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mercoledì 12 febbraio 2020

Recensione "Il fuoco" di Laura Bates

Buon salve bookspediani.
Oggi si parla di una lettura molto forte ma necessaria, che credo tutti dovrebbero leggere e sto parlando di "Il fuoco" di Laura Bates, edito da Rizzoli.



Titolo: Il fuoco
Autore: Laura Bates
Editore: Rizzoli
Genere: Young Adult
Data di uscita: 4 Febbraio 2020


Anna ha cambiato città, buttato il telefono e chiuso tutti i suoi profili social. Nulla sembra legarla al passato in cui è accaduto l' "incidente" che ha spinto lei e sua madre a trasferirsi dalla grande città in un incantevole villaggio della costa scozzese che sembra vivere fuori dal tempo. Non è facile costruirsi delle nuove amicizie e una nuova vita, ed è proprio quando pensa di avercela fatta, di non essere più sola, che tutto precipita. Mentre deve fare i conti con il passato e con l'inferno in cui si sta trasformando il presente, non è un caso che Anna si appassioni alla storia di Maggie, una ragazza che, secoli prima, era stata accusata di stregoneria in quello stesso villaggio. Due storie, le loro, che s'intrecciano a distanza di centinaia di anni e che testimoniano come una diceria possa dar vita a un'insensata caccia alle streghe, allora come oggi.

IL MIO VOTO




Anna è la ragazza nuova appena trasferitasi in Scozia, è quella ragazza che ha perso il padre e che si deve fare forza per non far capire alla madre che è ancora in lutto, ma è anche una ragazza che vuole cancellare il suo passato, anche se non può farlo, per questo cerca di non pensarci e di tenere la mente occupata, ripassando liste su liste come oggetti che le possono servire nell'immediato, solo per non farsi del male da sola. Del resto in Scozia nessuno la conosce, certo tutti sembrano interessati a lei a scuola perchè è la ragazza nuova, ma apparte una moderata curiosità, nessuno la infastidisce, anzi ben presto inizia anche a farsi nuove amiche. Ma appare subito chiaro che il passato di Anna è ancora una fiamma che arde e che non si è estinta e lo dimostra il fatto che lei lo teme, che sia lontana da ogni tipo di social media o da qualsiasi cosa sia online, come la sola mancanza del cellulare testimonia, qualcosa di inconcepibile per una ragazza di oggi. Sembra facile quindi cercare di ricominciare, eppure è molto più difficile di quello che appare perchè Anna non ha lasciato solo un grande caos nel suo passato, ha lasciato quasi una parte di sè, quella insieme ad un padre che ora non ha più e ovviamente sente tutto il dolore di essere stata tradita e di aver perso quelle che considerava sue amiche. Per questo, Anna si appassiona per via di una ricerca di storia, ad una ragazza vissuta tanti anni prima che venne accusata di stregoneria solo per comodità e dunque bruciata sul rogo, una ragazza che non si era cercata il suo destino ma che le è stato imposto e non ha potuto fare altro che accettarlo, una ragazza molto simile ad Anna tranne per un motivo: Anna è ancora viva e ha tutti i mezzi per spezzare questo ciclo e far sentire la sua voce, senza accettare passivamente quello che accade ma difendendosi con tutte le sue forze. Anna dunque è una protagonista per cui si sviluppa un'immediata empatia, anche se a volte fa arrabbiare per la sua mancanza di reazione, ma fortunatamente riesce a fare un grande percorso di crescita in particolare su se stessa, imparando che i giudizi degli altri esistono da sempre, ma non sono questi a definirti, è chi scegli di essere che lo fa e solo questo non fa che farla apprezzare di più al lettore.


E' Anna la narratrice unica di questo romanzo, tuttavia trovo di fondamentale importanza parlare sia delle nuove amiche con cui condivide le sue giornate in Scozia, sia di Maggie, quella ragazza vissuta tanti anni prima e condannata al rogo perchè tacciata come strega. Il ruolo di Maggie infatti assume grande importanza sia per la sua storia molto forte sia per la sua incapacità di cambiare il suo destino, cosa che di fatto fa svegliare Anna dal suo torpore. Maggie infatti era una ragazza di umili origini che ha creduto nella solita favola di un ragazzo più ricco interessato a lei ma, quando l'interesse è diventata un'ossessione e poi qualcosa di più malato, concludendosi con Maggie incinta, a quel tempo è stata tacciata come donna di facili costumi perchè nessuno ha voluto credere alla sua verità e la sua posizione si è solo che aggravata da un destino beffardo, che l'ha portata ad essere accusata di stregoneria e quindi a pagare con la vita questa sua condizione. E' inutile dire che Anna viene subito affascinata dalla sua storia e sembra vivere lei stessa tutto ciò che Maggie ha provato, mano a mano che scopre la sua storia, tuttavia nota anche tante similitudini tra loro e questo le da la forza necessaria per lottare e reagire, facendo finalmente sentire la sua voce. Dunque la storia di Maggie va a suggestionare sia Anna che il lettore, ma serve come esempio per imparare dal passato che non bisogna accettare passivamente e basta etichette che gli altri ci danno, perchè è il nostro giudizio a contare e nessun altro.
Le amiche di Anna invece dimostrano quanto è facile concedere l'amicizia quando tutto va bene e toglierla quando invece le cose precipitano, dimostrando che la vera amicizia è tutt'altro, è stare accanto ad una persona quando vive i momenti più difficili ed è per questo che è rara.


Trovo incalzante l'introduzione dell'autrice di associare il fuoco ad un pettegolezzo: al principio inizia con una piccola fiamma ma poi si sa che è impossibile riuscire a controllarla e dunque ben presto ci si ritrova davanti ad un enorme fuoco impossibile da domare e da spegnere perchè, anche se sembra essersi calmato, basta che una piccola scintilla sfugga per far divampare nuovamente il fuoco e distruggere nuovamente una vita. La Bates ci parla di bullismo associandolo al fuoco e quindi facendoci capire il suo peso, qualcosa da non sottovalutare mai, soprattutto qualcosa da non prendere alla leggera. Per tutto il romanzo resta questo alone di mistero su come può essere cambiata la vita di Anna nella sua vecchia città e quindi l'autrice al principio gira un po' attorno all'argomento, per poi sfoderare tutte le sue arme vincenti nella seconda parte del romanzo, non trattenendosi e soprattutto mettendo ben in chiaro una cosa: nessuno si va a cercare nulla, non sono i vestiti che indossiamo o come ci trucchiamo o come ci comportiamo ad istigare gli altri, a far dire alla gente che in qualche modo quella persona "se l'è cercata", niente di più sbagliato, sono gli altri ad imparare a controllarsi e a non mettere etichette addosso alle persone per ferirle, perchè poi diventa un marchio impossibile da togliere e si viene giudicati anche senza essere davvero conosciuti, solo perchè già altri si sono presentati per noi. Laura Bates dunque fa capire che i primi a non credere alle etichette dobbiamo essere noi stessi, perchè nessuno merita il potere di definirci, solo noi lo abbiamo e lo dobbiamo mantenere.
Ho amato profondamente, se non si fosse capito, la seconda parte di questa storia, mi ha dato una carica assurda e mi ha fatto arrabbiare da matti per quanto sia facile distruggere la vita ad una persona e allo stesso tempo incolparla, come se se la fosse cercata e dunque andasse tutto bene, era inevitabile: niente di più sbagliato e Laura Bates non lo scrive, lo urla forte e chiaro e dunque spero che questo messaggio venga ben recepito.


Il fuoco si è rivelata una lettura totalmente diversa da quella che mi aspettavo, un filo misteriosa e a tratti quasi soprannaturale visto il legame forte che Anna sente con Maggie, ma non per questo ciò di cui parla Laura Bates è meno reale, anzi è più imperativo che mai parlare di bullismo e di come molto spesso la colpa non ricada sul carnefice ma sulla vittima, come se fosse colpa sua e se la fosse andata a cercare, non tanto invece quanto il carnefice non sia riuscito a trattenersi, perchè tanto le loro vengono bollate come semplici ragazzate, non come qualcosa di davvero grave da distruggere una vita intera.
A questo riguardo è interessante il parallelismo tra una strega e una ragazza di oggi, entrambe macchiate di una colpa decisa dagli altri che non possono scacciare ma, a differenza del passato il presente si può ancora cambiare e dunque in questo il romanzo riesce bene a far capire che un cambiamento nella nostra società è estremamente necessario. Laura Bates, con uno stile incisivo, scorrevole e diretto, ci introduce in un mondo in cui nessuno vorrebbe stare ma che purtroppo è quello di tanti ragazzi e dunque bisogna assolutamente fare qualcosa per cambiare questa situazione e sensibilizzare i giovani lettori con queste storie è un grande passo avanti, per questo spero che quanti più ragazzi possibili entrino in contatto con questa lettura e comprendano bene il messaggio della Bates: le sole etichette che si possono dare ad una persona sono quelle che lei stessa decide di darsi. Il mio consiglio dunque è quello di non farvi sfuggire questa lettura: può fare male e può scottare, proprio come il fuoco, ma è necessaria per iniziare a pensare ad un cambiamento.


si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.





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