Il suo fidanzato. La sua migliore amica. Un amatissimo ex professore. L’estraneo che chiama papà. E...Audrey Hepburn: i suo idolo, il suo modello. La donna a cui deve il nome e la cui grazia, intelligenza, ironia tutte sogniamo di possedere.
Ecco i cinque invitati che Sabrina vorrebbe alla sua cena perfetta. Le stesse cinque persone, che, magicamente, si presentano davvero alla festa a sorpresa per i suoi trent’anni. Mentre gli antipasti vengono serviti, il vino versato e la conversazione attorno al tavolo prende quota, a poco a poco diventa chiaro che c'è una ragione precisa se ognuno di loro si trova lì. Una ragione che né Sabrina né tantomeno il lettore riescono lontanamente a immaginare. Bon appetit!
IL MIO VOTO
Sabrina è sempre stata una ragazza determinata a dare tutta se stessa nelle relazioni e nelle cose in cui credeva: ha faticato per trovare la sua strada, iniziata principalmente come una semplice assistente per poi approdare in una casa editrice dove ha il piacere non solo di seguire alcuni dei suoi autori preferiti, ma anche di curare la pubblicazione di un libro e di seguirlo in ogni passo. Sabrina è sempre stata con sua madre, poichè suo padre se ne è andato e non l'ha più ricontattata, ricreandosi una famiglia e non voltandosi mai più indietro. Questo ha fatto del male a Sabrina, che accusa spesso la paura di essere abbandonata, per cui teme che ogni relazione, che sia di amicizia oppure amorosa, possa terminare con lei in lacrime per essere sola.
Conoscere Jessica le ha decisamente cambiato la vita, per una volta aveva una persona sempre accanto a sè, pronta ad aiutarla in qualsiasi occasione. Ma Jessica ha sempre avuto una relazione che è sempre stata il suo punto fisso, che non è mai cambiata negli anni e questo ha spinto Sabrina a cercare lei stessa la sua anima gemella, per timore di restare nuovamente sola. E l'ha trovata in Tobias, peccato però che i due avessero tantissimi ostacoli da affrontare e che non sempre la loro relazione li abbia resi migliori, anzi spesso tirava fuori i loro lati peggiori, facendo perdere di vista il vero obiettivo di stare insieme.
Ma Sabrina è anche una ragazza che tante volte ha immaginato la sua cena ideale, con cinque persone vive o morte con cui le piacerebbe trascorrere una serata e durante gli anni ha spesso cambiato idea sulle persone che vorrebbe portare a cena, ma le ultime cinque che ha trascritto nel suo bigliettino in qualche modo hanno capito il suo bisogno di vederli e magicamente si sono presentate alla sua festa di compleanno. Ora Sabrina si ritrova bloccata ad una serata con Jessica, la sua migliore amica da sempre ma che ormai è sposata e ha un figlio e non ha esattamente troppo tempo per lei; il suo professore di filosofia, il quale grazie alle sue lezioni ha avuto un grande impatto positivo di Sabrina e sulla sua vita; suo padre, un uomo che ne se è andato quando lei era molto piccola e che non ha mai avuto la possibilità di conoscere davvero; Audrey Hepburn, il suo idolo da sempre per i suoi meravigliosi film con cui è cresciuta ma anche come modello di donna e a chiudere la tavolata c'è Tobias, il ragazzo che ha sempre amato ma che l'ha fatta terribilmente soffrire. Perchè proprio ora questi cinque personaggi sono venuti a farle visita?
Perchè tutti hanno qualcosa da farle capire e per farlo è necessario analizzare la sua vita dal passato, per avere la forza di affrontare il futuro.
Quando ho notato il romanzo di Rebecca Serle mi sono subito incuriosita dalla trama decisamente particolare e fuori dalle righe, che potrebbe riguardare ognuno di noi.
Infatti, se fosse possibile avere una cena con cinque persone, vive o morte, conoscenti o estranei, chi non farebbe carte false per avere una serata del genere?
Sabrina ha spesso fantasticato su questa ipotetica cena, tante volte ne ha parlato con la sua migliore amica Jessica, e altrettante volte ha cambiato la lista dei suoi invitati, a seconda di quello che credeva le servisse di più, senza però non avere mai questa bizzarra possibilità. Alla vigilia dei suoi trent'anni il destino ha finalmente deciso di concederle questa tanto attesa serata, che gioca molto sia con la nostra mente che con quella di Sabrina stessa, rendendoci davvero difficile capire se in qualche modo sta sognando e sta immaginando tutto o se questa cena sta realmente accadendo. Quello che è strano è la scelta dei personaggi invitati alla sua tavola: non ci sono infatti persone famose che muore dalla voglia di incontrare, ma persone che in qualche modo hanno avuto un impatto importante sulla sua vita e che ora sono riunite tutte insieme per aiutarla ad affrontare non solo il suo compleanno e quindi la crescita della sua vita, ma tanto, tanto altro.
La ragazza che amava Audrey Hepburn è una storia che si divide in due grandi filoni narrativi: mentre la cena scorre inesorabile e piano piano vengono rivelati tutti i motivi per cui i personaggi sono presenti alla tavolata di Sabrina, parallelamente assistiamo alla crescita del personaggio principale e a quanto la sua vita è cambiata da quando ha iniziato il college, da quando si è trasferita lontano da sua madre, da quando ha conosciuto Jessica, da quando ha trovato la sua strada nel mondo del lavoro, fino al momento in cui nella sua vita è entrata la sua anima gemella: Tobias. E' lui il vero filo conduttore della storia di Sabrina: tutto quello che ha fatto durante la sua vita è stato in qualche modo legato a quel ragazzo con cui è cresciuta, di cui si è innamorata e con cui vorrebbe passare il resto della sua vita insieme, se non fosse che lui non ha mai perso occasione di spezzarle il cuore. Ma oltre a Tobias anche suo padre le ha spezzato il cuore, abbandonandola al suo destino e non vuole ammettere che anche la stessa Jessica si è allontanata da lei, troppo presa dalla sua vita di moglie e madre. La figura di Audrey Hepburn è la vera ciligina sulla torta poichè anche lei in qualche modo ha avuto un impatto sulla vita di Sabrina, a partire dal suo stesso nome fino ad alcune scelte di vita.
Rebecca Serle non è un'autrice nuova per me, anche se inizialmente non avevo capito fosse la stessa autrice di un altro romanzo letto qualche anno fa, ma posso dirvi che in tutto questo tempo ha fatto passi da gigante sia per quanto riguarda la scrittura, che è decisamente fluida, ironica ma sa anche dare il giusto peso a determinati argomenti, sia per quanto riguarda la scelta delle tematiche che ha scelto di trattare in questa storia. Ho preso in mano questo libro, credendo di trovarmi davanti ad una lettura leggera e piena di umorismo, e mi sono trovata impelagata in una storia che non dimenticherò facilmente, che mi ha fatto provare tantissime emozioni e che mi ha fatto soffrire come poche, trasportandomi in una dimensione al limite tra la realtà e il sogno.
Un po' come in "Un canto di Natale" di Dickens, nella versione moderna della Serle i personaggi che accorrono ad aiutare Sabrina si presentano alla sua cena e tutti in qualche modo offrono il loro sostegno e l'aiutano a capire quello che deve fare per poter andare avanti con la sua vita, che sia con o senza di loro.
La ragazza che amava Audrey Hepburn è una storia di poco meno di trecento pagine che non si riesce a posare prima di averla conclusa e a cui non si può restare immuni. Nonostante sia Sabrina il personaggio principale e quindi colei che ha la nostra totale attenzione, l'autrice fa un ottimo lavoro nel dipingerci al meglio che può il padre di Sabrina e il suo vecchio professore di università, lasciandoci vedere un pezzo della loro storia.
Ma cura benissimo anche Tobias e Jessica, le persone più presenti nella vita di Sabrina e coloro che in un modo o nell'altro le sono sempre state accanto e hanno cercato di offrirle il meglio e di darle tutto quello che avevano.
Interessantissima è stata anche la visione della Serle di Audrey Hepburn, un personaggio iconico che tutti ben conosciamo ma che raramente vediamo nei libri, soprattutto come una persona che decide di partecipare ad una cena di sconosciuti soltanto come scopo di poter aiutare un'altra donna che, come lei, in qualche modo ha perso la sua strada. Trovo sia stata veramente geniale la sua presenza, come la scelta di avere una cena con questi personaggi, che non lasciano comprendere nulla ma che svelano le loro intenzioni con calma, aggiungendo un pizzico di mistero e curiosità ad una storia che non è un semplice romance, ma un romanzo di crescita, di perdono e di accettazione non solo di se stessi, ma della diversa direzione che la vita ha scelto per noi e con cui dobbiamo fare i conti.
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