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martedì 29 marzo 2022

Review "I delitti della bella di notte" di Anthony Horowitz

 




 Titolo: I delitti della bella di notte
AutoreAnthony Horowitz
Editore: Rizzoli
Genere: Giallo
Data di uscita: 8 Febbraio 2022



Dopo avere risolto il mistero che avvolgeva la morte dello scrittore Alan Conway, l’editor londinese Susan Ryeland ha scelto Creta come luogo in cui reinventarsi, aprendo insieme al fidanzato un hotel lontano dal trambusto della metropoli. Ma, bellezza a parte, la vita sull’isola è lenta. Troppo. Fino al giorno in cui arrivano i Treherne, che dal Suffolk hanno viaggiato fin lì solo per lei. La loro figlia Cecily è scomparsa, e per i coniugi la chiave della vicenda è nascosta in Atticus Pünd e il nuovo caso, il romanzo di Conway liberamente ispirato a un fatto di cronaca: l’omicidio di un uomo avvenuto il 15 giugno 2008 nell’albergo di proprietà dei Treherne, dov’era in corso il matrimonio di Cecily. Nella sua ultima telefonata, spiegano, la ragazza era parsa molto turbata, convinta di aver rintracciato nel romanzo alcuni indizi in grado di gettare nuova luce sul caso. Nessuno meglio di Susan, che ha curato la pubblicazione del giallo, può aiutarli a ritrovare la figlia. Anthony Horowitz firma un nuovo romanzo dal meccanismo narrativo perfetto, un gioco di scatole cinesi, svolte impreviste ed enigmi letterari, dove i personaggi si muovono in un’atmosfera di elegante decadenza e crescente suspense.

IL MIO VOTO




Susan Ryeland torna ad essere la protagonista di questa nuova storia a lei dedicata e onestamente, dopo il primo libro e soprattutto dopo la sua conclusione ammetto che avevo un po' di timore per questo titolo proprio perchè avendo amato tantissimo il romanzo precedente, non sapevo cosa avrei trovato in questo e soprattutto se l'autore fosse riuscito a convincermi: quando il primo romanzo di una serie parte col botto, è spesso difficile rispettare le aspettative che si creano poi, ma bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e ammettere che Horowitz sa il fatto suo e che ancora una volta ha saputo creare una storia che sa come prendere il lettore fin dalla prima pagina. Ma torniamo a noi: Susan nel romanzo precedente aveva deciso di lasciare la città e di trasferirsi in Grecia insieme al suo compagno, dopo tutto quello che era accaduto e ovviamente dopo aver perso il suo lavoro come editor, non poteva fare altro se non ricominciare da zero. Da quel momento è passato un po' di tempo: ora Susan gestisce insieme al compagno Andreas un hotel appunto in Grecia ma sia la vita lavorativa che quella privata non vanno a gonfie vele: Susan sente che il suo rapporto con Andreas è cambiato, nemmeno perdono più tempo a litigare ma fanno finta di niente e il lavoro in hotel non è facile perchè ci sono sempre problemi tecnici ma anche clienti che non esitano a metterli in difficotà, insomma la sua vita è certamente cambiata e questa versione di Susan è totalmente diversa dall'editor che abbiamo conosciuto. Ma ricorderete che Susan si è improvvisata anche detective nel romanzo precedente e infatti quando ancora una volta le si presenta l'occasione per indagare ad un nuovo caso che è collegato proprio all'autore da lei gestito, Alan Conway, Susan non esita a prendere la palla al balzo non solo per il denaro che le viene offerto, ma anche perchè può mettere un po' di distanza da Andreas, cosa di cui ora ha bisogno.


Questa volta Susan dovrà occuparsi di trovare una ragazza recentemente scomparsa e sono proprio i genitori di questa a rivolgersi alla nostra ex editor e questo non certamente per caso. Cecily, questo il nome della ragazza, poco prima di sparire ha chiamato i genitori per dire loro che aveva capito la verità su un delitto avvenuto proprio nel loro hotel qualche tempo prima, delitto che era stato risolto perchè del resto il responsabile si trova ancora in prigione, ma Cecily leggendo un romanzo di Alan Conway, autore che era stato ospite dell'hotel poco dopo l'omicidio, ha compreso la verità dietro il famoso crimine e ora che non si trova più i genitori temono che la sua intuizione fosse giusta e che quindi il vero colpevole sia ancora in libertà. Susan come vi dicevo non esita ad accettare il caso e la prima cosa che fa è andare proprio nel famoso hotel della famiglia di Cecily e avere modo di conoscere quindi la sorella, il marito e la figlia, così come le tante persone che lavorano nell'hotel per farsi un'idea generale di cosa può essere successo quella notte e come questo possa avere a che fare con Cecily. Ci troviamo quindi a gestire due misteri perchè sebbene l'omicidio del passato sembri essere risolto, ci sono tanti elementi che non combaciano e quindi Susan stessa vuole vederci chiaro perchè solo trovando la verità del passato potrà risolvere il mistero del presente e quindi trovare Cecily. Manca però un dettaglio imporante: la donna ha detto di aver scoperto la verità leggendo il romanzo di Alan Conway e quindi ancora una volta a Susan non resta che immergersi nelle pagine del suo autore e quindi il lettore non può che trovarsi catapultato in una storia dentro la storia, dove ha a che fare con un nuovo mistero. 
Insomma come vi dicevo l'autore ha alzato la posta in gioco in questo secondo romanzo e la storia è più intrigante che mai.


Anthony Horowitz sta presto diventando uno dei miei autori preferiti: dopo soli due libri mi ha letteralmente conquistata anche perchè non mette in evidenza la sua bravura con uno stile molto fluido e scorrevole, o nel sapere costruire personaggi ben caratterizzati e soprattutto fa un lavoro sopraffino con Susan, ma sa anche come intrecciare più storie e più misteri senza mai perdersi e soprattutto senza mai farsi sfuggire nulla tranne quando sente che è arrivato il momento giusto per il lettore di capirci qualcosa.
Ancora una volta il romanzo si presenta assai corposo perchè tocca le cinquecento pagine, ma del resto ci sono due storie al suo interno quindi è giusto così perchè l'autore deve comunque sviluppare bene entrambe: le prime duecento pagine si soffermano quindi su Susan e sulla sua indagine in hotel e sulla scomparsa di Cecily, arriva poi il momento di affrontare il romanzo di Alan Conway che ovviamente vede il ritorno in scena del famoso detective Atticus Pund e solo dopo averla conclusa l'autore ci permette di avere finalmente la verità che tanto si attendeva e devo ammettere che se nel romanzo precedente avevo amato di più la storia dedicata a Pund, in questo caso mi è piaciuta molto di più quella dedicata a Cecily e ammetto che la rivelazione finale mi ha veramente stupita, mai avrei pensato a quella conclusione e quindi tanto di cappello all'autore per riuscire a creare storie così imprevedibili e ben costruite.
Anthony Horowitz è un vero genio del giallo: sa come creare le trame, sa come caratterizzare i suoi protagonisti e soprattutto ha uno stile fluido, a volte anche ironico e insomma nonostante i piccoli mattoncini che sforna sa come intrattenere il lettore e onestamente io spero che siamo solo all'inizio perchè Susan, così come Atticus Pund, ha ancora tanto altro da dire!

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