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lunedì 10 maggio 2021

Recensione "Lo capisce anche un bambino" di Mattia Zecca

 Bookspediani iniziamo la settimana con la recensione di "Lo capisce anche un bambino" di Mattia Zecca


Titolo: Lo capisce anche un bambino
Autore: Mattia Zecca
Editore: Feltrinelli
Data di uscita29 Aprile 2021


"Un figlio è sempre una scoperta che muta la geografia del tuo mondo." E il mondo che questo libro invita a esplorare è quello raccontato dalla voce di un padre, ma osservato con gli occhi di Lorenzo e Martino, due bimbi che condividono la stessa cameretta, la stessa storia di amore, determinazione e cura e, soprattutto, gli stessi genitori: papà Mattia e papà Nicola. È la storia vera, insomma, di una famiglia come le altre: una famiglia felice che, convinta di essere trasparente, una tra le tante, scopre invece di essere invisibile. Perché se l'amore ignora sempre le leggi della fisica e della biologia, la legge talvolta ignora l'amore. A Lorenzo e Martino, infatti, che di genitori ne hanno due, l'ordinamento italiano ne riconosce solo uno per ciascuno. L'altro, per le istituzioni, non è che un mero convivente. Lorenzo e Martino, per la legge italiana, non sono fratelli. "Per il nostro Paese noi siamo quattro simpatici coinquilini che si vogliono tanto bene e che, se trovassero un buon portiere, potrebbero formare un'ottima squadra di calcetto a cinque. Se solo papà Mattia e papà Nicola sapessero giocare a pallone. È questo, il problema." Con una scrittura delicata e profonda, Mattia Zecca racconta una storia personale ma anche collettiva, che ci riguarda come figli prima ancora che come genitori, nel nostro diritto assoluto di essere visti per quello che siamo. E, in fondo, getta luce sull'unico senso intimo e universale del desiderio di costruire una famiglia: "Essere genitori è prima di tutto un'occasione: quella di essere i bambini che non siamo mai stati, o che non siamo stati abbastanza, o che non siamo stati come avremmo realmente potuto o desiderato. Essere genitori vorrebbe dire, insomma, tornare bambini, ma imparando a esserlo meglio".


IL MIO VOTO


Questa è la vita di Mattia, Nicola e dei loro due figli, una vita che ha inizio proprio con Mattia che da sempre sente di non essere come i suoi genitori vorrebbero, segue comunque un percorso di studi che li convince e infatti diventa avvocato, e poi arriva il destino che gli permette di incontrare Nicola e da quel momento negare la verità è impossibile, Mattia è gay e desidera vivere la sua vita con Nicola, senza doversi nascondere ma soprattutto volendo comunque formare una famiglia, perchè avere due persone che si amano consente comunque di far nascere una famiglia indipendentemente dal sesso, ma ovviamente in Italia questo ancora non è possibile e quindi i due sono costretti ad andare oltre oceano, dove viene al mondo Lorenzo e dove ufficialmente uno dei due diventa suo padre. Avere un figlio è qualcosa che cambia la vita dei due papà, Mattia non può che ricordare come era essere figlio unico e non può che constatare infatti che in verità è da quando è nata sua sorella che ha più ricordi e vorrebbe che anche Lorenzo avesse un fratellino o una sorellina, e quindi i due non esitano ancora una volta a rivolgersi a quelli che ormai sono degni amici, che li aiutano a realizzare nuovamente il loro sogno di diventare genitori. Ovviamente durante la lettura Mattia riflette sul suo passato che si riflette su un presente, dove non solo sta per avere un figlio e capire ancora una volta cosa significa essere padre, ma deve scontrarsi con una realtà che ancora non accetta che due uomini possano essere una famiglia e avere dei figli, per lo Stato sono solo coinquilini, certo però che quando fa comodo e quindi quando devono pagare qualcosa, sono ovviamente una famiglia, quindi non possiamo che assistere a questa famiglia che non è diversa perchè non ha nulla di difficile da capire, ma che a differenza di tanti altri deve affrontare più problemi solo perchè esistono ancora mentalità antiquate, ma questo non toglie che Mattia ci regala un bellissimo assaggio della sua vita che per quanto complessa e a volte imperfetta, è sempre magica e soprattutto caratterizzata da tanto amore. Essendo Mattia narratore e protagonista, mi sono avvicinata molto a lui e quindi mi sono quasi sentita parte di questa famiglia, che merita il meglio.


Lo capisce anche un bambino è un romanzo che fa ad affrontare tematiche decisamente attuali e scottanti, come per esempio il sentirsi diverso o meno amato perchè si è gay e quindi si ha paura di non venire accettato dagli altri e dalla prima famiglia, ma soprattutto si parla di cosa signfica davvero questa parola, il far parte di un solo nucleo familiare, con figli, che tuttavia lo stato non riconosce come tale. Mattia e Nicola sono due ragazzi che convivono e che insieme a Lorenzo formano a tutti gli effetti una famiglia, eppure per le leggi solo uno dei due può essere considerato ufficialmente suo padre, l'altra figura anche se lo alleva come suo figlio insieme al compagno, è come se fosse un semplice coinquilino. E quindi qual è il punto di tutto? In primis che fa comodo non riconoscere l'identità di famiglia a due ragazzi con figli perchè siamo un paese ancora indietro anni luce su questo, ma paradossalmente quando c'è da pagare qualcosa, lo Stato sembra riconoscerli quanto basta, ma il vero tema è qualcosa di ancora più profondo, ossia il fatto che in Italia non sia possibile adottare bambini per persone dello stesso sesso che si amano e che sono già una famiglia, si ha questa immagine della famiglia classica con madre e padre quando non si prende in considerazione che non è quello che serve, ma l'amore per i figli e spesso nelle famiglie tradizionali, quelle che tutti tanto decantano, spesso manca. Non sarebbe meglio avere meno bambini in orfanotrofi e dare anche a queste persone, che non hanno nulla di diverso da noi, la possibilità di adottare e di essere una famiglia a tutti gli effetti? Mattia ci fa capire tutto l'amore che trasmette ai suoi figli, qualcosa che ha potuto avere solo andando oltre oceano, e questo ci fa capire quanto noi come mentalità siamo ancora indietro e quanto sarebbe giusto cambiare le cose, non per il nostro bene, ma per il bene di tanti bambini che avrebbero modo di essere amati e di trovare finalmente una famiglia, insomma un romanzo tosto e semplice ma la cui tematica la capisce anche un bambino e invece ancora i grandi fanno finta di niente, perchè è più comodo così.
Ci troviamo quindi davanti ad una lettura coraggiosa, che personalmente dovrebbero davvero leggere tutti.

Devo dire che quando ho letto la trama non avevo davvero collegato il fatto che l'autore potesse essere il protagonista di questa storia, che di fatto non è qualcosa di fiction e quindi di inventato, ma è davvero la sua vita e quando l'ho realizzato, la potenza e l'importanza di questa lettura mi hanno investita in pieno, facendomi amare ancora di più questa lettura. Con una grande semplicità infatti l'autore ci spalanca le porte di casa sua, spaziando tra presente e passato e facendoci quindi conoscere la sua famiglia attuale, quella composta da lui, papà Nicola e dai piccoli Lorenzo e Martino, ma ci dà modo di conoscere anche i suoi genitori, così come sua sorella, e soprattutto ci apre gli occhi su quanto in Italia ancora ci si trovi ad essere indietro con i tempi, si dà modo a persone dello stesso sesso di sposarsi tramite unioni civili, seppure anche questo ancora faccia parlare, eppure non si vuole riconoscere a queste persone l'essere una famiglia e quindi permettere loro di avere figli che cresceranno in un nucleo familiare che non è diverso dagli altri perchè c'è amore ma si può anche litigare e quanto altro, ma alla fine si mette sempre per prima cosa l'occuparsi dei figli, come dovrebbero fare tutti. Attraverso il presente, Mattia ci racconta di come ha sempre saputo di essere gay, di quando ha trovato la persona giusta e di come è nata la loro voglia di avere una famiglia, della possibilità di poter andare in America per avere quello che desiderano e della lotta in Italia per essere una famiglia e non quattro conviventi che si amano e che si sostengono, ma che al di fuori delle loro mura non hanno definizioni. E' una storia che spazia molto e che affronta tematiche più attuali che mai, soprattutto perchè è qualcosa che Mattia ha passato sulla sua pelle e che quindi arriva ancora più forte al lettore, perchè non è romanzata e questo fa ancora più male, il vedere che una famiglia viene ostacolata nell'essere tale solo perchè le leggi italiane ancora non vogliono piegarsi al cambiamento. Personalmente, una volta iniziata la lettura non sono più stata in grado di fermarmi, in un solo pomeriggio sono entrata a far parte di questa famiglia unica che merita tutto l'affetto e tutti i riconoscimenti del caso, perchè è impossibile non percepire l'amore che lega papà Mattia con papà Nicola e soprattutto l'amore che questi due hanno per i loro figli, perchè lo sono davvero.




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