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venerdì 13 novembre 2020

Recensione "Ti sento" di Valentina Torchia

   Bookspediani oggi  vi parlo di "Ti sento" di Valentina Torchia.



Titolo: Ti sento
Autore: Valentina Torchia
Editore: De Agostini
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 13 Ottobre 2020


Tutti adorano Edoardo Marconi, il bello della scuola: mascella squadrata, occhi intensi, posa perfino come modello. Lo adora Susanna, la sua ragazza, prima che lui la lasci malamente. Lo adora Vincy, il suo migliore amico, che lo considera quasi un supereroe. E così il resto della scuola. Perché Edoardo non solo è affascinante, ma ha anche qualcosa di unico, che suscita ammirazione negli altri: non è capace di provare dolore. Un superpotere che gli permette di girare a petto nudo in inverno e di non farsi fermare da nessun incidente. Ma questo superpotere in realtà è una malattia. E anche una maledizione, secondo Aurora. Per lei Edoardo non è capace di provare niente. Non le sensazioni, non le emozioni o i sentimenti. E invece Aurora sente così tanto. Sente il divorzio dei genitori; il peso del fallimento del padre; l’amarezza del suo stesso fallimento, quando perde per un soffio il posto da primo violino alla scuola di musica. Perfino la tristezza di Susanna, lasciata da Edoardo. Aurora sente tutto, e tutto si trasforma in una rabbia che alla fine trabocca, con un pugno sul naso del ragazzo.È allora che tutto cambia. Perché, per la prima volta in diciassette anni, Edoardo quel pugno lo sente. Per la prima volta nella sua vita, Edoardo sente qualcosa.

IL MIO VOTO


Edoardo e Aurora sono i due protagonisti di questa storia, due ragazzi completamenti diversi, che in qualche modo entrano in contatto e finiscono per cambiare per sempre l'uno la vita dell'altra. Edoardo è da sempre considerato da tutti un supereroe ma la verità è che è un ragazzo malato: non sente infatti dolore, una condizione molto grave perchè è costretto a subire continui controlli, non sentendo dolore non può mai sapere come funzioni il suo corpo e quindi se per caso ci sia qualcosa che non va. 
Per Vincy, il migliore amico, così come per tutti gli altri, è un esempio da seguire, ma nessuno sa che Edoardo odia questa situazione, così come odia essere sempre torchiato dal padre, che ogni giorno al ritorno da scuola controlla il suo corpo per vedere se ha ferite. Non è un ragazzo, si sente un prigioniero nel suo stesso corpo ma allo stesso tempo ormai si sente anche potente perchè niente può ferirlo, fino ad Aurora. 
Aurora è una ragazza un po' esclusa dal gruppo, quel tipo di persona che passa inosservato, che non ha tanti amici e che dedica tutta se stessa alla musica, anche se la madre non crede in lei e nel suo sogno di vivere proprio grazie a questa. Aurora sente tutto, le delusioni che provoca, il suo essere sempre in disparte ed è proprio la tristezza che vede negli occhi dell'amica Susanna, che è appena stata lasciata da Edo, a spingerla a dargli un pugno, che per la prima volta il ragazzo sente

Non è miracolosamente guarito, non esiste nessuna cura per questa malattia, ma in qualche modo stare con Aurora gli fa sentire il mondo che lo circonda ed è una cosa che rivela solo a lei, perchè vuole continuare a sentire qualcosa, vuole essere per una volta normale e finirà proprio per sentire Aurora, pere esplorare il suo mondo e capire che non è così perfetto come pensava. Edoardo è quindi il ragazzo che tutti amano, il supereroe che tutti vorrebbero essere, ma nessuno si rende conto che la sua condizione non è un superpotere ma una malattia che lo porta ad essere quasi sempre in ospedale e mai libero di respirare senza essere osservato dal padre. Aurora è invece quella ragazza che tutti evitano, quella con poche amicizie e tanti sogni nel cassetto, quella che sente addosso un grande peso sia per quanto riguarda il suo futuro sia per la situazione che si è venuta a creare con i genitori. Aurora sente troppo, è questo il suo superpotere e nessuno si accorge della sua fragilità, tranne Edoardo che ormai è entrato nella sua vita senza volerlo. E' quindi impossibile non amare questi due personaggi così realistici e così veri, sono protagonisti che bucano le pagine, sembra quasi di conoscerli, ci si affeziona incredibilmente a loro e non si può che seguirli da vicino, mentre cercano in tutti i modi di inseguire i propri sogni, con non poche difficoltà.


Valentina Torchia con un romanzo che non arriva a trecento pagine tocca l'animo del lettore già dalle prime righe. Trovo molto coraggioso e soprattutto giustro trattare determinate tematiche in libri soprattutto per ragazzi, ma che comunque anche i lettori più grandi riescono a fare propri. In primis affronta la malattia di Edoardo, che non è qualcosa di inventato ma una malattia che esiste davvero e con cui è difficile convivere perchè non sentire dolore dà la sensazione di essere invincibili, ma allo stesso tempo non ti permette di sentire se qualcosa del proprio corpo non va e  quindi è impossibile capire se si sta davvero bene oppure no. Allo stesso tempo non sentire le sensazione e i sentimenti è un altro grande problema, ti rende quasi meno umano e questo non è assolutamente qualcosa da sottovalutare, è una condizione molto grave che è una condanna a continui controlli e per un ragazzo è come essere intrappolati dentro il proprio corpo. Dall'altra parte abbiamo invece una ragazza che sente troppo: Aurora è una persona molto fragile, nessuno si accorge davvero di quello che prova e si sente in colpa per tanti avvenimenti che non sono da imputare a lei, ma che la fanno sentire responsabile e quindi colpevole. Aurora è il personaggio che più mi è piaciuto, non voglio dirvi troppo di lei ma sappiate che l'autrice ha creato qualcosa di fantastico quando ha dato vita a questo personaggio che non è perfetto o infallibile, ma è umano ed è qualcuno che si vorrebbe abbracciare e stringere, dicendole che andrà tutto bene.
Con uno stile incredibilmente semplice ma estremamente toccante e con i punti di vista alternati dei due ragazzi, Valentina Torchia ci regala una storia che fa male al cuore, si prende tanto ma dà il doppio, una lettura che difficilmente si dimentica e che io consiglio a tutti di leggere, non ve ne pentirete.








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