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giovedì 30 settembre 2021

Recensione "Un caso per Charlotte Holmes" di Brittany Cavallaro

 



Titolo: Un caso per Charlotte Holmes

Autore: Brittany Cavallaro
Editore: Feltrinelli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 30 Settembre 2021


James Watson ha sempre sognato di incontrare Charlotte Holmes e diventare suo amico; ma quando si ritrova in un college americano (che detesta) frequentato anche da Charlotte si rende conto che questo non sarà facile: Charlotte Holmes ama il violino e la chimica e oltre alla capacità di dedurre ha ereditato dal suo avo la dipendenza da certe sostanze… Ma un giorno al college avviene un omicidio e i due ragazzi si ritrovano a essere gli unici sospettati. Inizia così la loro avventura: obbligati a indagare per salvarsi, Holmes e Watson sono costretti a riprendere i ruoli dei loro progenitori e il loro legame diviene sempre più forte. Sarà un secondo crimine a rischiare di spezzarlo facendo emergere dal passato alcune verità scomode. In questo giallo avvincente l’atmosfera dei romanzi di Conan Doyle e le caratteristiche dei personaggi sono adattate perfettamente ai due protagonisti che hanno in più sensibilità, pensieri e modo di vivere dei ragazzi contemporanei.

IL MIO VOTO


James Watson e Charlotte Holmes sono i due protagonisti di questa storia, proprio quei ragazzi che discendono dal Dottor Watson e da Sherlock Holmes in persona, solo in versione più moderna. I due ragazzi sanno dell'esistenza l'uno dell'altra ma non si sono mai frequentati e ora, per puro caso, si ritrovano insieme al College e ben presto sono costretti ad allearsi perchè gli unici sospettati di un crimine che è solo l'inizio di un piano molto più vasto che li vedrà protagonisti e che dovranno capire, prima che sia troppo tardi.
James Watson è un ragazzo che è arrivato al College grazie ad una borsa di studio, spesso ha scatti d'ira e quindi non può che sfogarsi con lo sport, ma al di fuori di questo è un bravissimo ragazzo che ancora non ha perdonato il padre per essersi rifatto una vita e per aver lasciato la sua vecchia famiglia. Charlotte Holmes è invece un personaggio molto più emblematico: una ragazza che ha ereditato tutta la capacità deduttiva di Sherlock Holmes ma che come lui fatica ad avere amici, è molto eccentrica e particolare, spesso fa uso di sostanze stupefacenti per arrivare a fine giornata e questo la rende spesso imprevedibile. Non è facile essere suo amico ne capire cosa pensa, mentre invece per lei è semplice capire chi si trova davanti a lei ma ritrovarsi sospettati di un caso di omicidio mette le basi per James e Charlotte e gli permette di essere prima dei ragazzi che vogliono arrivare alla soluzione del caso, poi degli amici, anche se fidarsi completamente l'uno dell'altra non sarà semplice e non per James, che è un ragazzo abbastanza aperto, anche se non parla sempre dei suoi sentimenti, ma soprattutto per Charlotte, che non ha un passato facile e nemmeno il presente lo è e rivelarlo la farebbe sentire esposta, vulnerabile, cosa che non è pronta a fare, almeno per il momento.



Desideravo da tantissimo leggere questo romanzo e devo ammettere che tutte le mie aspettative sono state ripagate. Quello che mi ha spiazzato fin dalle prime pagine è stata la narrazione, che viene interamente affidata a James Watson ed è lui a raccontarci la storia e a farci vedere Holmes con i suoi occhi, una ragazza dei giorni nostri e quindi si una discendente di Sherlock Holmes con tutte le sue capacità deduttive, ma anche una ragazza che ha dei traumi e che ha anche dei vizi che la portano ad autodistruggersi, un mix perfetto tra il personaggio di Sherlock e i ragazzi dei giorni nostri. I moderni Watson e Holmes sono di fatto due sconosciuti, fino a quando non si incontrano al College e devono per forza fidarsi l'uno dell'altra perchè sono gli unici sospettati di un omicidio, che è solo l'inizio di un piano molto più vasto che impiegherà per bene i due ragazzi, gli unici che possono arrivare alla soluzione del caso. Lo stile della Cavallaro è molto semplice, il romanzo parte subito in quarta e sebbene in capitoli siano molto ampi, il lettore non riesce a posare il libro se non alla fine e, una volta terminato, desidera immediatamente il seguito.
La fantasia dell'autrice è davvero incredibile perchè ha trovato il modo di far vivere Sherlock Holmes e il Dottor Watson in due loro discendenti, un ragazzo e una ragazza che formeranno una squadra bizzarra per scagionarsi da un'accusa di omicidio, diventeranno poi amici e forse qualcosa in più, ma certo l'idea è geniale e devo dire che sanno come reggere il confronto con i vecchi personaggi.
La caratterizzazione di Holmes penso sia la parte più riuscita della storia, anche se l'intero caso su cui si basaa il romanzo è stato costruito ad opera d'arte e devo ammettere di non essere arrivata alla soluzione se non quando ha voluto l'autrice, segno che sapeva esattamente quello che stava facendo e dove portare il lettore.
Io ho amato tutto di questa storia e ora non vedo l'ora di avere presto tra le mani il suo seguito e soprattutto di vedere come l'autrice porterà avanti sia la storia che i suoi protagonisti.

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