Pagine

giovedì 4 marzo 2021

Recensione "Come fiori nel gelo notturno" di Maria Segato

 Bookspediani oggi esce "Come fiori nel gelo notturno" di Maria Segato e io ve ne parlo subito!


Titolo:
 Come fiori nel gelo notturno
Autore: Maria Segato 
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Fiction
Data di uscita: 4 Marzo 2021



«La prof ha detto che dobbiamo ricordare l'ultima similitudine, quella dei fiori. Dante dice che ritrova il coraggio perché capisce di essere amato, di essere cercato da chi lo ama, anche se si è smarrito. Per dire questo usa l'immagine dei fiori. Dice che i fiori si chinano e si chiudono per il gelo della notte; si drizzano solo quando vengono illuminati dal sole. La prof ha commentato così: “È solo un amore che scalda e illumina che permette di ricominciare dopo il gelo del buio”. Ha detto che alle volte non si riescono a vivere i desideri del cuore. E che essere amati lo rende possibile.». Iris ha sedici anni, tante insufficienze a scuola e una continua ribellione incollata addosso. Ha perso sua madre che era ancora bambina, vive col padre e trascorre le giornate naufragando tra i sogni e le domande che ogni adolescente porta con sé. I suoi silenzi iniziano a frantumarsi grazie a Manfredi, un ragazzo bravo a scuola, amante della musica e trascurato in famiglia. Manfredi è l'amore che Iris non può vivere, l'amico che non si stanca di attenderla sulla collina del silenzio, un posto solo loro, un luogo nascosto dove si può cercare il cielo. Le cose precipitano quando il padre di Iris si ammala; nonostante l'amore e i desideri brucianti della giovinezza, nulla sembra riuscire a vincere il vuoto che può travolgerci. In un giorno d'autunno, Iris incontra Chiara, una giovane supplente di Italiano. Ai suoi occhi è la solita professoressa piena di parole e vuota di domande. Ma Chiara scorge in Iris un talento nascosto e il riflesso di un dolore conosciuto. Per questo infrange il suo silenzio facendo, di quel talento, la strada per salvare l'anno scolastico e la bellezza che Iris custodisce in sé, quella a cui non crede più. Perché, a volte, i silenzi delle anime, quando qualcuno li incontra, cadono senza far rumore, come le foglie d'autunno, insegnandoci che solo dove vivono ferite e attese può nascere la ricerca del proprio volto e di ciò che lo può salvare. Grazie a Chiara, Iris e Manfredi si avvicinano ancora di più, si parlano e provano a scoprire insieme la bellezza del silenzio, di un verso di Dante, dell'infinito che è in un cielo stellato e dentro il nostro cuore.

IL MIO VOTO

Maria Segato in questo romanzo ci parla di diversi personaggi, tutti con la loro vita e il loro bagaglio emotivo da portarsi dietro, e in particolare seguiamo da vicino tre di loro: Iris, Manfredi e Chiara.
Iris è una ragazza di sedici anni che vorrebbe smettere di andare a scuola, ha scelto delle superiori semplici a suo dire solo perchè non ha idea di cosa potrebbe fare un futuro, o se mai ne avrà uno. Iris non perde occasione di mettersi nei guai, risponde ai professori e spesso si becca note su note, che si vanno ad aggiungere ad una già disastrosa rendita scolastica. Eppure non è facile sgridarla o parlare con lei perchè quello che si porta dentro è un peso terribile: Iris ha perso la mamma quando era molto piccola e si sente responsabile per questo, da quel momento sono solo lei e suo padre e ora che anche il padre deve affrontare un percorso importante, Iris è di fatto alla deriva. Quello però che è più triste è  che, per quanto la ragazza sembri essere svogliata e menefreghista, ha delle doti e un cuore, cosa che nessuno vede, nessun insegnante si interessa a lei o alla sua situazione, nessuno recepisce quel grido di aiuto che Iris in qualche modo sta emettendo e sarà proprio l'ultima insegnante arrivata, una semplice suplente, a subire la verità di questa ragazza, a farle capire che nemmeno la conosce eppure l'ha già giudicata e questo spingerà Chiara, la nuova professoressa, ad avvicinarsi a lei, a capirla e ad aiutarla non solo come insegnante ma come persona e penso che questa sia la lezione più importante di tutte. Iris non è certamente un personaggio semplice da capire, non sempre le sue azioni possono venire comprese e giustificate, ma è solo una ragazza che ha bisogno di essere guidata nella direzione giusta e soprattutto di qualcuno che le faccia capire quanto è dotata, non potrà certo andare bene in tutte le materie ma c'è sicuramente qualcosa che la aiuta a stare bene ed è su quello che deve insistere.
Anche Manfredi, un amico di Iris, ovviamente cercherà come potrà di aiutarla tramite le ripetizioni ma anche regalandole qualche sorriso, per farle capire che la vede e che lei conta, è importante.


Manfredi può apparire all'esterno come un ragazzo perfetto e sicuramente è una di quelle persone che va bene a scuola, che ha una bella ragazza e una bella vita, ma bisogna grattare la superficie per capire la verità. Manfredi infatti si sente completamente solo: i suoi genitori sono troppo occupati dal lavoro per pensare a lui, per fermarsi anche solo cinque minuti e parlargli e questo ovviamente ha un forte impatto su di lui. Allo stesso modo scaricano la responsabilità del figlio minore su Manfredi, un fratellino molto particolare che è come tanti altri salvo per il fatto che lui non potrà mai parlare: ha certamente cose da dire, pensieri da esporre e il suo cervello funziona come tutti gli altri, solo non può esprimersi e Manfredi non può che farlo sentire amato e apprezzato come vorrebbe essere lui, tenta di essere disperatamente quel genitore per il fratellino di cui lui avrebbe bisogno, invano. Le amicizie di Manfredi non sono perfette, spesso infatti aiuta Dean, un ragazzo che invece di problemi ne ha tanti e si affida al suo migliore amico per risolverli, anche se rischiano di mettere in pericolo entrambi. Per quanto riguarda Iris invece, la loro è un'amicizia bellissima che con il tempo aiuterà entrambi. Inutile dire che Manfredi è un bellissimo personaggio, imperfetto e desideroso di essere amato dalla sua famiglia, per fortuna ha una nonna sempre pronta ad aiutarlo e soprattutto a dargli consigli preziosi.


Chiara invece è un'insegnante nuova, appena arrivata nella scuola di Iris, una ragazza molto giovane che non è abituata a trattare con ragazzi che non seguono le sue lezioni o la disturbano e per questo non appena arrivata nella classe di Iris perde subito la pazienza e per conquistare il rispetto della classe, da loro una nota, scatenando ovviamente la furia di Iris che le fa capire che senza nemmeno conoscerla l'ha condannata ad un'altra sospensione. Tanti insegnanti al posto di Chiara se ne sarebbero lavati le mani, ma lei riflette davvero su quelle parole e non può che provare ad aiutare la ragazza, non può che avvicinarsi a lei e cercare di capirla, aiutandola come può a trovare la sua strada, che è esattamente quello che dovrebbe fare un insegnante, anche se non sempre accade. Chiara è fiera quindi del suo lavoro, sebbene invece la sua famiglia non lo sia affatto e non esitano a farglielo presente, ma è proprio grazie a persone come Iris che Chiara è felice di poter, in qualche modo, influire nella vita delle persone. 
Penso che un'insegnante come Chiara la vorremmo tutti, una persona in grado di andare oltre un numero del registro o un nome e cognome, una prof che ha davvero voglia di lasciare un segno sul futuro dei suoi studenti e che quindi tenta di aiutarli come può.


Questo romanzo aveva qualcosa  che mi chiamava e, non appena l'ho terminato, ho capito che non sbagliavo affatto. Sono tantissime le tematiche che l'autrice affronta in questo libro e tramite sia Iris che Manfredi, ma anche Dean stesso, vediamo la difficoltà nell'essere dei ragazzi, i vari problemi che questi possono avere al di fuori della scuola e quanto di fatto non sia facile non essere considerati dalla propria famiglia oppure avere cattive amicizie e ancora sentirsi talmente inutile da non provare nemmeno a vivere. Sono tutti malesseri che tantissimi ragazzi si portano dentro, tanti hanno una situazione non idilliaca in famiglia, eppure a scuola si è tutti uguali e davanti agli insegnanti si è un nome e cognome, non una persona che spesso si conosce da anni e che quindi si può provare almeno a capire. E' proprio questo il punto, ossia come l'autrice affronta la percezione della scuola in particolare dalla parte di Iris, una ragazza che si vede arrivare solo note e sospensioni ma che nessuno si preoccupa di conoscere davvero o di aiutare e questo ovviamente ha un effetto negativo su di lei, la fa sentire ancora più inutile e incapace di quello che è davvero mentre invece a mio avviso il ruolo di un professore dovrebbe essere molto più che spiegare e interrogare per valutare una persona, questi insegnanti si occupano di formare la generazione del domani, il futuro di fatto, e non dico che devono mostrarsi totalmente comprensivi e giustificare ogni singola cosa, ma potrebbero certamente dimostrare più umanità, come di fatto fa Chiara. Chiara è il modello di insegnante a cui tutti dovrebbero aspirare, qualcuno che ha scelto questo mestiere per passione e che deve assolutamente farsi rispettare e fare il suo lavoro, ma che deve anche sapere comprendere i suoi studenti e capire come poterli aiutare in determinate circostanze.


L'esordio di Maria Segato risulta essere quindi un romanzo davvero incantevole, una storia che ci presenta più personaggi alle prese con quella che è la quotidianità e che di fatto seguiamo per quasi un anno, visto che il romanzo si sviluppa in un arco temporale che copre tutto l'anno scolastico, così abbiamo modo di vedere noi stessi i cambiamenti che questi personaggi subiscono, alcuni in negativo, altri in positivo. La storia è sicuramente qualcosa di dolce con una punta di amaro, non tutto è perfetto e penso che questa sia stata una scelta voluta dall'autrice affinchè questo libro rispecchiasse in toto la realtà, in cui spesso non tutto quello che vogliamo accade e a volte, per potersi rialzare, è necessario cadere.
Lo stile dell'autrice risulta essere molto semplice e diretto, i capitoli si alternano tra Chiara, Iris e Manfredi e devo dire che è difficile scegliere il personaggio più bello, perchè l'autrice li ha caratterizzati talmente bene che mi sembrano quasi persone vere, che potrei tranquillamente conoscere. Come fiori nel gelo notturno è stata una storia che sapevo mi sarebbe piaciuta, ma che mi ha comunque sorpreso perchè non pensavo che l'avrei amata così tanto, una storia che può apparire semplice ma che è di forte impatto e che penso sia importante da far leggere a tanti studenti nelle scuole, così come a tanti insegnanti, per capire entrambi i punti di visti di questi e per prepararsi al meglio al domani.







Nessun commento:

Posta un commento