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mercoledì 15 maggio 2019

#Review Party:"Piccole donne a New York" di Rey Terciero e Bre Indigo

Buon salve bookspediani!
Oggi sul blog vi aspetta la mia opinione su una nuova graphic novel dedicata a quattro piccole donne incredibili, che non possono non cambiare di nuovo la nostra vita.

Titolo del libro

Titolo: Piccole donne a New York
Autore: Rey Terciero e Bre Indigo 
Editore: Piemme
Genere: Graphic Novel
Data di uscita: 14 Maggio 2019



Le quattro sorelle che hanno fatto sognare milioni di lettrici ritornano in una graphic novel a 150 anni dalla pubblicazione di Piccole donne.


IL MIO VOTO



A 150 anni dalla pubblicazione di "Piccole Donne" il famosissimo romanzo che ci ha fatto scoprire Louisa May Alcott come autrice, ma che ci ha anche permesso di conoscere e rispecchiarci nelle quattro protagoniste della storia ossia Amy, Jo, Beth e Meg, Rey Terciero e Bre Indigo hanno deciso di riproporre la loro storia e ambientarla nei giorni nostri, pubblicandola sotto forma di graphic novel per arriva a quanti più lettori possibili, siano essi giovani che adulti. Ritrovarle in questa veste è stato davvero magico e ho soprattutto apprezzato l'intenzione di renderle il più moderne possibili. Ancora una volta infatti è la famiglia March ad essere la protagonista, una famiglia che non è perfetta e che non naviga nell'oro: la madre delle quattro sorelle è costretta a lavorare costantemente per permettersi di mandare avanti la famiglia e il padre delle ragazze è molto lontano, pronto a combattere una guerra per se stesso ma anche per chi non si può difendere.
Tocca spesso quindi alle due sorelle maggiori, Meg e Jo, prendersi cura delle sorelle e aiutare in casa con le faccende, ma nessuno si tira indietro, nonostante sia sempre più difficile conciliare il tutto, perchè sanno quanto è importante quello che hanno come famiglia e lo apprezzano ogni giorno, anche con le continue liti.


La novità inserita da Rey Terciero e Bre Indigo è che non tutte le sorelle March sono legate da un legame di sangue, ma non per questo fanno meno parte della famiglia, anzi proprio perchè si sono scelti formano una squadra imbattibile. Questo non toglie che ognuna di loro ha un carattere completamente diverso l'una dall'altra e soprattutto sogni che vorrebbero realizzare, anche se vedono molto difficile farlo nell'immediato. Jo per esempio è un'avida lettrice, desidera solo passare del tempo a casa a leggere, anche se non può farlo perchè aiuta la zia al lavoro, tuttavia sogna sempre la lettura e soprattutto la scrittura: da grande infatti vorrebbe essere un'autrice affermata. Beth invece vorrebbe sfondare nel campo della moda, una scelta lavorativa molto difficile da realizzare ma possibile con gli agganci giusti, cosa che lei ha grazie alla sua migliore amica, la quale viene da un mondo totalmente diverso dal suo, un mondo in cui si può permettere ogni cosa grazie al conto sostanzioso dei genitori. Beth invece è la più timida delle sorelle, una ragazza che ama la musica e che desidera imparare a suonare la chitarra, anche se teme di cantare in pubblico perchè ha paura di non essere brava.
E per finire c'è Amy, la più piccola delle sorelle e quella che fatica a comprendere la loro situazione, quella che si diverte ad essere ribelle e a combinare spesso guai e che ama l'arte e tutto quello che la riguarda.


Come normali sorelle, è naturale per le ragazze litigare: del resto ognuna di loro ha problemi che fatica ad affrontare, tuttavia non sempre è facile parlare con chi ci vuole bene, perchè si teme di essere giudicati, e quindi molte volte, per quanto siano unite, prendono direzioni completamente diverse, perchè decise a trovare da sole la loro strada.
A questo proposito i due autori hanno certamente aggiunto nella graphic novel i tipici problemi delle adolescenti di oggi, difficoltà che al tempo del romanzo originale ancora non esistevano, in particolare per esempio si parla di bullissimo e ad essere presa di mira in questo caso è Amy.
Amy sa come rispondere e sa anche non farsi mettere i piedi in testa, tuttavia ha anche voglia di essere se stessa e sembra che a scuola la sua versione preferita di se stessa non venga particolarmente apprezzata, ma questo non le fa avere meno fiducia in se stessa, la costringe a mostrarsi sempre forte e combattiva e pronta ad affrontare tutto, se ha dalla sua parte le sue sorelle, che ovviamente sono pronte a tutto per lei. Una situazione analoga la vive Meg, la quale non vuole rassegnarsi al fatto di essere diversa dagli altri, perchè non si può permettere maglie all'ultima moda o di andare in posti lussuosi, ma non vuole ammetterlo a se stessa in verità, perchè si sente inferiore agli altri e deve quindi trovare ancora la sua strada.


Del resto trovare la propria strada è un'altra colonna portante del romanzo, in cui in questo caso è Jo a doverla portare avanti più delle altre e devo ammettere che il suo percorso narrativo mi è piaciuto tantissimo, probabilmente è lei quella che mi ha colpito di più perchè in fin dei conti è solo una ragazza che aiuta in casa, si prende cura spesso delle sue sorelle, lavora con la zia anche se non piace come ambiente lavorativo perchè la donna trova sempre qualcosa da dirle contro, e allo stesso tempo deve lottare per raggiungere il suo sogno di scrittrice e capire in quale direzione può andare la sua vita. La storia di queste quattro piccole donne si svolge nell'arco temporale di un anno e quindi durante il romanzo il cambiamento delle ragazze è tangibile e soprattutto credibile, perchè non si manifesta dall'oggi al domani, ma segue un percorso che spesso è difficile e che è pieno di ostacoli, ma che è incantevole da leggere, soprattutto grazie anche alla cura delle tavole grafiche disegnate per il romanzo.
Piccole donne, oggi come 150 anni fa, resta una bellissima storia di formazione che non si può non leggere in ogni sua forma, sia essa romanzata che sotto forma di graphic novel.






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