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mercoledì 30 marzo 2022

Recensione "(Buoni) Cattivi propositi" di Carlotta Cubeddu e Caterina Guagni


Bookspediani oggi vi parlo di (Buoni) Cattivi propositi!




Titolo: (Buoni) Cattivi propositi
AutoreCarlotta Cubeddu e Caterina Guagni 
Editore: Edizioni EL
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 8 Marzo 2022




Chi non si è chiesto come fossero i propri genitori da ragazzi? Giorgio, 15 anni, quasi 5000 follower e 0 amici, non si è mai posto il problema. Un giorno, però, trova un quaderno del 1996 in cui sua madre Caterina, allora quattordicenne, fantasticava con la migliore amica Karl sulla possibilità di far esplodere la libreria di famiglia. Il diario, scritto a quattro mani dalle due ragazze, cattura tutta l’attenzione di Giorgio, intenzionato a risolvere tre misteri: chi è questa Karl? Che fine ha fatto? E com’è possibile che l’insicura Kat sia poi diventata la “generalessa” Caterina?

IL MIO VOTO


Giorgio è un ragazzino di quindici anni che pensa che i social siano molto più importanti del mondo reale e infatti ha tantissimi amici online, è sempre molto attivo su instagram per esempio eppure a livello di amicizie nel mondo reale non può certo dire di averne tante quante quelle online. Giorgio del resto ha tanto da fare perchè oltre alla scuola spesso aiuta la madre in libreria, un lavoro che lui odia ma che la donna gli impone anche per controllarlo in qualche modo e renderlo più responsabile, visto che sicuramente non lo è. Ecco perchè Giorgio non può che chiedersi come era sua madre alla sua età, se era già così fiscale e una generalessa come ora oppure molto più sciolta. E le sue domande trovano presto delle risposte perchè Giorgio mette le mani su vecchi diari della madre che scrive a ruota libera e condivide le sue storie con una certa Karl, una ragazza che non è sicuramente l'esempio perfetto di buona condotta e del resto nemmeno Kat, la mamma di Giorgio, lo era visto che i suoi piani ad un certo punto prevedevano di farsi addirittura bocciare a scuola, così come non esita a dire quanto detesti quella libreria che tanto ama. E Giorgio, tramite questo diario, avrà modo di conoscer la madre alla sua età e soprattutto potrà condividere questa storia con una vera amica, ma sarà compito suo poi riuscire a destreggiarsi bene in questo mondo reale, cosa non affatto semplice perchè come sempre si sbaglia, però bisogna anche capire quando non superare determinati limiti.
Giorgio comunque è un ragazzo che è facilmente comprensibile per la sua voglia di conoscer la madre da giovane e soprattutto per preferire il mondo dei social a quello reale, chiaramente in questo romanzo compie parecchi errori ma alla fine riesce a comprenderli, ad imparare qualcosa e forse anche a crescere un pochino e ad imparare ad apprezzare un po' di più il mondo reale.


Queste due autrici basano il romanzo su una domanda che tutti penso ci siamo sempre fatti: come erano i nostri genitori da giovani? E' chiaro che noi li conosciamo da adulti, questi devono essere le nostre guide e quindi bene o male ci appaiono perfetti, come se non commettessero mai errori mentre invece noi se andiamo male a scuola, se non abbiamo voglia di sbrigare determinati lavori, passiamo per quelli che sbagliano e quindi l'idea di far ritrovare al protagonista un vecchio diario della madre da giovane dove si mette a nudo e mostra le sue debolezze, così come i tanti errori che ha fatto, penso sia geniale perchè ci fa capire che i nostri genitori non sono perfetti,anche loro da piccoli ne hanno combinate di ogni ma poi sono cresciuti, hanno accettato determinate responsabilità come il lavoro e l'essere genitori e questo ovviamente li ha cambiati come è giusto che sia.
Oltre a questo ho apprezzato molto un'altra tematica affrontata ossia il fatto che Giorgio si focalizzi molto più sulla vita online piuttosto che su quella reale e per quanto i social siano importanti, per quanto sia più facile mostrarsi attraverso filtri, bisogna sempre tenere conto che la vita reale è più importante e quindi commettendo errori, se ne paga lo scotto come appunto quello che può essere non andare bene a scuola o non comportarsi bene con persone che potrebbe essere possibili amici.
Carlotta Cubeddu e Caterina Guagni hanno creato una storia che intrattiene perchè sa come far divertire, ma sa anche come far riflettere e io lo ritengo un romanzo adattissimo da far leggere a scuola, per far capire ai ragazzi che nessuno è perfetto ma che crescendo si accettano più responsabilità e quindi si è diversi rispetto a prima, perchè c'è un tempo per tutto e quando si diventa adulti le responsabilità sono diverse.



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