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venerdì 25 giugno 2021

Recensione "In buona compagnia" di Cynthia D'Aprix Sweeney

   Bookspediani oggi vi parlo di"In buona compagnia" di Cynthia D'Aprix Sweeney 





Titolo: In buona compagnia
Autore: Cynthia D'Aprix Sweeney 
Editore: Frassinelli
Genere: Fiction
Data di uscita: 8 Giugno 2021



Flora e Julian, Margot e David: due coppie, quattro amici. Si conoscono da oltre vent'anni, da quando avevano tanta vita davanti a sé, il mondo sembrava carico di promesse e i sogni si potevano toccare con un dito. Da allora ne hanno fatta di strada, tra gli alti e bassi delle rispettive carriere e i sacrifici di Flora e Julian per crescere al meglio la loro unica figlia, Ruby, e tenere in piedi la compagnia teatrale Good Company. Ora, quella piccola costellazione sta per ricomporsi in occasione della cerimonia di diploma di Ruby. Un evento da celebrare, anche rievocando i più bei ricordi del passato, come una foto che li ritrae tutti insieme l'estate in cui Ruby aveva cinque anni. Nel tentativo di ritrovarla, Flora si mette a rovistare tra vecchi schedari. E lì, insieme alla foto, si imbatte nella fede nuziale che suo marito aveva smarrito proprio in quell'estate lontana. O almeno, così lui aveva giurato. A volte basta un piccolo oggetto fuori posto per mettere in discussione un matrimonio, un'impalcatura di certezze, una vita intera. Mentre sente crollare tutto intorno a sé, Flora si chiede se la sua esistenza non sia stata solo una finzione, come uno dei tanti spettacoli a cui ha assistito o preso parte. E quale possa esserne, adesso, il finale.


IL MIO VOTO


Flora e Julian insieme a Margot e David sono i protagonisti di questa storia, quattro amici e due coppie che si conoscono da oltre vent'anni e che sono grandi amici, anche se tutto il tempo trascorso così come i vari cambiamenti hanno portato delle differenze tra loro, come spesso accade. Julian e Flora hanno avuto una figlia, Ruby, e le è diventata la loro ragione di vita ma anche la ragione di tanti sacrifici. Julian ha continuato infatti la sua carriera nella compagnia teatrale, facendo di fatto quello che ha sempre voluto mentre invece è stata Flora ad incassare di più il colpo, spesso allontanandosi da quello che voleva fare davvero nella vita per permettere a Ruby e anche al marito di vivere i loro sogni. Ben diversa è invece la situazione di Margot e David, la prima è una grande star e da tante cose per scontate, spesso le sue lamentele riguardano interviste un po' troppo impertinenti oppure quanto possa pesarle non esser al centro dell'attenzione, insomma dettagli diversi rispetto alla vita di Flora, che a volte deve scegliere quanto lavoro accettare in più per potersi permettere anche qualcosa di semplice. Ma Flora e Margot, per quanto diverse, continuano ad essere amiche e a fare di tutto per Ruby, anche se la vita di Flora sta per cambiare perchè proprio in occaasione del diploma di Ruby vuole trovare una vecchia foto di loro cinque tutti insieme e insieme a questa trova anche la fede di Julian, il quale è abituato a perdere fedi ma quella appena vista è quella originale, quella che sosteneva di aver perso in un fiume e quindi la mente di Flora non può che vagare e ritorna al passato, a pensare a quanto ha dovuto sopportare per la sua famiglia e ora che Ruby è grande non può che voler pensare attentamente alla prossima avventura della sua vita.
Sebbene quindi i personaggi principali siano cinque, il lettore riesce a conoscere un poco di più Flora e Margot, due personaggi opposti che tuttavia sono amiche. Flora è sicuramente il personaggio che sentiamo più vicino, imperfetto e che mette sempre la sua famiglia prima, una donna in grado di perdonare e di andare avanti ma che anche lei sa raggiungere i suoi limiti. Margot con i suoi problemi da diva ci sembra più inarrivabile, ma questo non toglie che è un personaggio molto interessante.


Le tematiche che affronta l'autrice non possono che essere attuali, per quanti alcuni personaggi siano più difficili da comprendere in determinate situazioni. Sicuramente il personaggio più realistico è Flora, una donna che si è fatta in quattro per la sua famiglia e che spesso si è occupata anche di lavori che non le interessavano, pur di permettere a suo marito e a sua figlia di restare a galla, per Flora infatti la famiglia è tutto e lei soprattutto ha problemi veri da affrontare che possono essere aver meno lavoro e quindi meno soldi, oppure anche problemi che riguardano suo marito e le bugie che spesso le racconta. Margot invece fa più fatica a rapportarsi con la realtà, i suoi problemi infatti sono più frivoli come determinate domande in una intervista oppure come il fatto che vogliano uccidere il suo personaggio nella serie televisiva in cui recita, insomma sicuramente problemi ma che rispetto a quelli di Flora appaiono meno importanti, se così si può dire. Queste due donne sono diverse eppure sono amiche, ma il fatto stesso che abbiano una concezione dalla vita diversa a volte le manda in conflitto e infatti l'autrice non può che soffermarsi sui segreti e le mezze verità di questi personaggi, imperfetti certamente e anzi forse attori talmente bravi da non riuscire a smettere di recitare nemmeno nella vita vera, per comodità. Quello che l'autrice va a toccare non è solo il passato che si ripercuote nel presente, è il fatto stesso che tanti segreti non si possono tenere tali e una volta emersi, fare finta di nulla è impossibile, non ci riuscirebbero nemmeno gli attori più bravi e ad un certo punto è naturale chiedersi se un cambio di sceneggiatura diventi necessario, qualcosa di cui però la fine è davvero impossibile da prevedere.


Cynthia D'Aprix Sweeney è un'autrice che qualche tempo fa avevo conosciuto tramite il suo primo romanzo e devo dire che mi era piaciuta moltissimo la storia che aveva creato, per cui quando ho visto in uscita questo nuovo romanzo, attirata anche dalla bellissima cover, non ho esitato a richiederlo in lettura. L'autrice con uno stile molto semplice ci trasporta in una storia che appassiona fin da subito. In alcuni momenti il passato e il presente si confondono per cui a volte si rischia di perdere il filo del discorso, perchè per quanto la storia inizi nel presente, la scrittrice a volte ci riporta al passato per farci capire meglio determinate situazioni e quindi non sempre passato e presente sono così difficili da scindere. Personalmente sono stata presa da questa storia fin dal principio, il libro conta poco più di trecento pagine per cui è un attimo ritrovarsi alla fine della storia e forse proprio dalla conclusione mi aspettavo qualcosa di più, un finale decisamente in grado di far riflettere e aperto all'interpretazione, che può assolutamente essere in linea con la storia e l'analogia che riguarda il teatro e il mondo degli attori, ma io volevo qualcosina in più e a questo punto devo dire che un seguito non mi dispiacerebbe affatto.  Cynthia D'Aprix Sweeney dimostra ancora una volta la sua bravura, anzi ho amato molto di più questo romanzo rispetto al primo perchè molto più fluido e scorrevole ma anche molto più coinvolgente e se ancora non conoscete questa autrice, In buona compagnia potrebbe essere un ottimo modo per approcciarla per la prima volta.






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