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mercoledì 4 novembre 2020

Recensione "La biblioteca di mezzanotte" di Matt Haig

 Bookspediani oggi esce  "La biblioteca di mezzanotte" di Matt Haig e io ve ne parlo subito!


Titolo: La biblioteca di mezzanotte
Autore: Matt Haig
Editore: Edizioni E/O
Genere: Fiction
Data di uscitaNovembre 2020


Fra la vita e la morte esiste una biblioteca.
Quando Nora Seed fa il suo ingresso nella Biblioteca di mezzanotte, le viene offerta l’occasione di rimediare agli errori commessi. Fino a quel momento, la sua vita è stata un susseguirsi di infelicità e scelte sbagliate. Le sembra di aver deluso le aspettative di tutti, comprese le proprie. Ma le cose stanno per cambiare.
Come sarebbe andata la vita di Nora se avesse preso decisioni diverse? I libri sugli scaffali della Biblioteca di mezzanotte hanno il potere di mostrarglielo, proiettando Nora in una versione alternativa della realtà. Insieme all’aiuto di una vecchia amica, può finalmente cancellare ogni suo singolo rimpianto, nel tentativo di costruire la vita perfetta che ha sempre desiderato. Ma le cose non vanno sempre secondo i piani, e presto le sue nuove scelte metteranno in pericolo la sua incolumità e quella della biblioteca.
Prima che scada il tempo, Nora deve trovare una risposta alla domanda di tutte le domande: come si può vivere al meglio la propria vita?

IL MIO VOTO


Nora è la protagonista di questo romanzo, una ragazza che aveva tantissime aspettative sulla sua vita ma che non è riuscita a realizzare una sola cosa. Avrebbe tanto voluto avere dei figli e invece si ritrova sola, da quando si è lasciata con il fidanzato molto tempo prima non ha più trovato nessuno che potesse essere la persona giusta, l'unico essere umano di cui si prende cura è il suo inseparabile gatto. Ha un lavoro che non le piace, ogni tanto da lezioni di piano ad un ragazzino che segue da tempo, ma più di questo non ha altro a cui pensare e quando in un giorno solo il suo gatto viene ritrovato morto, viene licenziata e la madre del bambino le comunica che non ci saranno altre lezioni, per Nora arriva il momento di fare bilanci e la sua vita è piena di rimpianti, non ha nulla per cui continuare a vivere per cui decide di fare un gesto estremo, ossia suicidarsi.  E' prorio in questo momento che si ritrova nella Biblioteca di mezzanotte, un luogo in cui ha modo di riflettere davvero sulla sua vita e decidere come cambiarla, prima che sia troppo tardi. Penso sia facile ritrovarsi in un personaggi come Nora, forse alcuni elementi sono mostrati in modo eccessivo, ma ci sono comunque dettagli che penso spesso tormentino ognuno di noi, gli stessi rimpianti e le domande su come sarebbe potuta essere la nostra vita se solo avessi fatto una scelta diversa sono parte di noi e penso che tutti, come Nora, vorremmo esplorare tutte le altre nostre vite, per cui è un personaggio che mi è piaciuto, in particolare per il suo percorso.

Matt Haig è un autore che non ha paura di parlare di certe tematiche e lo dimostra anche in questo romanzo dove di fatto abbiamo una protagonista che, a seguito di una giornata in cui tutto sembra andare storto a partire dal suo lavoro, fino ad arrivare ad un piccolo passatempo che comunque le permette di arrotondare, per arrivare alla morte del suo gatto, l'unico essere umano per cui si preoccupava. E' in questo stato d'animo che Nora si ritrova a sentire fin nel profondo che tutta la sua vita è un successo di delusioni e fallimenti, tante sono state le opportunità sprecate che non l'hanno portata da nessuna parte ed è così che prende la drastica decisione di togliersi la vita, non ha nessuno che tanto si possa in qualche modo preoccupare per lei, si sente invisibile e purtroppo in queste situazioni non c'è nulla da fare per poterle fare cambiare idea. Quello che però l'autore crea è qualcosa di unico perchè mentre Nora si trova nel confine tra la vita e la morte il suo spirito (se così vogliamo chiamarlo) si ritrova in una biblioteca, la sua biblioteca di mezzanotte dove ogni libro è formato da una possibile vita della ragazza, una vita che si è sviluppata in base alle diverse decisioni che ha preso, ma c'è anche il libro più grande di tutti, quello dei rimpianti. Sarà solo grazie alla sua bibliotecaria, Mrs Elm, che Nora avrà la possibilità di intraprendere un viaggio all'interno della sua stessa vita per vedere come sarebbe potuta andare, ma soprattutto per farle capire la verità più grande ossia se è pronta davvero a morire oppure se vuole vivere e dare finalmente una svolta alla sua vita.

La Biblioteca di Mezzanotte è un modo come un altro per vedere il limbo ossia quel momento in cui si è in sospeso tra la vita e la morte e in cui quindi si può ancora cambiare la propria decisione. E' molto semplice comprendere questo mondo perchè, una volta al suo interno, è la bibliotecaria a gestire il tutto: in primis ci viene mostrato il libro dei rimpianti che non serve assolutamente a farci sentire peggio, ma a farci capire tutto quello che sarebbe potuto essere se avessimo intrapreso una scelta diversa. E' proprio questo a guidare Nora, la quale avrà l'occasione di vivere la sua stessa vita ma in universi paralleli: di fatto è uno sguardo a quello che sarebbe potuto essere perchè per poter avere davvero quella vita bisogna sentirsi finalmente a posto, finalmente a casa, altrimenti Nora tornerà all'interno della biblioteca per esplorare altre vite. Sono tantissime quindi le possibilità che Nora esplora: una vita dove non si è mai lasciata con il suo fidanzato, una vita dove il padre non è morto, un'altra ancora dove purtroppo il suo adorato gatto viene comunque a mancare ma questo le fa capire di essere sempre stata una brava padrona che non ha nulla da rimproverarsi, insomma sono tantissime le possibilità eppure ogni volta Nora si ritrova al punto di partenza e con il tempo che sta per scadere, tutte le vite che le vengono mostrate per quanto possano sembrare perfette hanno sempre qualcosa che non va perchè è la vita quindi è una lotta continua, è difficile ed estenuante ma è proprio per questo che vale la pena continuare ad insistere e Nora dovrà capire se è proprio questo che vuole, oppure ammettere la sconfitta.
Questa scelta quindi alla Sliding Doors posso dire di averla adorata, ammetto che forse sono un po' troppe le vite che Nora visita, ma alcune mi hanno davvero toccata nel profondo.

Ho conoscito Matt Haig tramite il suo primo romanzo, Come fermare il tempo e mi sono innamorata del suo stile e del suo esplorare tematiche di fatto di ogni giorno, che riguardano tanti di noi da vicino, con estrema semplicità ma ovviamente con la giusta importanza. Un tema molto ricorrente nelle sue storie sono la depressione e la solitudine, il sentirsi completamente estranea da tutto e da tutti, tanto da arrivare a volersi togliere la vita proprio perchè non si trovano più ragioni per continuare a viverla. Il suo stile, molto semplice e fluido, permette quindi di immergersi subito nella storia e non rende affatto pesante quello di cui tratta, anzi ci spinge a riflettere e ad agire, come i suoi personaggi. Durante la lettura del romanzo ci prepara già al fatto che Nora tenterà di togliersi la vita a causa di tanti elementi che vanno ad unirsi tutti in una sola giornata, spingendola quindi a compiere questo gesto, tuttavia il punto centrale della storia non è questo, ma il suo ritrovarsi alla Biblioteca di Mezzanotte e quindi avere la possibilità di vedere come sarebbe potuta essere la sua vita se avesse preso decisioni diverse. Ammetto che per le prime vite il lettore si ritrova estremamente interessato a queste eppure il susseguirsi di questa esplorazione dopo pagine e pagine inizia un po' ad essere monotono, tuttavia bisogna ammettere che ogni vita che Nora visita è una scoperta e alcune di queste restano più impresse di altre, tante divertono e tante altre ancora fanno emozionare, ma alla fine non sono la vita vera ed è questa la questione: scegliere se provare a cancellare i rimpianti di sempre oppure smettere di lottare, per smettere completamente di esistere e quindi morire.
La biblioteca di mezzanotte non è affatto un romanzo scontato: è infatti una storia estremamente significativa che lascia il segno e che ci spinge a riflettere sulla nostra stessa vita. Non è una storia perfetta, ma è una lettura che lascia tanto e per questo non posso che consigliarvela, insomma Matt Haig non ne sbaglia una.








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