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lunedì 2 marzo 2020

Recensione "Wundermaker: Il segreto di Morrigan Crow" di Jessica Townsend

Buon salve bookspediani.
Eccomi qui con voi pronta a parlarvi di "Wundermaker: Il segreto di Morrigan Crow" di Jessica Townsend, il seguito di Nevermoor, edito da Il castoro.


Titolo: Wundermaker: Il segreto di Morrigan Crow
Autore: Jessica Townsend
Editore: Il Castoro
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 20 Febbraio 2020



Dopo essere fuggita alla sua maledizione e aver superato quattro difficili prove, Morrigan Crow varca finalmente i cancelli della Wundrous Society. La attendono nuovi amici, una famiglia leale e opportunità incredibili... ma sfortunatamente non riceve l'accoglienza sperata. Come ha potuto dimenticarlo? Lei è una temuta Wundermaker. E la sua nuova scuola, invece di aiutarla ad abbracciare il suo potere, e insegna che tutti i Wundermaker sono malvagi, che lei è pericolosa, che la sua identità deve essere tenuta segreta. Nel frattempo misteriose scomparse sconvolgono la Wundrous Society e qualcuno minaccia di rivelare il segreto di Morrigan, mettendo a dura prova la fedeltà dei suoi amici. E poi c'è lui Ezra Squall, l'unico altro Wundermaker del Regno Senza Nome, l'uomo più crudele di sempre. Ma anche l'unico che sembra capirla e che promette di rivelarle la vera natura della Wunder, alla quale Morrigan non sa più resistere. Davvero tutti i Wundermaker sono malvagi? E se lo fosse anche Morrigan Crow? 


IL MIO VOTO





Morrigan Crow non è più la bambina maledetta, quella bambina segnata da un destino incompiuto, ora è a tutti gli effetti un membro della Wundrous Society, dopo che ha dimostrato il suo valore affrontando quattro difficili prove, senza tuttavia dimostrare il suo bernoccolo, il suo talento. Ogni ragazzo della Wundrous Society infatti deve averne uno e Morrigan lo ha, solo che nessuno deve saperlo: la ragazza è una Wundermaker, attira quindi a sè la Wunder, un'energia che diventa un grande potere e che può essere buona o cattiva, a seconda di cui la usa. Nella storia di Nevermoor sembrano esserci solo Wundermaker malvagi e dunque Morrigan non può che convincersi di essere in qualche modo sbagliata, ancora una volta maledetta da un dono pericoloso che non sa nemmeno utilizzare. Sono inutili i tentativi di apparire normale, nessuno la tratta come tale nessno dei suoi compagni alla Wundrous Society sembra capire il perchè, visto che il suo bernoccolo viene tenuto segreto. L'unica persona con cui Morrigan vorrebbe parlare, per cercare conforto, è Jupiter, il quale tuttavia è sempre via per lavoro, a causa di sparizioni sospette che richiamano tutta la sua attenzione e lascia quindi Morrigan in balia dei suoi pensieri e di Ezra Squall, l'ultimo Wundermaker conosciuto e anche il nemico numero uno di Nevermoor.
Da una parte dunque abbiamo Morrigan, una ragazza che spera di essere buona, dall'altra tutto il mondo che insiste sulla sua malvagità, per cui questa volta non dovrà affrontare quattro prove per dimostrare il suo valore ma dovrà affrontarne solo una, quella più importante, ossai avere fiducia in se stessa e credere nel suo potere.
Sicuramente questa Morrigan ha una marcia in più rispetto alla ragazzina del primo libro, tuttavia ha ancora tanta strada da fare prima di poter essere una vera eroina!


Ancora una volta Jessica Townsed ci da prova di grande fantasia perchè il mondo di Nevermoor è davvero magico e incantevole: per prima cosa ci troviamo in un luogo lontano dalla Repubblica Libera, un luogo che ha delle proprie leggi e che si basa sui bernoccoli, ossia sulle capacità speciali delle persone. Jupiter per esempio, la persona che si è sempre presa cura di lei e le ha sempre creduto è un Testimone, colui che riesce a vedere come si sentono gli altri e ad intuire quello che pensano. Ma abbiamo anche gatti parlanti e non ci si può certo dimenticare di Fenestra, l'adorabile felino spesso irritante che ci fa innamorare sempre di più di lei. Se nel libro precedente quindi avevamo assistito appena alla magia di Nevermoor, ora che Morrigan fa parte a tutti gli effetti della Wundrous Society, abbiamo modo di vedere come funzionano le lezioni e quindi come i ragazzi vengono attirati a scuola, ossia tramite una porta magica che si manifesta nelle case dei ragazzi e che si apre e si chiude a seconda delle direttive della scuola. Le lezioni stesse sono qualcosa di unico, come imparare a conversare con i draghi, tutto insomma per allenare il proprio bernoccolo. Ma Nevermoor è anche famosa per la Wunder, magia pura, anzi un potere quasi infinito, che ancora non si conosce fino in fondo ma che vedremo sempre più da vicino attraverso Morrigan e attraverso tutte le prove che dovrà affrontare insieme ai suoi compagni, per dimostrare a tutti che i Wundermaker non sono tutti malvagi. Dunque se ci eravamo innamorati di Nevermoor nel primo libro, questo secondo capitolo ci fa conoscere ancora più da vicino questo mondo magico, le sue bellezze ma anche le sue insidie e tutti i personaggi loschi che lo governano, che tentano in tutti i modi di renderlo un posto pericoloso, quando in verità è solo un luogo come un altro, dove dimora sia il buono che il cattivo, con grande abbondanza di magia.


Il tema su cui poggia il romanzo è certamente l'eterna lotta tra bene e male e l'attribuzione che si da ad una persona solo per la sua categoria, senza sforsarzi di conoscerla davvero. Morrigan infatti è una Wundermaker, una ragazza che ha sempre creduto di essere sfortunata e che invece si ritrova per le mani un potere incredibile, un potere che non conosce ma che sa, perchè tutti non fanno che ripeterglielo, essere cattivo. Tutti i Wundermaker della storia si sono rivelati dei disastri, delle persone pronte a tutto per il potere e quindi incarnano il nemico, il male di cui tutti hanno paura, anche se è racchiuso nel corpo di una ordinaria ragazzina che non sa ancora come sfruttare il suo potere, ma che solo per possederlo viene additata come una nemica, una cattiva che non può nemmeno seguire le lezioni più attive e interessanti alla Wundrous Society, perchè deve comprendere appieno quanto è pericoloso essere una Wundermaker. Eppure non è un potere a deficinirci, è come lo usiamo e infatti in questo secondo capitolo Morrigan sarà divisa tra credere a tutte le persone che la additano come pericolosa e credere a se stessa e alla sua bontà, allo stesso Jupiter, che ha tanta fiducia in lei e, anche se spesso è assente per lavoro, non manca di ricordarglielo e l'autrice ha un modo di trattare questa tematica in modo davvero unico. Inoltre il fondamento della Wundrous Society è l'unione: la squadra formata dai nuovi ragazzi deve affrontare tutto insieme, la sconfitta di uno è la sconfitta di tutti e la vittoria di uno è la vittoria di tutti. Certamente al principio non è facile per Morrigan integrarsi, in primis perchè nessuno è a conoscenza del suo bernoccolo e questo segreto deve restare tale, per cui è difficile entrare in un gruppo e allo stesso tempo avere dei segreti, tuttavia Morrigan sa di poter contare sul suo migliore amico e su un'amica che mai avrebbe pensato potesse avvicinarsi a lei, e soprattutto non si può negare il costante rapporto di affetto e fiducia tra Jupiter e Morrigan, uno dei pochi capace di andare oltre i pettegolezzi e pronto a provarle la verità, insieme a tanti altri che Morrigan si può vantare di chiamare amici.


Nevermoor è un libro per ragazzi che ho scoperto l'anno scorso appena uscito e di cui mi sono innamorata subito, anche se mi ci è voluto del tempo a leggerlo e, anche questa volta, è andata allo stesso modo. Solitamente quando mi piace un libro sono solita divorarlo in poche ore, tuttavia con i romanzi della Townsed questo non lo riesco a fare e non so se è perchè inconsciamente non voglio subito lasciare questo mondo, oppure è proprio lo stile dell'autrice stessa, che mi costringe a rallentare per comprendere appieno quello che sta narrando, per farmi vivere questa avventura insieme a Morrigan a trecentosessanta gradi.
Lo stile dell'autrice del resto è molto particolare, non è esattamente semplice come si aspetterebbe da un libro per ragazzi, perchè di fatto è un fantasy con degli ingranaggi particolari che devono essere capiti, altrimenti si rischia di lasciarsi sfuggire piccoli dettagli che risultano essenziale alla chiave di lettura di questo testo. A mio avviso si è parlato troppo poco di Nevermoor, una lettura che ha tutte le carte in regola per diventare una storia ancora più accattivante e magica di quello che già è, una storia che non ha solo magia al suo interno, ma offre un bellissimo percorso di crescita e quindi diventa un romanzo di formazione a tutti gli effetti. Morrigan infatti, la protagonista, ha modo di crescere ed evolversi attraverso la storia e infatti la vediamo già notevolmente diversa rispetto a quella ragazzina timorosa che avevamo visto nel primo libro, ma in questo secondo capitolo la posta in gioco è molto più alta e così lo sono anche le prove che Morrigan deve affrontare per provare chi è davvero, e il lettore insieme a lei è pronto a compiere questo viaggio.
Wundermaker si conferma il degno sequel di Nevermoor, anzi lo trovo di un livello decisamente superiore e per come la mette l'autrice, ho idea che siamo solo all'inizio di una storia che non può che offrire ancora di più al lettore, una storia che non si dimentica una volta posato il libro, ma ch resta fissa in mente e di cui si vuole sapere sempre di più.



si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.




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