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venerdì 16 aprile 2021

Review "La nave sepolta. The Dig " di John Preston

 Bookspediani oggi  vi parlo di "La nave sepolta. The Dig " di John Preston



Titolo: La nave sepolta
Autore:  John Preston
Editore: Salani
Genere:Historical Fiction
Data di uscita: 1 Aprile 2021


Inghilterra, estate 1939. Quando Edith Pretty, affascinata dalle leggende locali che parlano di un tesoro vichingo sepolto nella sua terra, decide di contattare l'archeologo autodidatta Basil Brown, non sa che sta per dare inizio a una delle più straordinarie avventure archeologiche del Novecento. Presto gli scavi riveleranno il gigantesco scheletro di un'antichissima nave funeraria appartenuta a un sovrano anglosassone, che richiamerà l'interesse degli accademici più blasonati. Uniti dalla passione per l'archeologia e da un sentimento delicato e profondo che li lega l'uno all'altra, Basil e Edith lotteranno per proteggere la loro scoperta. Ma la Seconda guerra mondiale incombe e gli scavi si trasformeranno in una corsa contro il tempo, soprattutto quando dalla terra emerge qualcosa di ancor più stupefacente...

IL MIO VOTO


The Dig è un romanzo che si focalizza su più personaggi, alcuni umani altri invece no ma comunque essenziali per la storia. Infatti è bene partire sicuramente da Edith Pretty, una donna vedova e con un figlio di cui prendersi cura, che affascinata dalle leggende locali secondo le quali ci sarebbe un tesoro sepolto nella sua terre, decide di contattare Basil Brown, un importante archeologo che non esita a mettersi al lavoro. Edith ci appare come una donna determinata a scoprire la verità, una donna che si prende cura di suo figlio e che si preoccupa per lui ma anche di come si comporta, il ragazzo per esempio è affascinato dagli scavi e non manca di andare spesso da Basil per vedere come procedono per cui Edith non può che interessarsi e chiedere se per caso è un disturbo la sua presenza. Ovviamente attraverso Edith abbiamo modo di conoscere Basil, un famoso archeologo autodidatta che una volta che viene assunto lavora davvero come un mulo per compiere il suo lavoro, non preoccupandosi nemmeno della sua salute per dire. Di lui sappiamo molto poco, se non che è sposato e non ha avuto la fortuna di avere figli, ma tratta un po' l'archeologia come lo fosse e infatti ci mette tutto se stesso negli scavi. E prima, quando parlavo di personaggi non umani, mi riferivo proprio a questa perchè l'archeologia diventa a tutti gli effetti una protagonista della storia, senza questa infatti non esisterebbe il romanzo che parla proprio di una delle scoperte più importanti di sempre ossia di Sutton Hoo e per esempio per me è stato molto utile la lettura perchè non ne avevo mai sentito parlare, ma di fatto questa scoperta è il fulcro di tutta la storia.


Sicuramente quello che più spicca di questa lettura è la scoperta archeologica del secolo, che permette al lettore di riviverla, se ne aveva già sentito parlare oppure di scoprirla per la prima volta se non ne sapeva nulla, proprio come me. Personalmente sono una grande appassionata di archeologia, adoro scoprire pezzi di storia e pensare ad un romanzo simile ha subito catturato la mia attenzione e infatti l'autore secondo me vuole proprio basare il suo libro non tanto sui personaggi, che ci appaiono distaccati e quasi delle comparse, ma proprio sulla nave ritrovata e su come questo ritrovamento ha avuto un forte impatto nel mondo. Del resto ci troviamo in Inghilterra alla soglia della seconda guerra mondiale e quindi possiamo capire bene che il mondo si porta ancora dietro le ferite del primo conflitto mondiale non solo per l'impatto che questa ha avuto, ma anche a livello di economia. Per cui la scoperta di questo tesoro inestimabile non può che attirare quanta più attenzione possibile e ovviamente mettere in mostra il peggio dell'animo umano, ossia cosa è disposto a fare pur di avere il primato di qualcosa, dimenticandosi degli sforzi degli altri. Non è solo quindi l'archeologia e la sua importanza a spiccare, perchè ci fa capire che sebbene l'uomo abbia una durata limitata sulla terra, quello che lascia invece può durare per sempre e proprio avere una traccia di questo è quello che fa la storia, ma anche è l'aspetto storico ed economico dell'epoca, che ci fa immergere più che mai in una storia che ha tanto da dire e che forse è rimasta tacita per troppo tempo.


Quando ho iniziato questo titolo, non sapevo bene cosa aspettarmi: quello che ho notato è stato il fatto che l'autore abbia inserito certamente i personaggi da cui tutto è dipeso, ovviamente romanzando sulla loro vita perchè non si può conoscere perfettamente la loro storia e le loro azioni in modo perfetto, ma allo stesso li abbi in qualche modo tenuti volutamente a distanza per mettere in risalto il ritrovamento di cui voleva parlare, la nave Sutton Hoo per l'appunto.
Come vi dicevo, personalmente non conoscevo questa storia per cui leggere di questo ritrovamento è stata per me una scoperta unica, così come allo stesso modo è stato intenso ed illuminante vedere come presto il mondo si è comportato di fronte a questa scoperta e soprattutto cosa è stato disposto a fare per portarla alla luce. Lo stile di John Preston è molto semplice, il testo è facilmente comprensibile a tutti e quindi la lettura risulta immediata, tuttavia avrei apprezzato un maggiore equilibrio tra l'archeologia, che in questo caso primeggia, e i personaggi della storia, che per quanto passino in secondo piano sono comunque quelli che hanno dato vita alla storia e alla scoperta stessa.
The Dig è un titolo uscito parecchio tempo fa ma riproposto in una nuova veste in occasione dell'uscita del film, che non può assolutamente mancare dopo la lettura del romanzo, e io sono felicissima di questa ristampa perchè non solo mi ha dato modo di conoscere questo titolo e questo autore, ma anche una storia estremamente importante e di forte impatto nel mondo che io non conoscevo e quindi ancora una volta la lettura si dimostra una grande fonte di informazioni accessibile a tutti, che però non annoia come invece potrebbero fare i libri di storia.


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