Pagine

martedì 8 febbraio 2022

Recensione "La fisarmonica verde" di Andrea Satta

   


Titolo: La fisarmonica verde
Autore:  Andrea Satta
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita:18 Gennaio 2022



Anche se si è svegliato alla solita ora, oggi Lao può fare colazione con calma. Non lo aspetta la scuola, ma un lungo viaggio con il padre. La meta è lontana, in Germania, quasi al confine con la Polonia: un campo di concentramento nazista, in cui fu rinchiuso nonno Gavino, tanto tempo fa. Sarà un vero viaggio nella memoria, durante il quale papà Andrea scioglierà la matassa dei ricordi che legano nonno, padre e figlio. Sullo sfondo ci sono la Sardegna degli anni Trenta, storie d'amore e di vendetta, e la Roma del dopoguerra, in cui la vita rifiorisce; in primo piano la Seconda guerra mondiale nel suo momento peggiore. Nonno Gavino, soldato italiano considerato traditore dopo l'8 settembre, viene costretto a salire su un treno e deportato a Lengenfeld. Qui conosce fame, fatica e umiliazione. Di ritorno dal lager, porta con sé una fisarmonica verde e un segreto racchiuso nella sua anima ferita. La storia di un uomo normale, non un eroe, e delle sue scelte coraggiose. Il racconto di un padre al figlio, perché senza memoria non ci può essere futuro.


IL MIO VOTO

I protagonisti di questa storia sono ben tre persone: Andrea, Lao e Gavino, tutti uomini della stessa famiglia insomma nonno figlio e nipote, tre generazioni diverse unite però dalla storia e in particolare da quello che è successo a Gavino, il quale non l'ha mai direttamente raccontato al figlio Andrea mentre invece Andrea desidera raccontare quello che sa e che ha scoperto sulla storia del padre a Lao, suo figlio, ed è per questo  che per qualche giorno il ragazzino non andrà a scuola, ma vivrà un'avventura unica insieme al padre: Andrea infatti insieme al suo camper è pronto a partire per portare Lao in Germania e più precisamente al campo di lavoro in cui Gavino fu portato, dopo aver combattuto per tanto tempo a fianco della Germania, essendo l'Italia un'alleata e dopo che gli accordi sono cambiati, è stato trattato come un nemico di guerra e come tale ha dovuto pagare i suoi peccati quasi come gli ebrei. Chiaramente quel periodo l'ha segnato più di tutti, ma la storia che racconta Andrea parte dalla nascita di Gavino in Sardegna, fino ad arrivare a Roma per poi andare in Germania, una storia ricca di vita, ma anche di tragedie e di orrorri che non possono essere raccontati perchè inimmaginabili ma di cui si deve parlare, per far capire non solo la storia, ma affinchè queste atrocità non si ripetano mai più.
Chiaramente Gavino, sebbene appaia solo nei racconti di Andrea, è una presenza molto forte nelal storia, ho amato molto invece il rapporto tra Andrea e Lao e il fatto che l'uomo abbia deciso di compiere questo viaggio, raccontando non semplicemente la storia del nazismo ma una storia che lo tocca da molto vicino, per far capire al figlio che anche la sua stessa famiglia ne è stata vittima e soprattutto che studiare la storia o sentirne solo parlare non equivale a vedere con i propri occhi quei campi del passato, che restano tuttavia un ricordo costante di quanto è accaduto.


Quando si avvicina la giornata della memoria, che ormai è passata da qualche giorno, ci sono sempre nuove letture da fare che riguardano questa tematica e se io non so resistere sui romanzi per adulti, immaginatevi se posso non leggere libri per ragazzi dedicati proprio a questo tema, che trovo di una semplicità disarmante ma che sanno anche come arrivare dritto al cuore. Ancora una volta apprendo una parte inedita della storia, ed è questo che mi piace trovare nei libri che riguardano il passato, ogni testimonianza è diversa e si finisce sempre per scoprire qualcosa di nuovo, orrori sconosciuti che si vanno ad aggiungere a quelli che già conosciamo ma che è giusto sapere e mai dimenticare, affinchè storie di questo genere non si verifichino mai più. In questo caso Andrea Satta parla nel libro con suo figlio Lao ma è come se parlasse direttamente al lettore, si aprisse totalmente a lui raccontando la storia del padre che non inizia durante la Seconda Guerra Mondiale ma molto prima, perchè nasce in Sardegna e poi finisce per andare a Roma per poi essere trasferito a Lengenfeld e da questo campo è sopravvissuto, ha lottato per tornare a casa così come ha lottato per restare in vita e questo non si può dimenticare, anzi deve essere sempre conosciuto non solo da Lao perchè fa parte della sua storia familiare e perchè fa parte della storia in generale, ma da quante più persone possibili affinchè mai dimentichino quanto accaduto.
Andrea Satta con una semplicità unica e toccante ci racconta di Gavino e fa capire al figlio l'importanza della storia del nonno e il fatto che racconti la sua storia mentre lui e Lao sono in viaggio non fa che far capire ancora di più quanto, a contare più di tutto nella vita, sia proprio il viaggio e non solo fisico ma anche quello mentale, quello che ci permette di crescere e di andare avanti, nonostante tutto, il viaggio del resto è un po' la somma di tutte le nostre esperienze e tramite questo viaggio sia fisico che mentale, Lao potrà crescere, capire la storia della sua famiglia e la storia e il lettore chiaramente non può che farlo insieme a lui.

Nessun commento:

Posta un commento