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domenica 27 ottobre 2019

Recensione "L'anno in cui imparai a leggere" di Marco Marsullo

Buona sera bookspediani.
Oggi vi voglio parlare di un romanzo che ho scoperto per caso, che ho letto perchè vedevo pareri super positivi e di cui ovviamente ho finito per innamorarmi, ossia "L'anno in cui imparai a leggere" di Marco Marsullo.

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Titolo: L'anno in cui imparai a leggere
Autore: Marco Marsullo
Editore: Einaudi
Genere: Fiction
Data di uscita: 22 Ottobre 2019


Niccolò ha venticinque anni ed è innamorato perso di Simona. Così quando lei, bella e inquieta, parte mollandogli suo figlio Lorenzo, lui decide di prendersene cura, sebbene quel moccioso di quattro anni non lo abbia mai accettato e di notte lo sbattesse puntualmente fuori dal letto. Niccolò non ha mai fatto il padre, e non sa come gestire capricci, routine, amichetti che giocano a fingersi d'improvviso morti e primi batticuori. In più, a complicare le cose, ci si mette anche il padre naturale. Riccioli scompigliati e chitarra in spalla, è arrivato dall'Argentina per incontrare il piccolo, e si è installato in casa senza alcuna intenzione di andarsene. Innamorati della stessa donna, lui e Niccolò si detestano, e il bambino non riconosce un ruolo a nessuno dei due. Eppure, giorno dopo giorno, tra litigi e partite a pallone, pigiama party e impreviste abitudini, questi tre "ragazzi" abbandonati imparano ad appoggiarsi l'uno all'altro, per sorreggersi insieme contro il mondo.


IL MIO VOTO


Non avevo mai letto nulla di Marco Marsullo e devo dire che tra le tante uscite di questo mese, questa lettura mi era sfuggita, poi però ho letto un paio di pareri online che tessevano le lodi di questa storia e quindi mi sono convinta ad iniziarla e come l'ho fatto non sono più riuscita a staccarmici. Quella creata dall'autore è una storia certamente divertente e bizzarra, che tuttavia regala grandissime emozioni perchè è impossibile non affezionarsi a questi personaggi. A Niccolò, un ragazzo di soli venticinque anni che sa che la sua vita è nella scrittura eppure, dopo aver scritto un solo romanzo le sue idee sono già scemate ed è disperato perchè se non può scrivere non sa che altro fare nella vita, ed è così che la sua vita si scontra con Simona, una ragazza anche lei giovanissima che però ha una vita ben diversa da Niccolò, che non può fare come vuole perchè ha Lorenzo, un figlio di quattro anni, di cui occuparsi. Mette quasi i brividi pensarci, per me che ho ventotto anni, e assistere a due vite così giovani eppure così diverse che in qualche modo di scontrano e insieme creano qualcosa di meraviglioso, una storia che parte subito in quarta e che coinvolge anche Lorenzo, ovviamente, il quale non può che detestare fin da subito quella nuova comparsa nella sua vita ma che allo stesso tempo lo vede quasi come una figura paterna, per lui che un padre accanto non lo ha. E' proprio l'incontro con Niccolò che spinge Simona a realizzare il suo sogno di diventare attrice e per farlo deve partire, lasciare il suo bambino, e lo fa proprio nelle mani di Niccolò, che improvvisamente si ritrova catapultato in un mondo che non conosce e che si complica giorno dopo giorno, soprattutto quando nella vita di Lorenzo entra il suo vero padre, arrivato dall'Argentina per conoscerlo e per restare nella sua vita.


La storia ha la voce narrativa di Niccolò e si svolge in un arco temporale molto ampio, che bene o male va a coprire tutte e quattro le stagioni dell'anno e sono proprio queste a scandire il passare del tempo. Spesso si sente dire che un anno per qualcuno può sembrare una vita intera e questo del resto accade con Niccolò, il nostro protagonista, il quale nel giro di pochi mesi si innamora di Simona e a poco a poco di suo figlio, Lorenzo, anche se all'inizio il loro rapporto non può che essere bizzarro e pieno di alti e bassi, perchè il nostro protagonista del resto non sa come parlare all'infante e non sa cosa significa entrare nella sua vita per poi rimanerci. E' Simona a spingerlo prematuramente nella sua vita quando, spinta dalla voglia di realizzare i suoi desideri, decide di tentare la sua carriera da attrice. Simona è certamente un personaggio imperfetto, ma realistico, infatti non ci pensa due volte ad inseguire i suoi desideri e lasciare suo figlio con un ragazzo incontrato da poco che non ha mai fatto il padre e non sa cosa significa farlo. Niccolò quindi è uno dei pochi ragazzi che non scappa alla prima difficoltà che entra nella vita di Lorenzo in punta di piedi e che ci resta, in primis perchè il suo lavoro flessibile gli consente di fare bene o male quello che vuole, in secondo luogo perchè, nonostante tutto, non può che affezionarsi a quel bambino tanto cocciuto da rendergli la vita impossibile, ma da migliorarla in qualche modo.


Lorenzo non può che essere il punto di forza di questa storia: un bambino di quattro anni che è sempre stato con la madre, che si ritrova a vivere di fatto con un estraneo che non solo deve badare a lui, ma deve anche guidarlo in questo breve percorso insieme, che inizialmente è circoscritto a pochi mesi, ma che poi finisce per aumentare sempre di più. Lori è un bambino attivo e vivace, capace certamente di far sentire la sua voce e di farsi valere, ha solo quattro anni ma sa tranquillamente come farsi rispettare e soprattutto come complicare la vita a Niccolò, una persona importante per sua madre, ma che per lui non è nessuno, se non un estraneo incaricato di fargli compagnia. Con i suoi silenzi, con le sue verità e con il suo modo di fare alla fine finirà per dare lui a Niccolò una grande lezione e soprattutto qualcosa che mai il ragazzo avrebbe creduto possibile: un amore incondizionato.
Ad aggiungersi a questo quadretto c'è Andres, un ragazzo argentino che fa il suo ingresso nella vita di Niccolò e di Lorenzo all'improvviso, scombussolando tutti i piani e rendendogli la vita difficile, ma anche allegra e divertente. Con lui le giornate diventano sempre un'incognita, un continuo gioco che deve essere interrotto da Niccolò perchè si ritrova in qualche modo ad essere lui l'adulto della situazione. Dunque questi tre personaggi, ossia Lori, Niccolò e Andres, diventano quasi degli amici per quanto sono ben costruiti e per questo riescono ad entrare nel nostro cuore.


L'anno in cui imparai a leggere insegna che non si è mai pronti a diventare genitori, specie se in questo caso si parla di istruire e badare ad un figlio che non è il proprio ed è per questo che l'accoppiata Niccolò e Lorenzo funziona così bene, perchè entrambi hanno qualcosa da imparare e lo fanno insieme, affrontando l'impaccio iniziale e diventando sempre più amici, una piccola squadra che entra in sintonia a poco a poco. L'entrata in scena di Andres non serve solo a rendere la situazione più complicata, ma serve a far capire ad un ragazzo cosa significa prendersi le proprie responsabilità e quindi conoscere il proprio figlio, farsi amare e rispettare, ma allo stesso tempo farsi spesso odiare perchè non si può essere sempre il suo migliore amico, occorre essere anche l'adulto della situazione. In questo Niccolò e Andres riescono a compensare molto bene perchè Niccolò è quello perfettino, ligio alle regole e quello che ha paura che qualcosa vada storto perchè tutto questo per lui è una novità e teme di sbagliare qualcosa, mentre invece Andres è una vera forza della natura, un musicista che lui stesso si comporta da bambino e che rende tutto in gioco, senza capire davvero quanto la sua vita, ora che è padre, sia cambiata. Il percorso di questi tre personaggi è quindi incredibili perchè passano da odiarsi a rispettarsi, da quindi provare affetto l'uno per l'altro a diventare qualcuno su cui l'altro può contare nei momenti di difficoltà.


Marco Marsullo è stata una vera e propria scoperta per me, infatti in questa storia ho trovato tutto quello che cercavo: dei personaggi che sanno come ritargliarsi il proprio posto nel cuore del lettore, dei protagonisti realistici, divertenti e imperfetti, che spesso sbagliano e il cui percorso diverge da quello che si erano prefissati, la cui meta non è quella che credevano ma ad importare loro non è quella, è il percorso che li ha portati a quel momento. Infatti tutta la storia è un continuo crescendo di novità, un continuo conoscersi e rispettarsi e amarsi perchè infatti parliamo di uno dei sentimenti più belli e puri, ossia quell'amore che si prova verso un figlio, anche se non è sangue del proprio sangue, ma si ha comunque l'istinto di proteggerlo, di sgridarlo quando sbaglia e di rendergli la vita più facile possibile.
Marsullo, con uno stile molto semplice e fluido, in grado di strappare risate e sorrisi, ma anche qualche lacrima, ci regala una storia che non può che restare nel cuore perchè in grado di donare tantissimi insegnamenti, primo tra tutti che a volte si trova l'amore quando meno lo si aspetta e non sempre è rivolto a chi vorremmo, fa inoltre capire che anche quando tutto sembra perduto, c'è sempre un modo per ritrovare la propria strada e soprattutto non è la meta finale ad importare, ma il percorso che ci conduce ad essa e quello è un tesoro prezioso, da custodire con cura, perchè quello che ci insegna non può mai essere dimenticato.
L'anno in cui imparai a leggere è quindi una storia divertente e toccante al tempo stesso che saprà farvi emozionare e restare nel vostro cuore per molto tempo.




si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.





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