Buon salve bookspedani.
Che ne dite di finire la settimana con una nuova recensione?
Titolo: Annabelle
Che ne dite di finire la settimana con una nuova recensione?
Autore: Lina Bengtsdotter
Editore: Dea Planeta
Genere: Mystery
Genere: Mystery
Data di uscita: 22 Gennaio 2019
In una notte d'estate, al termine di una festa all'insegna del divertimento e degli eccessi, la diciassettenne Annabelle Ross non fa ritorno a casa. La detective della polizia di Stoccolma Charlie Lager viene inviata sul posto insieme al compagno di squadra Anders Bratt. Per Charlie non è un caso come gli altri: per indagare sulla scomparsa di Annabelle, infatti, è costretta a tornare nella cittadina in cui è nata e da cui è fuggita all'età di quattordici anni. Nel tentativo di scoprire chi era Annabelle e cosa le è successo, Charlie si troverà ad affrontare i propri fantasmi e a fare finalmente i conti con un passato per molti versi oscuro e drammatico.
In una notte d'estate come un'altra, la diciassettene Annabelle Ross sfugge alla madre troppo protettiva per andare ad una festa e divertisi come i ragazzi della sua età dovrebbero fare, senza sentirsi in colpa per godersi l'adolescenza, ma putroppo da quella notte Annabelle non tornerà mai più. La scomparsa avviene in una piccola cittadina della Svezia, Gullspång, un luogo che non ha molte risorse da impiegare in questo tipo di casi ed è per questo che l'incarico passa alla polizia di Stoccolma, dove vengono scelti due dei migliori detective per risolvere il caso: Anders Bratt e Charlie Lager. Se per Anders non è un grosso problema allontanarsi dalla città, per Charlie la questione è totalmente diversa poichè nessuno sa che quella è la sua stessa cittadina d'origine, un luogo da cui è scappata non appena ha potuto e di cui non ha mai più voluto sentire parlare. Ora però è costretta a tornare a quella che una volta chiamava casa e questo la fa sentire completamente spaesata, tanto che il suo solito vizio dell'alcol raggiunge livelli mai visti, perchè per non pensare a quello che si è lasciata alle spalle non può fare altro che intontirsi a furia di bere.
Annabelle però merita tutta la sua attenzione, perchè fin da subito appare chiaro che la ragazza non è perfetta come voleva far credere, così come non lo è la sua famiglia.
La mamma di Annabelle infatti agli occhi di tutti è sempre stata molto protettiva verso la figlia, anche se nessuno ha mai compreso perchè, mentre il padre le dava un po' più di libertà e questo ha permesso alla ragazza di andare a quella maledetta festa che non l'ha più fatta tornare a casa.
Ora Nora, la madre di Annabelle, è completamente fuori di sè, tanto da attirare l'attenzione della polizia su quanto può essere mentalmente stabile. Ma se la donna sta affrontando sempre più demoni nel presente, Charlie è costretta a fare i conti con quello che si è lasciata alle spalle, poichè solo accettando del tutto quello che è successo in passato e quello che ha fatto sua madre, potrà avere la mente completamente sgombra e trovare le risposte che cerca.
Il caso che le si prospetta davanti non è per nulla facile e la metterà a dura prova, soprattutto la farà andare oltre i limiti per quanto riguarda la sua dipendenza dall'alcol.
Ma riuscirà a trovare le risposte che cerca?
Annabelle è il primo romanzo che ha creato la penna di Lina Bengtsdotter che da inizio alle indagini della sua protagonista princiapale: Charlie Lager. A metter in moto tutta la storia è la scomparsa di Annabelle, una ragazza di diciassette anni che svanisce nel nulla dopo essere andata ad una festa e di cui durante la storia riusciamo a vedere a poco a poco come ha passato le sue ultime ore, prima di scomparire, ma a legarla alla vera protagonista della vicenda è la sua città natale, Gullspång, lo stesso luogo di nascita di Charline Lager, detta Charlie. Sebbene sia una detective brillante e dotata di un intuito unico nel suo genere, in grado di fare carriera come nessun altro solo grazie alla sua bravura, Charlie nella sua vita personale è un vero e proprio disastro.
E' fuggita dal suo passato a quattordici anni, senza mai voltarsi indietro e questo non le consente di andare avanti con la sua vita perchè resta ancora ancorata alla se stessa da adolescente, con ancora tanto da affrontare.
E' pessima nel scegliersi uomini con cui passare la notte, che spesso si rivelano sposati o dei mascalzoni, e soprattutto abusa di alcol, ultimamente anche sul lavoro.
E' fuggita dal suo passato a quattordici anni, senza mai voltarsi indietro e questo non le consente di andare avanti con la sua vita perchè resta ancora ancorata alla se stessa da adolescente, con ancora tanto da affrontare.
E' pessima nel scegliersi uomini con cui passare la notte, che spesso si rivelano sposati o dei mascalzoni, e soprattutto abusa di alcol, ultimamente anche sul lavoro.
Non è certamente la classica eroina, è un personaggio decisamente ambiguo e masochista, che sa di giocare con il fuoco e di rischiare la sua stessa carriera, ma è più forte di lei: non può evitare di non mettersi nei guai. Il caso di Annabelle però la costringe a tornare nella cittadina in cui è nata e fare i conti con un passato scomodo che ha ignorato per ben troppo tempo. Charlie si sente subito legata, in qualche modo, con Annabelle, non tanto per la situazione familiare, quanto per il fatto che come lei aveva poche amiche e si sentiva un'emarginata. Proprio perchè è un caso che sente molto personale, è determinata a dare il meglio di sè e a non lasciare nulla di intentato, cercando piste e tracce anche nei luoghi e dalle persone più improbabili, poichè sa che molto spesso la verità non ci è davanti, basta solo osservarla con attenzione. Allo stesso tempo però essere così puntigliosa in questo caso la porta a perdere la testa, bevendo sempre di più e commettendo errori imperdonabili, che rischiano di mandare tutto il lavoro in fumo. Charlie è decisamente un personaggio interessante di cui abbiamo avuto solo un piccolo assaggio e muoio dalla voglia di saperne di più di lei.
Lina Bengtsdotter ha creato una storia decisamente interessante e accattivante, con una protagonista diversa dalle solite che tutto si può definire fuorchè una detective modello. Ho trovato molto ben sviluppata la caratterizzazione del personaggio di Charlie, una ragazza non perfetta ma non per questo meno importante, anzi sono proprio i suoi difetti a farla risaltare, così come tanti altri personaggi più o meno importanti che brillano per le loro imperfezioni, quasi a sottolineare che nessuno a questo mondo è perfetto, ma nasconde sempre qualcosa sia che sia in un cassetto in soffitta o proprio sotto il naso di tutti.
Un po' più debole invece ho trovato il caso, non ho apprezzato del tutto come si è concluso, anche se mi è piaciuto il collegamento tra passato e presente non solo per quanto riguarda i misteri da svelare, ma anche per la stessa narrazione, che continua ad oscillare tra il giorno in cui Annabelle è scomparsa al presente, quando tutti sono impegnatissimi a comprendere quello che le è successo.
Lina Bengtsdotter ha creato una storia imperfetta, come i suoi personaggi, ma che cattura il lettore e lo spinge ad andare sempre più avanti nella trama e lo lascia con la curiosità di conoscer ancora di più la famosa Charlie Lager.
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