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martedì 23 febbraio 2021

Recensione "Un comportamento estremamente illogico" di John Corey Whaley

Bookspediani eccomi pronta a parlarvi di un nuovo romanzo per ragazzi! 


Titolo: Un comportamento estremamente illogico
Autore:  John Corey Whaley
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 19 Gennaio
 2021


Lisa Praytor non desidera altro che scappare dal proprio mondo, iscrivendosi alla facoltà di psicologia della Woodlawn University, dall'altra parte degli Stati Uniti. Solomon Reed, invece, dal proprio mondo non riesce e non vuole uscire: da ormai tre anni gli attacchi di panico gli impediscono di avventurarsi anche solo nel giardino di casa. Agli occhi di Lisa, Solomon è perfetto come paziente numero uno della sua fulgida carriera di psicologa. Ma quando riesce ad avvicinarlo e a intrufolarsi insieme a Clark, il suo ragazzo, nelle giornate di Solomon, quello che è iniziato come un esperimento privo di scrupoli si trasforma in una vera, travolgente amicizia: e nessuno dei tre potrà mai più dirsi lo stesso. "Forse quello era il momento più bello della sua vita, ma non poteva esserne certo. E se non l'avesse in qualche modo cercato, forse non sarebbe arrivato mai.".

IL MIO VOTO


Solomon Reed è il protagonista di questa storia, un ragazzo che da ormai tre anni non esce più di casa. Fin da piccolo si è sempre sentito diverso dagli altri e solo qualche anno dopo ha iniziato ad avere degli attacchi di panico che lo hanno spinto ad allontanarsi dai suoi amici per non essere visto come qualcuno di strano. Ha provato a gestire il tutto, ma ad un certo punto è stato impossibile tanto che per tranquillizzarsi si è gettato in una fontana, facendosi così notare da tutti, cosa che non ha mai voluto fare e che lo ha fatto sentire estremammo a disagio. Da quel momento Solomon non esce più di casa: i suoi unici due amici sono i suoi genitori, due persone veramente straordinarie che si fanno in quattro per il figlio e non lo forzano ad uscire di casa contro la sua volontà. Ovviamente gli attacchi di panico di Solomon e il suo rifugiarsi a casa hanno aggravato il problema facendogli nascere una forte forma di agorafobia per cui il ragazzo vede il mondo esterno come un costante pericolo, certamente a volte gli manca così come gli manca avere degli amici anche se non se ne rende conto, eppure è difficile anche solo pensare di mettere un piede fuori casa. Agli occhi esterni Solomon viene etichettato come un ragazzo strano, quasi come un pazzo, e i suoi stessi genitori passano come qualcuno che non si cura abbastanza del proprio figlio da costringerlo ad andare a scuola e uscire dal suo angolino. Quello che invece è chiaro è che sebbene Solomon abbia tantissimi problemi, che deve risolvere lui stesso e solo quando è a suo agio farlo, per quanto riguarda i genitori ha sicuramente vinto la lotteria perché sono due persone che lo accettano per quello che è e che non lo spingono mai al di fuori della sua comfort zone. E questo non è assolutamente qualcosa da dare per scontato, tanti si sarebbero arresi e tanti altri sarebbero disperati per la situazione ma i due non mancano mai di far sentire il loro supporto al figlio, stessa cosa che fa la nonna di Solomon, una vera forza della natura che non manca mai di farlo sentire normale come tutti gli altri. Quando Lisa entra un po’ spintoni nella sua vita Solomon non sa bene come comportarsi, prova con tutto se stesso ad essere simpatico e un buon amico e di fatto ci riesce senza troppi sforzi, capendo così che non è solo un matto o un ragazzo strano, ma è un ragazzo che ha tanto da dare al mondo e la sua amicizia con Lisa e successivamente con il suo ragazzo Clark, qualcosa che è iniziato un po’ per gioco un po’ per un progetto, diventerà molto importante per lui, insomma un vero e proprio passo verso il cambiamento. È inutile dire che Solomon è un personaggio molto particolare, si entra subito in empatia con lui e personalmente non l’ho mai giudicato ma ho solo cercato di capirlo e di accettarlo per quello che è, un ragazzo che ha paura del mondo ma che sta provando ad accettare di nuovo di provare a vivere al suo interno.


Lisa Praytor è una ragazza che a differenza di tanti altri sa benissimo cosa le porterà il futuro. Ha sempre voluto diventare un medico, ma più precisamente si vuole specializzare in psicologia ed è determinata ad entrare alla Woodlawn University e per vincere la borsa di studio che coprirebbe totalmente le spese deve presentare una relazione che deve lasciare tutti stupiti. Proprio per questo come soggetto della sua relazione sceglie Solomon, quel ragazzo di cui tutti ancora ricordano per l’episodio della fontana, e e quando scopre che la sua nuova dentista è proprio la madre di Solomon, non esita a consegnarle una lettera per il ragazzo per aprirsi una piccola porta all’interno della sua vita. L’idea di Lisa è quella di entrare nella vita di Solomon non per solo studiarlo, ma semplicemente per aiutarlo perché convinta di poter fare qualcosa per il ragazzo e questo può darle materiale per la sua ricerca. Sicuramente le intenzioni sono buone per quanto discutibili, ma Lisa non deve fingere troppo di diventare sua amica perché è qualcosa che succede realmente: sebbene Solomon non stia in compagnia di qualcuno al di fuori dei suoi genitori da tanto tempo è un ragazzo che prova tranquillamente a conversare e a rendersi simpatico senza troppi sforzi. Lisa non esita quindi a diventare una presenza fissa nella sua vita coinvolgendo anche Clark, il suo ragazzo, ma questo segreto prima o poi dovrà emergere e chissà se Solomon sarà in grado dico di comprenderlo. Lisa è una ragazza con le idee ben chiare, sa che se ne vuole andare presto di casa e questo dipende molto dalla sua famiglia: sua madre si è risposata più volte e non ho mai trovato la persona giusta. Lisa ormai sta insieme a Clark da qualche tempo ed è convinta che sia lui la persona giusta, è convinta di essere diversa da sua madre ma quando le cose iniziano a non essere perfette, la ragazza non può che mettere in discussione tutto e forse anche lei dovrebbe soffermarsi un pochettino di più su se stessa piuttosto che essere così focalizzata a cercare di studiare gli altri. Lisa è un personaggio travolgente, è impossibile chiuderle la porta in faccia perché è talmente determinata che ottiene praticamente tutto ciò che vuole, non è perfetta e il suo ingresso nella vita Solomon ne è la prova tuttavia le sue intenzioni si rivelano più che buone e sarà proprio lei e la sua amicizia a spingere Solomon a dare un tentativo al mondo e questo dimostra quanto sia determinata la ragazza, sebbene anche lei avrà un paio di difficoltà da affrontare durante il percorso.


Le tematiche che l’autore affronta in questo romanzo sono principalmente due ossia l’amicizia e convivere con attacchi di panico talmente forti da costringerti a non uscire più di casa. Trovo semplicemente perfetto e giusto parlare di attacchi di panico e di agorafobia in un romanzo per ragazzi perché molto spesso questi non vengono riconosciuti come dei veri e propri problemi quanto come dei capricci da parte dei soggetti che ne soffrono.
La stessa madre di Lisa nel romanzo afferma che a Solomon servirebbe forse uno schiaffone per farlo riprendere e per rimettersi suo posto e quindi farlo tornare nel mondo, non capisce quindi che i suoi problemi sono reali e che il giusto modo di affrontarli non è sicuramente facendogli pressioni ma consiste nel cercare di aiutarlo al meglio delle proprie forze ed è questo che fanno i genitori di Solomon, gli stanno accanto, lo accettano per quello che è e non lo fanno mai sentire diverso o imperfetto, semplicemente lo amano perché è il loro figlio.
È ovvio che vorrebbero che uscisse dal suo guscio e che tornasse ad avere una vita normale come tanti altri ragazzi, ma non forzano mai la mano perché rispettano i suoi tempi. Chi invece non vuole rispettare i tempi di Solomon è Lisa, la quale si auto introduce nella sua vita convinta di poterlo aiutare perché vuole diventare una psicologa ma quello che lo aiuta veramente non è lo studio della ragazza nei suoi confronti è la sua amicizia. Solomon infatti non si era mai reso conto di quanto gli potessero mancare degli amici fino a quando non arrivano nella sua vita Lisa e Clark ed è proprio questo il segreto per guarire, avere qualcuno accanto che ti accetta per quello che sei senza provare a cambiarti, che prova a spingerti ad uscire dalla tua zona di sicurezza senza però importelo.
Non è facile al giorno d’oggi trovare degli amici sinceri, che ci accettino per quello che siamo senza provare a cambiarci ma l’amicizia di questi tre personaggi finirà per cambiare non solo la vita di Solomon ma anche quella di Lisa e di Clark stesso, esaltando quindi l’importanza di veri amici e di quanto avere qualcuno accanto possa veramente cambiare le cose.


Un comportamento estremamente logico è un romanzo che mi ha chiamato fin da subito: non appena l’ho avuto tra le mani non ho resistito a iniziare la lettura e devo dire che ho impiegato massimo qualche ora per finirlo perché è sono stata completamente rapita da questa storia. L’autore ci racconta questo romanzo attraverso due punti di vista ossia quello di Solomon e quello di Lisa e mi è piaciuta questa scelta perché abbiamo modo di vedere così il punto di vista di un ragazzo che vuole restare in un mondo circoscritto ,ossia l’interno di casa sua , e lo stesso tempo abbiamo il punto di vista di una ragazza che non vede l’ora di esplorare il mondo e i suoi orizzonti e e questa opposizione rende il romanzo ancora più bello.
John Corey Whaley ossia di scrittura molto semplice, scorrevole e diretto e questo aiuta tantissimo a rendere il romanzo fluido e unito al fatto che è composto da poco meno di duecentocinquanta pagine, rende molto facile la lettura in una sola sessione. L’autore in questo romanzo celebra l’amicizia, è veramente quel tema che traspare in ogni pagina ma allo stesso tempo ho apprezzato il suo voler parlare anche di problemi come gli attacchi di panico e l’agorafobia con un’estrema naturalezza, trattandoli come una cosa normale quali sono senza aver bisogno di girarci attorno o di trattarli con un argomento tabù e questo in un romanzo di per sé è molto significativo ma in un romanzo per ragazzi ha un impatto ancora più forte perché tantissime persone ne soffrono, così come tantissimi ragazzi, e vederlo scritto gli aiuta in qualche modo a farli sentire meno soli E gli aiuta a capire di non vergognarsi e di non sentirsi strani pazzi o diversi ma semplicemente se stessi.
Avevo aspettative altissime per questo romanzo e l’autore non mi ha affatto deluso, anzi mi ha regalato una storia semplicemente bellissima e toccante che io non posso che consigliarvi di scoprire appena possibile.






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