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giovedì 16 giugno 2022

Blogtour "Gioia mia" di Tea Ranno - Perchè leggere il romanzo

 


 Titolo: Gioia Mia
Autore: Tea Ranno
Editore: Mondadori
Genere: Fiction
Data di uscita: 7 Giugno 2022



In cima a una collina che guarda l'Etna da un lato e il mare dall'altro, sorge una masseria circondata da uno spicchio di paradiso: terrazzamenti carichi di ulivi, fichi e pruni, orti traboccanti di erbe e prati fioriti a perdita d'occhio. Questa tenuta magnifica è frutto del sudore e della tenacia di Luisa Russo, che si è intestardita a trasformare le "quattro pietre perse" che le ha regalato suo marito in un castello. Anzi, in una 'castidda', perché quella terra è femmina, su questo Luisa non ha dubbi. Femmina e frutto dell'amicizia tra femmine, perché se la Castidda esiste è grazie al successo del ristorante che ha aperto insieme ad Agata, Lisabetta, Violante, Lucietta e le altre amiche sue, conosciuto in tutta la Sicilia per i piatti deliziosi e l'atmosfera 'amurusa'. Tutta questa intraprendenza femminile dà parecchio sui nervi a suo marito Carmine, che la Castidda non può nemmeno sentirla nominare. Gli speculatori edilizi, invece, non riescono a staccarle gli occhi di dosso: il più agguerrito, presidente di una società assai poco limpida, ci vede già un albergo di stralusso, e per aggiudicarsela farebbe letteralmente carte false. Alle sue prepotenze mafiose Luisa resiste per mesi, finché, dopo l'ennesimo colpo basso, qualcosa le si rompe in petto: un sussulto, una vertigine, e in un attimo è a terra, rigida come una pupa di legno. La corsa in ospedale, la rianimazione, le prime notizie incerte: Luisa è salva, è stabile, ma, per il momento, dorme. E mentre Carmine in sua assenza cerca di sbarazzarsi della Castidda e le amiche, per impedirglielo, la occupano come un fortino, mentre il figlio Giulio e il dottor Giona vegliano su di lei, Luisa continua a dormire. E, dormendo, va indietro nel tempo e ripesca brandelli di vita che la memoria aveva cancellato: certe giornate felici d'infanzia con quel nonno che la chiamava "gioia mia", il buco che la sua morte le ha scavato nel cuore, quello strano gelo addosso il giorno del matrimonio con Carmine... Fino a che da quel mare di scordanza viene a galla il ricordo riposto più a fondo, la ferita che brucia di più. Tea Ranno ci regala un altro viaggio – pieno di saliscendi impetuosi e approdi inaspettati – nella sua, ormai celebre, terra d'amurusanza, quel posto meraviglioso e assolato in cui le pietre perse si trasformano in castelli, i ricordi si riparano con ago, filo e gentilezza, e le amicizie femminili salvano la vita.


PERCHE' LEGGERE IL ROMANZO


Il primo punto che mi sento di sottolinearvi per convincervi a leggere questo romanzo è sicuramente la protagonista, Luisa Russo, una donna che non si ferma davanti a nulla e che quando si mette in testa una cosa è difficile convincerla del contrario.
Luisa infatti è una donna che insieme a delle sue care amiche ha dato vita ad un ristorante conosciuto in tutta la Sicilia che va a gonfie vele. Ma ora Luisa si è intestardita con la Castidda, una terra che Luisa sa bene come plasmarla, anche se questo terreno è conteso da tanti altri che vorrebbero metterci le mani sopra, così come è odiato dal marito di Luisa ma la donna è determinata a lottare, almeno fino al momento in cui tutto crolla. Luisa infatti viene presto ricoverata in ospedale e salvata, ma si trova in coma e come ha lottato in vita, lotta mentre dorme per tornare a fare quello che ha sempre fatto, ma intanto ci porta nella sua mente e nel suo passato attraverso un viaggio che lei e il lettore non potranno certamente dimenticare. E' ovvio quindi che questa donna sia il fulcro dell'intera storia e quindi è da conoscere.


I temi che vengono affrontati nel romanzo sono tanti e tutti molto attuali e soprattutto interessanti: in primis abbiamo la grande amicizia che unisce Luisa con le sue amiche che non funziona solo per il ristorante, ma perchè queste donne sono davvero legate tra loro e questo è un vero inno alle amicizie che vanno sempre coltivate ma poi proprio tutto questo potere a livello femminile non è ben visto, un po' come se la donna non potesse avere successo e questo è un tema più attuale che mai, dove la donna in qualche modo deve sempre dimostrare qualcosa ma soprattutto sembra che non possa avere più successo dell'uomo stesso.
C'è poi la complessità dei rapporti, che vediamo con Luisa e il marito, così come il tema del viaggio che è sia fisico perchè l'autrice ci porta nella sua amata Sicilia ma anche mentale perchè viaggiamo tra i ricordi di Luisa insieme a lei e questo non può che portare anche ad una crescita della donna e del lettore.


Come vi dicevo l'autrice ci porta alla scoperta della sua Sicilia e per una persona  che non c'è mai stata penso che sia una lettura che trasporta anche fisicamente nel luogo descritto dalla Ranno, infatti ora io muoio dalla voglia di vedere dal vivo tutti i posti che caratterizzano questa storia, così come mi piacerebbe vedere da vicino l'Etna e tutte le bellezze che questa regione ha da offirire, insomma l'ambientazione qua non fa solo da cornice è proprio una parte fondamentale sia per l'autrice che la protagonista e di conseguenza la diventa anche per il lettore stesso.


Tea Ranno è un'autrice che non ha certo bisogno di presentazioni e infatti ho già avuto modo di leggere altri suoi romanzi, tutti in grado di lasciare qualcosa di importante e di parlare di tematiche sempre attuali e fondamentali. Lo stile dell'autrice non è mai pesante, le sue storie non sono mai banali o scontate e catturano il lettore dalla prima fino all'ultima pagina, per cui sono certa che chi conosce l'autrice sarà già pronto a leggere questa storia, chi invece ancora deve scoprirla, Gioia Mia è una lettura perfetta per iniziare.

autrice

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