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mercoledì 20 maggio 2020

Review "Le Black Holes" di Borja González


Buon salve bookspediani.
La giornata di oggi si conclude con la recesione di "Le Black Holes" di Borja González.



Titolo: Le Black Holes 
AutoreBorja González 
Editore: Mondadori
Genere: Graphic Novel
Data di uscita: 19 Maggio 2020


Nella meraviglia onirica di una palette cromatica inconfondibile, due storie parallele si intrecciano e inseguono in un racconto di sogni e desideri giovanili. 1856: Teresa, giovane aristocratica, è più interessata a scrivere poesie horror d'avanguardia che a fare un buon matrimonio. 2016: tre adolescenti stanno mettendo su un gruppo punk chiamato Le Black Holes. Hanno tutto ciò che serve: look, grinta, istinto... e una totale mancanza di talento musicale. Non appena iniziano a provare, però, strani eventi si manifestano. Il loro mondo e quello di Teresa collidono, e le tre ragazze vengono inseguite dall'eco di qualcosa che è successo 160 anni prima.

IL MIO VOTO




 Teresa è una giovane ragazza che vive nel 1856, l'unica delle sorelle a non avere ricevuto dai genitori un nome riguardante un fiore, dettaglio che non la fa sentire completamente integrata. L'unica anche che fatica ad integrarsi nel mondo di tutti i giorni: deve infatti fare il suo ingresso in società e questo significa mettere in mostra le sue doti in modo da farsi notare da qualcuno e quindi ottenere un buon matrimonio e rendere fiera la sua famiglia. Teresa invece non pensa a niente di tutto ciò: lei ama scrivere poesie, e questo è un dono che potrebbe piacere in società, tuttavia i temi di queste riguardano sempre l'horror e quindi vampiri, scheletri o fantasmi, un elemento che stona decisamente in società e che lascia senza parole la madre. E' sicuramente di impatto per lei, in una sera come tante altre, trovare per la sua strada uno scheletro che desidera vedere le stelle, uno scheletro che parla ma che nessuno apparte lei sembra avere mai visto: è quindi la sua fantasia a galoppare troppo oppure la realtà? E soprattutto cosa la attende nel suo destino, una vita classica e fatta con lo stampo, come tutti gli altri, oppure finalmente riuscirà a fare quello che vuole davvero ma sopratttutto ad essere chi vuole davvero, senza nascondersi?


 Nel 2016 invece non abbiamo solo una protagonista ma ben tre ragazze che vogliono mettere su un gruppo punk che viene chiamato da una di loro Le Black Holes. Se uno vuole mettere su un gruppo, significa avere elementi adatti a ciò e quindi un look adatto, la voglia di emergere, il giusto stato mentale e soprattutto del talento, cosa che queste ragazze invece non sembrano avere. Fin da quando iniziano a provare è chiaro che la musica che esce da loro non è il massimo, così come i testi, eppure qualcosa sembra in qualche modo collegarle agli eventi del passato, proprio con Teresa, la ragazza che 160 anni prima aveva visto uno scheletro andarsene in giro e che si era ispirata ad esso per le sue poesi horror. Qualcosa a cui quindi le ragazze non sono pronte. Ammetto che se la storia di Teresa mi è piaciuta molto e l'ho trovata estremamente interessante e un esempio perfetto per far capire che non sempre si può essere quello che gli altri vorrebbero, quella di queste tre ragazze non mi ha completamente convinto e onestamente non penso di averla del tutto compresa. Fortunatamente i disegni hanno risollevato questa parte, tuttavia a mio avviso non è all'altezza della storia di Teresa.


Le Black Holes, recensione: notti magiche e scatole dal passato ...Sicuramente il tema che emerge di più non sta tanto all'interno della storia ma è proprio questa: l'autore gioca con il lettore e rende questa graphic novel davvero unica, tanto da non far capire se quello che sta leggendo succede davvero, oppure se la protagonista e quindi il lettore lo sta immaginando. Tutta la storia ha questa atmosfera gotica e soprattutto onnirica, che rende davvero difficile distinguere gli elementi realistici da quelli immaginari, un elemento sicuramente voluto dall'autore per rendere unica questa esperienza di lettura, un elemento che tuttavia in alcuni momenti confonde troppo il lettore e quindi l'idea gli si ritorce contro. Ma andando più nello specifico per quanto riguarda Teresa assistiamo alla sua voglia di essere diversa in una società standardizzata, che impone alle donne di debuttare in società e poi sposarsi e così via, senza di fatto avere una voce, cosa che lei vorrebbe con le sue poesie.
Mentre invece per quanto riguarda le Black Holes, la loro voglia di sfondare è sicuramente quella di tanti giovani che vorrebbero entrare nel mondo della musica e incantare il pubblico con le loro canzoni, tuttavia non hanno nulla da trasmettere e questo le manda in crisi, come tanti anche loro devono ancora comprendere la loro strada.



Borja González on Twitter: "👻… "Quello che cattura immediatamente di questa graphic novel, al di fuori della trama che si preannuncia davvero super interessante, sono i colori dei disegni usati. La palette di questi è assolutamente meravigliosa, l'uso dei colori infatti è qualcosa di incredibile e onestamente non me ne intendo particolarmente ma sono semplicemente incantevoli, bastano quelli di fatto a parlare forte e chiaro e a comunicare direttamente con il lettore. L'autore di fatto proprio attraverso questi, più che attraverso le vignette, esprime questo contrasto tra sonno e veglia, tutta l'atmosfera attorno alla storia è infatti di base onnirica e fino alla fine non riesci a capire di fatto cosa hai letto, se è tutto vero oppure è stato semplicemente un viaggio incredibile di immaginazione. Proprio per questo dubbio che resta e per la suddivisione non proprio chiarissima dell'autore, che divida la sua storia tra passato e presente, non è sempre facile seguire la storia e questo ovviamente risente parecchio sul giudizio. Personalmente ho dovuto riprenderla in mano più volte prima di capire effettivamente quello che voleva dire l'autore, o meglio quello che secondo me voleva dire perchè ognuno di noi poi ha una sensazione diversa. Come sapete sono molto selettiva sulle graphic novel, devono davvero chiamarmi per buttarmici dentro, e questa dalle immagini che aveo visto mi chiamava a gran voce e infatti le illustrazioni restano la punta di diamante di questa storia, per quanto riguarda la storia invece questo a mio avviso è un viaggio che ogni lettore deve fare da solo e poi trarre le sue conclusioni.





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si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.







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