martedì 9 aprile 2019

#Review Party:"Il nulla che per noi era tutto" di Andre Conteddu

Buon salve bookspediani.
Oggi finalmente sono pronta a parlarvi di "Il nulla che per noi era tutto" di Andrea Conteddu edito da BookRoad.




Titolo: Il nulla che per noi era tutto 
Autore: Andrea Conteddu
Editore: Bookroad
Data di uscita: 4 Aprile 2019



Estate 1994. A Maris, paesino sulla costa centro-orientale della Sardegna, pieno di vita in estate e desolato in inverno, Francesco, undici anni, si gode le vacanze estive in compagnia di Matteo e Giulio, entrambi vicini di casa e suoi migliori amici. I tre affrontano le afose giornate giocando nelle campagne arse dal sole che si estendono di fronte alle loro case. 

In seguito alla morte di un turista, all’apparenza dovuta a cause naturali, giunge a Maris il signor Pasquale, e si trasferisce in una vecchia casa abbandonata da anni che incute un certo timore a Francesco e i suoi amici. Obbligato dai suoi genitori a dare una mano al signor Pasquale nei lavori di casa, Francesco assiste ad avvenimenti sempre più strani e inquietanti, finché non assiste all’apparizione del fantasma sanguinante di una bambina, la cui identità rimane avvolta nel mistero.


IL MIO VOTO






Francesco, un ragazzino di undici anni, si gode finalmente le vacanze estive con i due amici Matteo e Giulio. 
Insieme i tre ragazzi amano giocare, ma soprattutto amano restare nascosti agli occhi degli altri e in questo riescono bene grazie al loro nascondiglio, dove possono passare ore e ore a restare nascosti senza che nessuno li veda e li venga a disturbare. Purtroppo però chiudere fuori la vita non è sempre possibile e i tre ragazzi lo sanno bene: ognuno di loro ha qualche piccolo problema, chi ovviamente legato a qualcosa di più futile come Francesco che si è preso una cotta per Roberta e non sa come parlarle, un pelo più gravi invece sono i problemi di Matteo, il quale una volta entrato in casa è costretto ad affrontare suo padre, il quale ha a sua volta demoni da affrontare e che purtroppo esorcizza sfogandosi sulla sua famiglia. Ma l'estate giocosa e tranquilla di Francesco sta per cambiare perchè i genitori gli hanno trovato un lavoro e questo significa che non può passare sempre il tempo con i suoi amici, ma deve anche sistemare il prato di un uomo che si è appena trasferito a Maris, un uomo che sembra portare con sè antichi dissapori del passato e soprattutto fantasmi con cui lo stesso Francesco ha a che fare, fantasmi che esigono giustizia.


Andrea Conteddu con il suo romanzo d'esordio unisce più elementi, raccondando quindi una storia in cui è facile rispecchiarsi ma con un tocco di soprannaturale che devo dire l'ha resa molto interessante. Il protagonista principale della narrazione è Francesco, il quale, insieme ai suoi due migliori amici Matteo e Giulio, è pronto a passare le vacanze estive nel loro piccolo paesino della Sardegna, una località che pullula di turisti durante la stagione estiva.
I tre, sebbene siano solo ragazzi di undici anni, non sono immuni alle difficoltà della vita: molto spesso infatti vengono presi di mira dal bullo di Maris, il quale si diverte a metterli in imbarazzo e a deriderli ad ogni occasione.
In particolare Francesco è quello che deve affrontare la sua prima cotta per Roberta, una ragazzina che le sembra inarrivabile e con cui non riesce a parlare per timidezza.
Tematiche come le prime cotte portano dritto il lettore a ricordare gli anni della sua adolescenza, ma certamente anche toccare l'argomento bullismo l'ha reso molto più vicino alla nostra realtà. Non che episodi di bullismo non fossero frequenti in passato, tuttavia solo negli ultimi anni si nota decisamente un peggioramente a riguardo.


E poi c'è Matteo, il ragazzo che ha a che fare con un padre che non sa controllarsi quando si tratta di bere e che spesse volte si ubriaca, non comprendendo bene cosa sta accadendo e dando quindi il peggio di sè. Quello che è ancora più crudele è il fatto che l'uomo se la prenda spesso con il bambino e la madre non trovi la forza di proteggerlo, nonostante nessuno dei due purtroppo abbia colpa del brutto carattere dell'uomo. Il tema della violenza domestica è certamente uno dei punti di forza del romanzo, che ci fa comprendere come purtroppo non si possa scegliere in quale famiglia nascere, ma si possa cercare di cambiare la propria sorte reagendo e non sembre subendo le angherie.
A fare da sfondo ad un romanzo che ha tutta l'aria di essere formativo, si inserisce un pizzico di soprannaturale quando Francesco viene a contatto con lo spirito di una ragazza che si trova a casa di Pasquale, l'uomo appena arrivato a Maris e di cui Francesco deve occuparsi del giardino. Il ragazzo è certamente spaventato dalla vista del fantasma, ma appare subito chiaro che questo non è comparso per ferire, semplicemente per avere giustizia. E proprio il caso riguardante questo misterioso fantasma si intreccia nella storia, rendendola ancora più interessante.


Andrea Conteddu al suo esordio letterario ci parla di una storia che, per quanto sfoci nel paranormale, è decisamente realistica dall'inizio alla fine: tantissimi dettagli mi hanno lasciato con l'amaro in bocca ma proprio per questo mi sono piaciuti, perchè sono riusciti a rispecchiare la realtà e questa non sempre è rosa e fiori.
Il nulla che per noi era tutto è uno dei titoli più azzeccati degli ultimi tempi, poichè si parla di piccoli elementi che per tante persone possono essere di poco conto, mentre invece per i nostri protagonisti sono le cose più importanti, come per esempio il loro rifugio oppure l'estate rovinata di Francesco, il quale si aspettava di poter stare in pace e tranquillità mentre invece si ritrova a dover lavorare per un uomo che gli rende la vita impossibile e che è scontroso la maggior parte delle volte. Quello che ho apprezzato è che l'autore ha dato spazio a tutti i personaggi che compaiono nella storia, rendendoli tutti essenziali al fine del romanzo e alla risoluzione del mistero dietro il fantasma.
Il nulla che per noi era tutto è un'avventura che mi ha decisamente sorpreso e proprio perchè inaspettata è riuscita a convincermi e a farmi innamorare della storia.













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