Autore: Matteo Corradini
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 18 Gennaio 2022
Virginia e Fatima si incontrano in una stanza d'ospedale. Virginia ha avuto un malore, Fatima aspetta che un medico le tolga la sardina che si è infilata nel naso. Fatima è una bambina curiosa e vuole conoscere la lunga vita di Virginia. «Cosa hai fatto prima?» le chiede, e Virginia non si tira indietro. In un viaggio a ritroso nel tempo, Virginia ripercorre la sua vita straordinaria: la nascita a Roma e l'infanzia in Italia. Il trasferimento a Rodi, a 13 anni, quando il padre viene nominato direttore della scuola ebraica dell'isola. Il mare, gli anni felici, l'incontro con il futuro marito. Ma Virginia ricorda anche le leggi razziali, l'arresto da parte dei nazisti e la deportazione. Racconta, con delicatezza e onestà, quello che è stato l'orrore più grande della sua vita: l'internamento ad Auschwitz. Eppure la luce di Virginia continua a splendere anche dopo il campo, anche dopo l'atrocità della Shoah. Ed è così che racconta a Fatima come ha ricostruito la propria vita. Una vita che la porterà in Congo e infine a Venezia come maestra, dove, finalmente, a un passo dalla pensione, troverà il coraggio di raccontare la sua esperienza nel lager, taciuta fino ad allora. «Entrai. Avevo davanti agli occhi la mia ultima quinta elementare: ero stata per loro la maestra Virginia per cinque anni. Non mi sono seduta alla cattedra ma sono rimasta in piedi, a metà strada tra la lavagna e i primi banchi, come chi ha qualcosa da dire ma non sa da dove cominciare.» Da quel giorno Virginia non ha smesso di raccontare la sua storia di sopravvissuta ad Auschwitz. A Fatima e a tutti i ragazzi che vogliono sapere.
Virginia è la protagonista di questa storia, una donna ormai anziana che si ritrova in ospedale perchè Virginia ormai è inarrestabile, ha tenuto nascosta la sua storia per talmente tanto tempo che ora è desiderosa di raccontarla a chiunque sia disposto ad ascoltarla ed è per questo che ha avuto un malore, perchè troppo focalizzata sul suo passato per non accorgersi che anche il suo presente stava arrancando. E' proprio in ospedale che Virginia conosce Fatima, una ragazzina curiosa che sta aspettando che qualcuno le tolga la sardina che si è infilata nel naso e che questa volta non è uscita come invece giàà aveva fatto altre volte. E Fatima è desiderosa di conoscere la storia di Virginia la quale ancora una volta non si tira indietro e le racconta la sua infanzia a Roma, il successivo trasferimento a Rodi con tutta la famiglia e l'incontro con quello che diventerà suo marito, tanti piccoli traguardi che hanno segnato la sua vita in positivo perchè ha potuto conoscere l'Italia ma anche Rodi e le sue meraviglie, così come è sempre stata in compagnia della sua famiglia e l'incontro con il futuro marito ovviamente l'ha cambiata. Eppure la sua vita da quanto poteva apparire facile e felice in un attimo si è trasformata, quando il nazismo è arrivato anche a Rodi e quando lei, sua madre, sua sorella, sua nonna e i suoi due fratelli sono stati portati ad Auschwitz, dove tutto è cambiato, dove ha dovuto dire addio a tante persone della sua famiglia che non ha più rivisto, dove però ha lottato per sopravvivere e alla fine ce l'ha fatta, anche se non è più potuta tornare alla sua vecchia vita perchè ormai era come se fosse un mondo lontano. Soprattutto Virginia per tanto tempo si è tenuta dentro la sua storia, ma è arrivato il momento giusto per raccontarla e quando questo è accaduto Virginia non si è più fermata e anche tramite questo romanzo continua a farlo.
Ho già avuto modo di conoscere Matteo Corradini per cui non mi sono assolutamente fatta sfuggire questo nuovo romanzo dove non parla solo del nazismo, ma lo fa attraverso qualcuno che lo ha passato davvero questo periodo così buio ed oscuro e il fatto stesso che questo titolo sia destinato in primis ai ragazzi e che la stessa Virginia per parlare della sua storia abbia proprio Fatima, una bambina incredibilmente curiosa, non può che accentuare quanto sia importante far conoscere ai giovani lettori la storia e questa in particolare, perchè resto del parere che leggere nei libri quello che è successo durante la Seconda Guerra Mondiale non è minimamente di impatto quanto può essere il racconto di chi lo ha vissuto in prima persona, ricordandosi quindi come era la sua vita prima che tutto cambiasse così come è stata la vita ad Auschwitz, quanto ha dovuto sopportare per restare in vita e quanto ha sofferto sapendo che la sua famiglia era stata distrutta, sapendo che la sua stessa identità era stata annullata perchè era solo un numero come tanti altri, e soprattutto una volta sopravvissuta quanto ha dovuto lottare per andare comunque avanti, prima tacendo il suo passato e poi non smettendo più di parlarne perchè è una testimonianza importante, fondamentale che va a sottolineare la crudeltà dell'animo umano e funge anche da monito, affinchè tutto questo non succeda una seconda volta.
Matteo Corradini con grande semplicità ci racconta la storia di Virginia, ponendo attenzione ancora una volta ad una parte inedita della Seconda Guerra Mondiale visto che io personalmente non sapevo nulla su Rodi e su quanto la stessa Grecia fosse stata coinvolta, attraverso le sue parole ma anche le sue foto e soprattutto non si focalizza solo su Auschwitz (anche se la parte dedicata a questo periodo è facilmente intuibile visto che le pagine sono grigie proprio come deve essere stato quel momento) ma sulla sua vita e in qualche modo le ridà l'identità che le era stata tolta quando le è stato tatuato quel numero ed ora, grazie al suo coraggio e alla sua voglia di sopravvivere, la sua storia non si dimenticherà mai ed è questo a toccare nel profondo il lettore.
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