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domenica 29 settembre 2019

Recensione "L'ultima ora del giorno" di Virginia Baily

Buona sera bookspediani.
Eccomi tornata con voi per parlarvi di L'ultima ora del giorno" di Virginia Baily, edito da Nord.



Titolo: L'ultima ora del giorno
AutoreVirginia Baily
Editore: Nord
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 19 Settembre 2019


Liliana si è lasciata ogni cosa alle spalle: la famiglia, gli amici, gli errori. Per anni, ha condotto un’esistenza tranquilla in Inghilterra. Eppure basta un titolo letto per caso su un giornale per mandare tutto in frantumi. Abramo Cattaneo – oppositore del regime di Gheddafi – è stato vittima di un attentato a Roma e adesso è in ospedale, in condizioni critiche. Liliana è certa che quell’uomo sia il figlio di suo fratello Stefano. All’improvviso si rende conto che questa potrebbe essere l’ultima occasione di affrontare un passato da cui fugge da troppo tempo. Come spinta da una forza invisibile, Liliana parte per l’Italia.

Quando sbarca a Tripoli, appena diciottenne, Liliana Cattaneo vive il suo nuovo inizio col cuore carico di gioia. È il 1929 e lei non vede l’ora di riabbracciare Stefano, che ha preferito l’esilio alla tessera del partito fascista. Lì, in Tripolitania, la morsa del regime è meno opprimente. La gente sembra più amichevole, l’atmosfera più liberale, le possibilità infinite. Ma l’apparenza inganna. Ben presto, Liliana dovrà fare i conti con una realtà più complessa delle storie di conquista e civilizzazione che ha sentito in patria. Sotto la superficie di quella città incantevole, Liliana trova un mondo ambiguo, che ribolle di violenza e inganno. Un mondo corrotto e brutale, in cui la sua ingenuità e la sua fame d'amore sono debolezze imperdonabili, e in cui un passo falso può costarle molto caro…


IL MIO VOTO


Liliana è una donna ormai anziana, che ha avuto una vita molto piena, di gioie ma anche di dolori, soprattutto ora che si ritrova sola, dopo la morte del marito, nel paese che ormai è diventato casa sua, ossia l'Inghiterra. Eppure non può dimenticare l'Italia e soprattutto Tripoli, le avventure che vissuto là non possono essere cancellate, ecco perchè una parte di lei ancora si aggrappa al passato, per questo legge un quotidiano italiano appena può, per tenersi sempre informata su quello che succede. E una notizia non passa certo inosservata ai suoi occhi, una news sconvolgente che la costringe a ripensare al passato, ma questa volta non può più far finta che non sia successo nulla, non può chiudere gli occhi e dimenticare, ora come ora è imperativo affrontare tutti i suoi demoni, per non avere rimpianti.
Ecco perchè Liliana decide di partire per l'Italia, dove ad attenderla non c'è solo una persona che potrebbe essere legata alla sua famiglia, ma ci sono anche ricordi che la fanno sorridere e ricordi che le fanno ancora male, ma che deve accettare in tutta la loro potenza, perchè sono la somma delle sue esperienze e soprattutto tutto quello che è successo ha contribuito a renderla la donna che è oggi, che si ritrova in ospedale ad affrontare una delle cose più dure di sempre, ammettere i propri errori e fare ammenda, sperando di trovare finalmente un po' di pace e felicità.



Scopro Virginia Baily grazie a questo romanzo che fin da quando è uscita la trama mi ha in qualche modo chiamato a gran voce, una storia decisamente non facile da leggere e che ha il compito di approfondire un periodo storico italiano che raramente vediamo nei libri, e la cosa che mi è piaciuta e sorpresa da una parte è che sia stata proprio un'autrice inglese a volerne parlare, facendo le dovute ricerche per poterlo fare. Il romanzo prende vita con una Liliana adulta, una donna che vive ormai da anni in Inghilterra e che ha cercato in tanti modi di lasciarsi alle spalle il suo passato, cosa che in qualche modo è riuscita a fare, ma alla fine il passato, e soprattutto i segreti, hanno uno strano modo per tornare a galla, più prepotenti che mai. Basta poco infatti a Liliana per capire che il suo passato l'è venuta a cercare e ora è arrivato il momento di affrontarlo, ecco perchè parte velocemente per Roma, per scoprire finalmente quel vaso di Pandora che ha tenuto chiuso per troppo tempo. La narrazione quindi si snoda in due grandi filoni, ossia esplora il passato di Liliana e quindi la vediamo da adolescente affezionata a suo fratello Stefano, fino a diventare una vera donna con un signor bagalio emotivo, e ovviamente non manca il continuo della storia di Liliana nel presente, dove si ritrova costretta ad affrontare i suoi demoni.



Senza ombra di dubbio è Liliana la vera protagonista della storia, una donna che sappiamo essere una signora con una bella vita, che ha perso il marito ormai da anni e che vive in Inghilterra, lontano dal dolore che le hanno causato paesi come l'Italia e la Libia. Liliana infatti per molto tempo ha vissuto in Italia e quella parte di lei, sebbene provi a mascherarla con un perfetto accento inglese, resta sempre presente, non a caso legge sempre un giornale italiano per tenersi informata su quel mondo. Ed è proprio quel giornale a gettarla nello sconforto e a farle capire che deve tornare a Roma per affrontare il suo passato. Liliana da giovane ci viene descritta come una ragazza molto affezionata al fratello maggiore Stefano, tanto che la sua partenza per Tripoli la paralizza perchè soffre terribilmente la sua mancanza, ma quando il fratello le offre l'occasione di andarlo a trovare, la sua vita cambia completamente poichè tutto quello che succederà a Tripoli se lo porterà sempre nel cuore, a partire dalla conoscenza della moglie del fratello, notizia che in principio le aveva spezzato il cuore, fino ad arrivare alla conoscenza di altri personaggi che finiranno per portare sofferenza e dolore nella sua vita, un qualcosa di così doloroso da costringerla a mentire per tanti anni sulla verità perchè troppo sconvolta da quella vita, che ora vede come un ricordo lontano eppure allo stesso tempo vicino. Liliana è sicuramente un personaggio con cui si ha un rapporto di amore e odio, non è perfetta ma si finisce per tifare per lei e per la sua storia. L'autrice ci fa scoprire tantissimi lati del suo carattere, facendoci anche vedere la sua evoluzione negli anni, rendendo quindi credibile e interessante il suo personaggio.


Il background storico contribuisce a rendere speciale questo romanzo, anche se forse in alcuni punti è stato troppo marcato e questo, almeno per quanto mi riguarda, non mi ha permesso di entrare totalmente nella storia, proprio perchè sentivo troppo la presenza del contesto storico e politico. Dall'altra parte però sono stata felice di avere avuto tutte queste informazioni sul mio paese, dettagli che assolutamente non sapevo e che raramente si trovano tra le pagine di un libro, perchè al novanta per cento trovo sempre storie ambientate durante la seconda guerra mondiale, più precisamente riguardanti l'olocausto, mentre invece in questo caso leggere del fascismo italiano e della sua oppressione per quanto riguarda i suoi cittadini, al punto da spingerli ad andare all'estero per potersi salvare e avere un futuro migliore, che non preveda sporcarsi le mani o ancora peggio perdere la propria libertà, è stato un vero e proprio pugno nello stomaco. Come lo è stato leggere la differenza di pensiero tra la cultura italiana e quella libica, dove ancora oggi sappiamo bene che le donne non hanno alcun tipo di libertà di pensiero o azione. Questo netto contrasto nel passato, che si va ad aggiungere alla vita di Liliana nel presente in Inghilterra, contribuisce a rendere il romanzo davvero interessante e fa conoscere al lettore determinate linee di pensiero e di azione del passato, che lo costringono a riflettere su come era il nostro paese e quindi non ci si può che sentire certamente più fortunati.


L'ultima ora del giorno è una storia che non è facile da leggere, onestamente pensavo di impiegare meno tempo a portare a termine questa storia e invece spesso mi sono dovuta fermare per respirare a fondo e riflettere bene su quanto avevo appena letto. Come vi dicevo, non sempre il background storico per me è stato l'ideale, in alcuni punti l'ho trovato troppo marcato, tuttavia mi è piaciuto moltissimo conoscere un po' più a fondo questa parte di storia e ovviamente ho amato molto Liliana, la protagonista di questa storia, una ragazza che ci viene presentata inizialmente come un po' capricciosa, una bambina che ama suo fratello e che vuole sempre stare con lui, una ragazza che poi cresce ma mantiene la sua ingenuità e per questo finisce per ritrovarsi in situazioni scomode, situazione davvero molto pericolose, ma a cui non bada perchè troppo presa dalla sua vita per pensare alle conseguenze e alcune di queste finiscono per essere talmente disastrose da costringerla a richiudere tutto in una scatola e fuggire il più lontano possibile. Quindi una parte fondamentale di questo romanzo la costituiscono i segreti, quelli che Liliana ha tenuto per tanto tempo e che ora devono emergere. Lo stile di Virginia Baily non è semplicissimo, ma è molto scorrevole e questo aiuta, soprattutto nei capitoli più lunghi, che vanno a comporre anche più di trenta pagine. L'ultima ora del giorno" di Virginia Baily è stata una lettura decisamente interessante e diversa dalle altre, che non è certamente adatta a tutti, ma sono sicura saprà emozionare ed entrare nei cuori di chi vorrà dargli una possibilità.




si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio




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