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venerdì 13 aprile 2018

Recensione "La mia rivoluzione" di Katherine Paterson

Bookspediani oggi vi parlo di "La mia rivoluzione"di Katherine Paterson

La mia rivoluzione

Titolo: La mia rivoluzione
Autore: Katherine Paterson
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 20 marzo 2018



Lora ha solo tredici anni quando, nel 1961, il governo di Fidel Castro promuove a Cuba la campagna di alfabetizzazione: tutti quelli che sanno leggere e scrivere sono chiamati a insegnare a chi è analfabeta. Lora non è mai stata fuori dall'Avana, eppure, contro il parere dei suoi genitori, decide di mettere la sua vita e il suo sapere al servizio degli altri: parte per andare a vivere sulle montagne, nella casa senza elettricità di una famiglia di contadini, dove per un anno dovrà lavorare nei campi di giorno e insegnare la sera. La sua nuova vita non sarà facile, anche a causa delle minacce costanti dei controrivoluzionari, ma ad attenderla ci sarà un universo pieno di affetti e di scoperte, destinati a cambiarla per sempre nel profondo.

IL MIO VOTO






A pretty Cuban girl in TrinidadLora è una bambina di 13 anni che vive a Cuba con la sua famiglia che comprende anche la sua abuela, sua nonna.
Siamo nel 1961 quando la situazione nell'isola è davvero precaria, tanto è vero che la maggior parte della popolazione non sa ne leggere ne scrivere e questo è un grandissimo handicap per il governo.
Per questo si decide di promuovere una campagna di alfabetizzazione: un progetto molto ambizioso dove chiunque si senta in grado di partire e insegnare, possa dare una mano dove c'è bisogna.
Lora nonostante la sua giovane età decide di mettersi in gioco e quindi partecipare al programma, in modo da poter aiutare in prima linea il suo paese.
Ma i suoi genitori inizialmente sono restii perchè questo anno da insegnante non viene senza pericoli e lei infondo è solo una bambina..


Amelia Everdeen. Sixteen. Daughter of Aphrodite. Best friends with Piper McLean. Creds to me if used.Nel suo cuore Lora ha già preso la sua decisione e vedendo con quanta determinazione si batte, la sua famiglia si fa da parte e la lascia partire.
Per ua ragazza come Lora, abituata ad alcune comodità primarie è difficile accettare l'abitazione in campagna, ma ben presto non ne sente la mancanza e si concentra totalmente sul suo lavoro di giorno come aiutante della famiglia che la ospita e di notte come insegnante.
Lontano da casa Lora sboccia di giorno in giorno: è partita che era solo una bambina desiderosa di cambiare il mondo e ora sta diventando sempre di più una donna che lotta quotidianamente per la causa in cui crede, nonostante i pericoli che corre e la fatica sia fisica che mentale a cui è sottoposta.
L'anno lontano da casa doveva servire a chi non sapeva ne leggere ne scrivere ad imparare qualcosa, ma è alla stessa Lora che giorno dopo giorno vengono impartite lezioni su cosa significhi davvero aiutare qualcuno.


C A R O L I N A ♡Katherine Paterson ritorna in libreria con una nuova storia e questa volta la sua protagonista è una ragazza determinata a fare la differenza, a rendersi parte di un movimento volto a migliorare il suo paese.
E' una vera e propria chiamata alle armi, per coloro che sanno leggere e scrivere, e il suo bisogno di essere utile è troppo forte per farsi da parte e rimanere al sicuro nel proprio angolino.
Essere una brigadista infatti non è semplice: il lavoro nei campi occupa gli insegnanti la maggior parte del giorno e la sera devono fare quello per cui sono stati chiamati.
Allo stesso tempo non tutti sono d'accordo con il cambiamento, come sempre, e per questo prendono di mira gli stessi insegnanti incutendogli timore con la speranza che se ne vadano dalla campagna.
Nonostante questo sia un romanzo, il contesto storico dell'autrice non potrebbe essere più reale e ciò non fa che rendere la storia di Lora ancora più interessante.


{{@stargazingfox}}E' facile rispecchiarsi in Lora, una ragazzina che vuole vedere cambiare il suo paese e che pensa di poter contribuire a questo passo in avanti.
E' semplice parlare per ipotesi, ma quando poi ci si trova davanti ai fatti, compiere la decisione finale e allontanarsi per un anno da casa, dal proprio porto sicuro, è difficile.
In molti si sarebbero tirati indietro, tanti avrebbero avuto paura e io stessa mi inserisco in questa ipotetica lista, ma non Lora.
Lora ha avuto le idee chiare fin da subito e come lei tanti altri che volevano vedere il proprio paese cambiare e per una volta anche loro avevano i mezzi per farlo.
Nonostante Lora si allontani da casa per solo un anno, è tangibile il suo cambiamentro attraverso le pagine del romanzo.
Nella vita di oggi avere tredici o quattordici anni non fa differenza, ma quando si vive un'esperienza del genere non si può che tornare cambiati.
Quell'anno di lontananza ne vale come dieci, e quindi è inevitabile crescere e maturare.


La mia rivoluzione è un grido a combattere per le cause che si credono giuste, un grido al cambiamento che è possibile anche oggi se ci sono persone disposte a credere nella causa.
Quello che lamento all'autrice è la brevità del romanzo, a mio avviso aveva ancora tanto da dare ma resta comunque un bellissimo racconto su un pezzo di storia che spesso viene ignorata.








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