Pagine

giovedì 15 aprile 2021

Review "Ritorno all'isola delle donne" di Molly Aitken

 Bookspediani oggi vi parlo di "Ritorno all'isola delle donne" di Molly Aitken


Titolo: Ritorno all'isola delle donne
Autore: Molly Aitken
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 15 Aprile 2021


C'è un solo modo per essere libere: infrangere ogni regola. Al largo delle coste irlandesi c'è un'isola lontana. Un'isola dove il vento soffia senza sosta. Un'isola dove la legge è dettata dagli uomini e alle donne è concesso solo di essere madri o figlie. Qui, in una notte di tempesta, Oona viene alla luce. Il suo pianto sovrasta il ruggito delle onde e già presagisce sventura. Figlia della rabbia e del dolore, Oona è una ribelle, non le importa a della disciplina che la madre le impone, tentando di tarparle le ali. L'unica persona in grado di capirla è Aislinn. Lei è diversa dalle altre donne dell'isola: ha scelto la libertà e per questo è temuta e disprezzata. Grazie a lei, Oona impara a essere sé stessa. A non avere paura di inseguire i propri desideri, anche se sembrano sbagliati. Ma quando si osa troppo e non si rispettano le regole, il rischio è di pagare un prezzo alto. Ben presto, un evento tanto inaspettato quanto violento si abbatte su Oona, che è costretta ad abbandonare l'isola e a prendere il largo, anche se non nel modo in cui aveva immaginato. Da allora sono trascorsi trent'anni. Un tempo lunghissimo in cui Oona ha cercato di non guardarsi indietro e di dimenticare quello che è stato. Ma adesso deve tornare sull'isola dove tutto è iniziato. Perché è lì che sua figlia è fuggita. Ed è solo e soltanto lì che potrà dare voce a ciò che non ha mai confessato prima: una verità capace di regalarle la libertà che cerca da tutta la vita.

IL MIO VOTO


La protagonista di questo romanzo è Oona, una donna che conosciamo fin dalla sua infanzia particolare: Oona infatti è una bambina nata in un'isola delle coste irlandesi, un luogo lontano da tutto e tutti dove non si sono mai seguite le classiche regole, erano gli abitanti dell'isola stessa a farle da loro, come per esempio l'idea della donna che non fosse libera di fare altro se non occuparsi della casa e dei figli, un'idea sicuramente antiquata che non tutti hanno sempre condiviso. All'interno dell'isola c'è sempre stata Aislinn, una donna che ha sempre fatto un po' come voleva e alla quale Oona si è subito sentita vicina, fin da piccola, perchè comunque non ha mai avuto un buon rapporto con la madre e soprattutto è sempre stata una ragazza curiosa, una bimba che non seguiva le regole perchè voleva essere lei stessa a farle. Questa voglia di libertà l'ha spinta spesso a compiere scelte sbagliate ed è per questo che ad un certo punto è stata costretta ad allontanarsi dall'isola, sia perchè non era più ben voluta dalla madre sia perchè lei stessa doveva fuggire da quel posto. Eppure la sua voglia di ribellione ed evasione le è costata cara: anche la vita fuori dall'isola non è stata clemente con lei, il suo rapporto con la figlia potrebbe essere pari a quello che lei ha con la madre, sono sempre state distanti e con la crescita di Joyce, Oona si è allontanata ancora di più. I silenzi della figlia, così come le sue sparizioni, sono praticamente la normalità, ma ovviamente tutto cambia quando la figlia si rifugia nell'ultimo posto che Oona vorrebbe, ossia proprio quell'isola che tenta di dimenticare e ancora una volta è costretta a tornare, per trovare Joyce e allo stesso tempo per fare i conti con un passato che ormai da troppo tempo finge che non esiste.
Oona è un personaggio sicuramente complesso: ci viene presentato sia nel presente che nel passato e se la vediamo essere comunque una ragazza ribelle durante l'adolescenza, la donna che è diventata oggi non brilla di perfezione, anzi ha una lista lunga di errori a cui deve rimediare, ne ha anche passate tante nella vita e questo in qualche modo può giustificare il suo comportamento, così come l'esempio della madre che ha avuto che in qualche modo non l'ha fatta legare alla figlia, ma a differenza della donna lei è pronta ad affrontare il suo passato per trovare la ragazza e questo ci fa capire che, nonostante tutto, prova ad essere una buona madre ed è quello che importa.


Il tema di base del romanzo quindi non può che essere il rapporto tra madri e figlie e lo vediamo in ben due generazioni. Infatti Oona è sempre stata una bambina diversa, non si è mai abituata alla vita dell'isola e quindi non è mai riuscita a creare un punto di incontro con la madre, la quale è sempre stata severa, sempre pronta a controllarla e a decidere della sua vita, qualcosa che per Oona non andava mai bene, era una vita che le stava stretta e soprattutto nel momento in cui la ragazza ha avuto più bisogno della madre, questa le ha voltato le spalle. Oona ha provato ad essere una madre diversa per Joyce, eppure la figlia ha sempre preferito il padre, arrivava sempre prima lui e Oona in qualche modo si è allontanata da lei, non ha avuto abbastanza determinazione ad essere parte della sua vita per cui è abituata ai suoi silenzi e alle sue sparizioni. Non hanno un rapporto perfetto, tuttavia la differenza abissale tra Oona e sua madre è che la nostra protagonista è disposta a mettere da parte le sue idee e le sue paure pur di raggiungere la figlia, è disposta anche a tornare nell'isola dei suoi incubi, pur di ritrovarla e questo sicuramente dice tanto della donna. Ovviamente da entrambe le parti ci sono tanti segreti e un passato di cui non è facile parlare, non ci sarà un rapporto perfetto e ottimale tra madre e figlia, ma essere almeno disposti a provarci la dice lunga.
Allo stesso tempo a spiccare in questo libro è anche la scelta dell'ambientazione della trama, o meglio nel presente la storia si svolge nel mondo reale, se così possiamo chiamarlo, mentre invece quando Oona ci racconta del suo passato, abbiamo questa immagine di un'isola lontano da tutto e tutti che è quasi idilliaca, come se non esistesse davvero, ma purtroppo è un'isola che ha segnato profondamente Oona per via di un'educazione molto rigida, per via delle tante regole da rispettare e soprattutto per convinzioni decisamente antiquate, come il ruolo della donna, l'idea che l'amore possa esistere solo tra sessi opposti, che comunque hanno avuto un forte impatto su di lei, una scelta quindi che ho apprezzato e che divide nettamente il passato dal presente e che quindi spinge Oona a cercare anche se stessa, a voler essere libera di trovare il suo posto nel mondo e non quello scelto da altri.


La prima cosa a colpirmi di questa storia è stata senza ombra di dubbi la copertina, di cui mi sono subito innamorata. La trama invece si è svolta in modo completamente diverso da come lo immaginavo e questo mi ha sorpreso parecchio. L'autrice ci presenta quindi passato e presente insieme, non servono specificazioni perchè si distingue molto bene quale è l'uno e quale è l'altro e sicuramente il passato penso sia la parte più interessante perchè ci mostra una realtà completamente diversa. Il presente invece è una missione nel ritrovare Joyce, la figlia di Oona, ma soprattutto è un voler accettare il passato e avere il coraggio quindi di riconoscerlo non solo agli altri, ma in primis a se stessi. E' Oona ad essere la protagonista indiscussa di questa storia e come tale è quindi lei ad esser al centro dei riflettori perchè lo scopo del romanzo non è solo permetterle di ritrovare la figlia che è scomparsa, cosa che non è nemmeno la prima volta che accade, ma è anche permetterle di unire il sui passato e il suo presente, in modo da essere finalmente libera dall'isola come ha sempre voluto, perchè non è bastato lasciare il posto per potersi lasciare tutto alle spalle e in un certo senso la scomparsa di Joyce la spinge a tornare nuovamente nel luogo della sua infanzia, accettarlo e accettare tutto quello che è successo, diventando così finalmente libera di essere chi vuole, senza segreti.
Ritorno all'isola delle donne è una storia molto particolare, che si sa distinguere per la sua ambientazione originale e per le tematiche che affronta, così come per uno stile molto fluido e a tratti poetico dell'autrice, che ci accompagna in un vero e proprio viaggio all'interno dei rapporti complicati tra una madre e una figlia e tra la voglia di essere liberi e trovare il proprio posto nel mondo. Molly Aitken mi ha davvero sorpresa con questo titolo, mi aspettavo decisamente altro e rimanere sorpresi in positivo non è sempre scontato, per cui se volete una storia un po' particolare, che affronti tematiche attuali e con una bellissima quanto spaventosa ambientazione, questo è il romanzo che fa per voi.


Non perdetevi le altre recensioni

Nessun commento:

Posta un commento