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martedì 28 giugno 2022

Review "Centoventisei" di Claudio Fava ed Ezio Abbate

 


Titolo: Centoventisei
Autore: Claudio Fava ed Ezio Abbate
Editore: Mondadori
Genere: Fiction
Data di uscita: 21 Giugno 2022



Un vecchio killer in disarmo, una sospettosissima moglie al nono mese di gravidanza, un balordo che vuole farsi mafioso. Accade tutto in una notte d'estate palermitana, con l'aria ferma e la città svuotata. Attorno al furto di una centoventisei si accende un crescendo di presentimenti, equivoci, rivelazioni, fughe. Sullo sfondo, l'ombra densa e a tratti grottesca di Cosa Nostra e dei suoi progetti di morte. Finché la notte si spegne in un'alba limpida e imprevedibile.

Claudio Fava ed Ezio Abbate scrivono un racconto di fulminante efficacia in cui, senza mai citarla, alludono ai preparativi della strage di via D'Amelio del '92. Prendono distanza dalla cronaca degli eventi, ma mettono in scena tre personaggi nella cui vita e nella cui personalità vediamo il mondo di chi è nato sotto la mafia ed è abituato a ragionare e ad agire secondo lo schema "ubbidisco o muoio, uccido o vengo ucciso".





Gasparo, Cosima e Fifetto sono i tre protagonisti e narratori di questa storia per nulla scontata e piena di colpi di scena per solo poco più di cento pagine. Gasparo è un malavitoso, ha iniziato con qualche furtarello ma poi è diventato sempre più prezioso per il suo boss e ora qualsiasi cosa gli dica di fare è costretto a farla e lui non si fa domande, esegue punto e basta. Non ha mai nascosto questo lato di lui alla moglire Cosima e la donna ha cercato di vederlo come un lavoro come tanti altri anche se spesso, rientrando a casa con vestiti perfettamente putili sentiva comunque l'odore del sangue, eppure non ha mai detto nulla. 
Negli ultimi tempi però qualcosa è cambiato perchè Cosima è incinta, non sa se avrà un maschietto o una femminuccia, ma manca molto poco alla data del parto e spera che questa possa essere la volta buona perchè tante gravidanze non sono andate bene e la donna è convita che sia colpa di Gasparo, lui che toglie vite in qualche modo la paga non potendo conoscere i suoi figli e infatti la donna vorrebbe che almeno fino a quando non nasca il bimbo, lui smettesse di fare questa vita, cosa ovviamente impossibile per lui. Non solo è costretto ad uccidere un caro amico, ma gli viene anche affidata una missione molto importante insieme a Fifetto, un ragazzo che deve ancora conoscere questo mondo ingiusto, e i due insieme devono rubare una centoventisei il cui scopo il lettore lo immagina, ma i due sono ben lontani dal saperlo e la notte del furto pare infinita e avrà risvolti talmente incredibili che sarà difficile arrivare vivi e quelli di sempre al mattino.
Sicuramente spiccano Gasparo e Cosima tra i personaggi: il primo è un uomo che non può uscire facilmente dalla mafia, qualcuno che esegue gli ordini e va avanti con la sua vita di sempre, Cosima invece è quella donna che gli sta accanto sempre e comunque anche se è convinta che il suo lavoro non le permetta di vedere nascere i suoi figli e questo non può che addolorarla molto ma la rende anche una donna imprevedibile.


Centoventisei è un romanzo di poco più di cento pagine e quindi è molto facile leggerlo in un attimo e ha sicuramente un forte impatto perchè ci parla di una coppia come tante che aspettano un figlio, ma che non sono come gli altri perchè lui è un killer della mafia e lei è una donna che sa del lavoro del marito ed è stanca di tutto questo, ma del resto è impossibile uscire dalla mafia una volta che si entra nel giro, se non ovviamente senza vita.
Le dinamiche della coppia però, che al principio possono sembrare la trama del romanzo, passano in secondo piano quando Gasparo viene incaricato di rubare, insieme a qualcuno di poco esperto di nome Fifetto, una centoventisei che pare di vitale importanza. Ovviamente per i personaggi all'interno della storia è impossibile conoscere la sua funzione, mentre invece facendo un paio di calcoli il lettore non può che pensare a come questo sia solo l'inizio di quella che sarà la strage che avverrà a luglio in Via D'Amelio e devo dire che i due autori sono stati bravissimi nel non essere diretti perchè sono riusciuti comunque a mettere i brividi al lettore.
Come vi dicevo, sono Gasparo e Cosima al principio a raccontare la storia, successivamente abbiamo anche il punto di vista di Fifetto e le vite di questi tre personaggi non possono che essere legate e i risvolti di un semplice furto, che poi è solo un punto di partenza per qualcosa di molto più grande, anche per gli stessi personaggi non può che essere un punto di svolta perchè quella sera la loro vita cambierà totalmente. Claudio Fava ed Ezio Abbate ci regalano una lettura breva e diretta, ma intensa e indimenticabile, proprio come è indimenticabile quella strage del luglio del 1992 e fa davvero pensare tanto sapere che sono passati già trent'anni da quel giorno in cui tutto è cambiato.

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