuttavia è un uomo che cerca di fare del suo meglio per aiutare sua madre, forse una delle poche scelte giuste della sua vita, anche se finirà per costargli molto cara.


A differenza sua Nina ci appare come una ragazza ben disponibile ad aiutare gli altri, una persona molto buona che spesso viene incastrata dalle colleghe per i turni, ma che non si lamenta mai degli orari perchè ha spesso bisogno di soldi, visto che non se la sta passando benissimo.
Nina tuttavia è anche una donna che nasconde un passato oscuro, un passato in cui sua madre è spesso stata assente e questo l'ha segnata sia nell'adolescenza che nella sua età adulta, l'unica persona che ha ritenuto parte della sua famiglia è proprio Monika, la madre di Joel. Lei e Joel infatti si conoscono da anni e hanno un passato a dir poco curioso, anche se ognuno è andato per la sua strada e quindi durante gli anni si sono persi di vista, ritrovarsi in questa situazioni non può che unirli, soprattutto perchè sono proprio loro due a manifestare preoccupazione per la donna, la quale sembra dare il meglio di sè proprio davanti a loro, come a volerli fare impazzire del tutto. Oltre a questi due narratori tuttavia si insinua anche un terzo punto di  vista, che getta la luce proprio sulla struttura di Tallskuggan, una casa di riposo sicura all'apparenza, ma che inizia a manifestare fin troppi problemi, che non possono essere considerate solo coincidenze.


Mats Strandberg aveva per le mani la possibilità di creare un horror dal forte impatto emotivo, cosa che sicuramente sviluppa molto di più nella seconda parte del romanzo, tuttavia non si può dimenticare una prima parte incerta e insicura, che non rende facile immergersi completamente nella storia. Giocare con la vita reale, come appunto prendere una donna che è affetta da demenza senile e che viene quindi ricoverata in una casa di riposo, ma che più passa il tempo più peggiora, come se non fosse nemmeno più lei, è certamente una tematica molto forte, che colpisce al cuore e senza dubbio la scelta di ambientare il romanzo in una casa di riposo, in cui si è circondati da pazienti con ognuno le proprie cicatrici e i propri problemi, non fa che accentuare l'ansia che trasmette la lettura, ma che tuttavia non è riuscita a convincermi appieno.
Un elemento che ho adorato, oltre a Joel come personaggio e il percorso che ha fatto in questo romanzo, il quale l'ha visto al suo momento più basso fino al suo riscatto, è il finale, l'ho trovato decisamente perfetto e in grado di mettere i brividi. Onestamente credo che questo romanzo possa rendere molto di più sul grande schermo e a dimostrarlo non sono solo i capitoli brevi, ma anche la loro incisività e il continuo cambio di scenario e, visto che questo libro è stato opzionato proprio per arrivare sul grande schermo, sono curiosa di vedere cosa ne uscirà.



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