Pagine

lunedì 28 marzo 2022

Recensione "Quando il mondo era nostro" di Roxanne Veletzos

  


 Titolo: Quando il mondo era nostro
AutoreRoxanne Veletzos
Editore: Nord
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 24 Marzo 2022



Ungheria, 1943. Eva credeva di sapere cosa fosse l'amore. Fidanzata con un brillante studente di medicina, pensava di avere tutto ciò che potesse desiderare. Ma, da quando il suo sguardo ha incrociato quello di Aleandro, un giovane artista dalle grandi ambizioni, Eva non ha più certezze. L'unica cosa che sa è che nessuno la fa sentire così, come se si fosse svegliata da un lungo sonno. Tra i due nasce un sentimento che si fa ogni giorno più forte: non importa che lei sia già promessa a un altro e che suo padre – fervente sostenitore del nazismo – impazzirebbe di rabbia se sapesse che la figlia frequenta un uomo di una razza inferiore. Eva è disposta a lottare con ogni mezzo per affermare il suo diritto alla felicità. Quel sogno, però, sta per essere spazzato via dalla guerra che infuria in tutta Europa e che, alla fine, travolgerà anche le loro vite. Eppure, nonostante gli anni e i chilometri di distanza, Eva e Aleandro non smetteranno mai di cercarsi e credere che il loro amore sia più forte anche del destino... Ci sono momenti in cui tutto sembra perduto, periodi in cui pare esserci spazio solo per la sofferenza. La storia di Eva e Aleandro invece ci ricorda di non perdere mai la speranza, perché l'amore può illuminare anche le epoche più buie

IL MIO VOTO




Eva è una ragazza che ha perso la madre e quindi ha solo il padre come punto di riferimento, un uomo potente e facoltoso che ha sempre cercato di accontentarla anche se non è mai stato perfetto come padre non solo perchè non le ha dato abbastanza amore, ma anche per le sue idee, ci troviamo infatti in Ungheria nel 1943 e quindi si inizia a parlare di nazismo così come di razze inferiori e chiaramente il padre di Eva propende per queste idee. Per sua fortuna Eva ha modo di fidanzarsi con Eduard, un giovane medico con grandi ambizioni che la fa sentire bene e quindi pensa che comunque la sua vita possa ruotare nella direzione giusta. Sarà l'incontro con Aleandro, un giovane rom che è sempre occupato a stare dietro ai suoi fratelli, che suona il violino e che ha un grande talento per il disegno a farle capire cosa è davvero l'amore. Per Aleandro Eva è disposta a fare tutto, a dimenticare la sua famiglia e anche al fatto che è fidanzata, tanto si sente al sicuro tra le sue braccia. Eppure il destino è come sempre crudele e come li ha fatti incontrare, decide di dividerli: Eva si ritroverà sola in un momento molto delicato della sua vita e anche quando sembrerà affrontarlo, una nuova tragedia si abbatterà su di lei e sarà costretta a tornare a casa, rimanendo bloccata in Ungheria a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale; allo stesso tempo Aleandro verrà catturato dai nazisti e si ritroverà solo a Dachau, a lottare per sopravvivere in attesa che qualcuno ascolti le loro preghiere. Tanti sono i chilometri che li separano così come tanti sono gli avvenimenti che caratterizzeranno la loro storia e se avranno modo di ritrovarsi lo lascio scoprire a voi, io posso solo dirvi che questa storia sa come incantare il lettore e soprattutto come emozionarlo.
Eva è un personaggio che ha modo di cambiare tanto durante la storia: inizialmente può apparire come una ragazza viziata abituata ad ottenere tutto ciò che vuole ma presto emergerà il suo rapporto turbolente col padre, la sua voglia di capire cosa è davvero l'amore e anche la sua voglia di aiutare come può le persone in difficoltà.
Aleandro è un ragazzo che non ha mai avuto tanto dalla vita e quindi accetta quello che viene senza mai lamentarsi, anche quando le poche cose che riteneva sicure gli vengono strappate via, per lui inizia una nuova vita che non sarà certo facile ma gli permetterà di avere finalmente qualcosa di suo.


Quando il mondo era nostro è un romanzo che ho voluto leggere perchè trovo incredibilmente attuale seppure ambientato nella Seconda Guerra Mondiale per via della situazione che stiamo vivendo. La storia è ambientata in Ungheria e quindi abbiamo un setting diverso dai soliti ma questo non toglie che  anche questa nazione venga presto investita dagli ideali di Hitler sulla razza superiore così come è inevitabile che anche lì arrivi la guerra, ma abbiamo anche la storia di una ragazza che incontra una persona che le permette di scoprire cosa sia davvero l'amore, per poi perderlo poco dopo perchè in mezzo ad una guerra purtroppo non si guarda in faccia nessuno, neanche i momenti più belli che possano vivere insieme due persone innamorate. Sarà proprio la guerra a separarli e se Eva è costretta a rimanere per qualche tempo in Ungheria dove aiuterà le persone grazie alle sue conoscenze mediche, diverso sarà il destino di Aleandro che essendo un rom non potrà che essere condotto a Dachau dove dovrà davvero combattere per restare in vita. Mi sento di dire che non sono solo loro due ad essere i protagonisti di questa storia, ma anche il destino gioca una parte importante perchè come li ha fatti incontrare non esita a dividerli e successivamente li segue a distanza di chilometri, uniti comunque da quel sentimento che non si può cancellare e quindi se avranno modo di incontrarsi o meno, sarà sempre il destino a deciderlo. Anche la famiglia è una parte molto importante di questa storia: infatti avremo modo di vedere Eva alle prese con un padre che è ben lontano dall'essere perfetto, lo stesso Aleandro è determinato a proteggere la sua famiglia che è ciò di più caro che gli è rimasto così come Eva stessa dovrà pensare al bene della sua famiglia, in un momento molto delicato. Vi ho nominato anche Dachau perchè Aleandro sarà destinato purtroppo lì e quindi abbiamo modo di veder anche come cambia la sua vita in questa nuova dimensione, non un ebreo ma un rom e quindi qualcuno sempre considerato inferiore come razza.


Non avevo ancora avuto modo di conoscere Roxanne Veletzos come autrice ma questo titolo mi chiamava a gran voce e non potevo proprio resistere e onestamente ora che l'ho scoperta ho una gran voglia di recuperare il romanzo precedente perchè mi è piaciuta davvero tantissimo questa lettura. L'autrice ci trasporta in un'ambientazione a me molto cara ossia la Seconda Guerra Mondiale ma questa è solo una piccola parte della trama perchè la storia ha modo di svilupparsi in un tempo molto ampio, arriva a coprire cinquant'anni di storia e quindi è inutile che vi dica che i personaggi chiaramente hanno modo di mutare, cambiare ed evolversi sotto ai nostri occhi perchè ne passano talmente tante che non possono non adeguarsi alla vita nuova che gli viene offerta. Non è sempre facile capire Eva perchè è un personaggio molto complesso e volubile, è una donna che tenta di fare il meglio che può per la sua famiglia e ovviamente può sbagliare, aiutata sicuramente da un destino avverso, mentre invece è più semplice amare Aleandro in tutto, forse anche rispecchiarsi in lui perchè non ha mai avuto tanto nella sua vita e quel poco che conquista lotta con le unghie e con i denti per mantenerlo.
L'autrice  ha una penna davvero immediata e diretta, si entra fin dalla prima pagina nella storia e per quanto questa sia composta da poco più di trecento pagine è davvero molto semplice leggerla nel giro di qualche ora, anche se i temi trattati sono forti e a volte difficili da mandare giù, è comunque una storia del passato che riflette in qualche modo il presente e che ha un tema ricorrente ossia l'amore, quell'amore che permette di avere una luce anche nei tempi più bui e che forse può aiutare anche oggi.
Quando il mondo era nostro è quindi una storia che non si dimentica facilmente e che non posso che consigliarvi di leggere.

Nessun commento:

Posta un commento