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lunedì 6 gennaio 2020

Recensione "La voce del branco - I predatori" di Gaia Guasti

Buon salve bookspediani.
Oggi vi porto la recensione del secondo libro di Gaia Guasti, ossia La voce del branco - I predatori, edita da Camelozampa.



Titolo: La voce del branco - Gli eredi
Autore: Gaia Guasti
Editore: Camelozampa
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 14 Novembre 2019




15 novembre, ma un anno dopo. Dopo lo choc della rivelazione, Mila, Tristan e Ludo si sono adattati alla loro nuova condizione e passano lunghe nottate all’aperto, correndo nel cuore della foresta, riuniti dalla voce del branco. Mentre la lupa rossa in segreto si riprende dalle sue ferite, un nuovo inquietante animale vaga nel loro territorio, minando il fragile equilibrio del trio. Ma, altrettanto pericolosa, grava anche la figura di uno psichiatra deciso a limitare la libertà dei ragazzi.

IL MIO VOTO



Siamo tornati in compagnia di Ludo, Tristan e Mila, tre ragazzi che da un giorno all'altro si sono visti cambiare completamente la propria vita a causa di un morso che li ha resi dei lupi, delle creature di cui inizialmente avevano paura ma che poi hanno iniziato ad accettare come parte di loro. Li avevamo lasciati con la voglia quindi di esplorare questa parte di loro, con la voglia di essere liberi e potenti e quindi di sentirsi quasi padroni del mondo. Questa loro libertà tuttavia dura molto poco perchè c'è sempre la lupa rossa che li osserva da lontano, pronta a colpire nel momento opportuno, ma ci sono anche tanti cambiamenti che costringono i tre ragazzi a riflettere sulle loro vite e sopratttutto tanti nuovi ostacoli nel loro percorso. Per esempio la storia nata tra Ludo e Mila sembra subire una battuta di arresto, in particolare quando arriva un nuovo ragazzo in città e Ludo diventa sempre più geloso, sempre più pronto a puntare il dito contro la sua ragazza che non ha il tempo di spiegargli la verità. Dall'altra parte c'è Tristan, il terzo eterno ma anche il ragazzo troppo buono che tutti sfruttano a loro piacimento ossia la famiglia costringendolo a lavorare nel forno di famiglia e Mila che sembra rigirarselo come vuole. Ormai questi ragazzi non sono più degli adolescenti, l'ultimo anno li ha cambiati e infatti questi effetti si vedono molto bene.


Tristan è quello che durante la narrazione subisce più cambiamenti: dal ragazzo quasi zerbino, che cerca di accontentare tutti per il quieto vivere, finalmente trova la forza di ribellarsi e di farsi valere, anche a costo di perdere l'affetto delle persone che lo circondano. Ludo è quello che cambia in negativo, diventa infatti un ragazzo insicuro, che si lascia dominare completamente dalle emozioni e che quindi perde sempre di più il controllo del suo lato umano per avvicinarsi dempre di più alla sua parte animale. Purtroppo la prova più difficile da affrontare arriva proprio per Mila, la quale si avvicina molto ad un ragazzo che ha estremo bisogno di aiuto, mettendo quindi a rischio l'equilibrio del branco, ma allo stesso tempo cattura l'interesse di uno psichiatra pronto a fare carte false pur di scoprire di più su di lei e su tutto il branco. Dunque questo libro, come spesso accade con i seguiti, non è solo un romanzo di transizione, pronto a portarci al capitolo successivo, ma è un romanzo di grandi cambiamenti e soprattutto di insicurezze poichè ci sono tanti nuovi personaggi e non si comprende appieno se questi siano dei nemici oppure degli amici, per cui occorre prestare attenzione ad ogni singolo passo che si compie, perchè si cammina in un territorio completamente minato.


Gaia Guasti in questo secondo romanzo alza decisamente la posta in gioco, facendo capire al lettore che nessuno è al sicuro e soprattutto nessuno è immune al pericolo. Il suo stile è come sempre molto semplice ma fluido e ci trasporta in un mondo che siamo tremendamente curiosi di conoscere ancora di più e di esplorare insieme ai suoi protagonisti.
La storia da lei creata ha certamente qualcosa di magico, di accattivante, non solo per la scelta dei personaggi, ma anche per il mondo fantasy da lei immaginato, che certamente non è una novità, ma che lei riesce a rendere molto originale e soprattutto molto veritiero: la scelta di raccontare gli eventi legati ai suoi personaggi un anno dopo ci fa capire quanto sia semplice iniziare a perdere il controllo delle proprie emozioni da un anno all'altro, che all'apparenza può sembrare poco ma che in verità è qualcosa di davvero sconvolgente. Questo libro quindi non è un semplice romanzo di transizione, è una storia che introduce nuovi personaggi di cui si fatica a fidarsi e che non renderanno certo la vita facile ai protagonisti, ma è anche una storia di grossi cambiamenti e di crescita, soprattutto a livello personale. Questa serie dunque non fa che stupirmi e tra pochi mesi per fortuna potremo leggere il terzo romanzo, e onestamente non sto nella pelle.






si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.








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