domenica 10 giugno 2018

Recensione "Jack Bennet e la chiave di tutte le cose " di Fiore Manni

Buona sera bookspediani.
Oggi vi parlo anche di "Jack Bennet e la chiave di tutte le cose " di Fiore Manni, uscito qualche settimana fa per Rizzoli.


Titolo: Jack Bennet e la chiave di tutte le cose
Autore: Fiore Manni
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 22 maggio 2018





Jack Bennet è un bambino di dieci anni come tanti altri, forse solo un pochino più basso e più magro della media. Ogni mattina si alza, si avvolge intorno al collo la lunga sciarpa a righe azzurre che gli ha lasciato suo padre ed esce per le fumose vie di Londra. Come molti ragazzi del suo tempo lavora in fabbrica, perché la mamma è malata, e in famiglia non c'è nessun altro che possa provvedere a loro. Una mattina, sulla strada del lavoro, Jack incontra un curioso personaggio che pare sbucato dal nulla; un uomo del tutto fuori luogo, con il suo elegante completo viola nel bel mezzo della grigia città. Jack lo osserva incuriosito e lo saluta educato, poi lo ascolta con attenzione. E fa bene, perché la più grande delle avventure può cominciare in un giorno qualunque. L'uomo gli consegna una chiave, e con quella Jack inizia a viaggiare per mondi sconosciuti e bislacchi, dove incontra pappagalli tipografi, libri magici per tutte le occasioni, navi pirata, una ragazzina spavalda ma non troppo, un drago che sputa vapore e colleziona tesori. E molto, molto altro. La storia di Jack ci risucchia e non ci molla; ci porta su mari senz'acqua e davanti a misteriose creature, facendoci palpitare, emozionare, e ridere anche, fino alla fine.

IL MIO VOTO






bambini-elena-shumilova-9Jack Bennet è un bambino di dieci anni come tanti altri, forse solo un pochino più basso e più magro della media, che vive a Londra insieme alla Signora Bennet, sua madre.
Jack non ha più un papà, però se lo ricorda ancora bene quell'uomo a cui ha voluto tanto bene, ed ora tocca a lui prendersi cura della famiglia.
La mamma infatti non sta troppo bene e così Jack decide lasciare la scuola e di andare a lavorare, per poterla aiutare.
Il lavoro del bambino è molto semplice: controllare che le macchine stampino senza problemi e che nulla si inceppi.
E' un giorno come un altro quando Jack, sulla strada per andare a lavorare, incontra un uomo bizzarro che sostiene di essere il Padre di Tutte le Cose e che sembra conoscere molto bene il nostro protagonista, tanto da dargli un dono molto speciale: una chiave pass-partout.
Questa chiave infatti è in grado di attraversare più mondi e sono a disposizione di Jack, basta solo desiderarlo davvero.


Mother Goose goes threw dimensions/ portals in order to get to fairy tale worldAncora confuso per l'incontro, Jack prende la chiave e si dirige al lavoro per evitare di avere guai.
Eppure più ci pensa, più è attirato da questo oggetto magico e così decide di capire dove la chiave può condurre.
Come la usa, sembra che nulla sia cambiato: è nello stesso stanzino di prima, eppure non lo è.
Jack improvvisamenre si ritrova in un mondo simile alla fabbrica dove lavora dove al posto di uomini però ci sono pappagalli tipografi che hanno il compito di stampare libri per ogni occasione.
Purtroppo però la stampante sembra essere inceppata e solo Jack, con le sue conoscenze e la sua astuzia, sarà in grado di salvare la giornata.
Resosi conto di essersi allontanato da casa, Jack riprende in mano la chiave e desidera di tornare a Londra, finendo invece a cospetto dell'Architetto dei Sogni, un uomo che si impegna a donare a tutti noi i sogni più belli ma che ha un nemico molto potente, che altri non è che il suo gemello: l'Architetto degli Incubi, il quale deve avergli fatto dimenticare una cosa davvero importante che ora non sa come ritrovare.


In the Shadow of Blackbirds. Surreal Digital Worlds ready to Explore. See more art and information about Achraf Baznani, Press the Image.Ed infine Jack si ritroverà su una nave magica che non naviga sul mare, ma su una distesa di foglie, dove avrà il piacere di conoscere Kiki, una ragazzina che non conosce la sua storia e soprattutto la sua famiglia ma desidera con tutto il cuore trovarla.
A comandare la nave c'è il Capitano M, una donna alla disperata ricerca del pezzo mancante di una mappa che la guiderà finalmente a realizzare il suo più grande desiderio, se sono riuscisse in qualche modo a raggirare chi ha l'ultimo pezzo della mappa, ossia un temibile drago.
Ognuno di questi mondi ha in qualche modo bisogno di Jack e lui è pronto a gettarsi in ogni una avventura, consapevole di imparare sempre un po' di più e di maturare.
Gli permetterà di conoscere persone nuove e di imparare il vero significato dell'amicizia.
Questi viaggi servono a fargli scoprire che essere un bambino come tanti non è poi così male come può sembrare.


Jack Bennet e la chiave di tutte le cose è stata una lettura alquanto bizzarra e veramente incantevole che ha stuzzicato il mio interesse fin dalle prime pagine.
Fiore Manni con una prosa diretta e scorrevole ci racconta la storia di un bambino di dieci anni che è costretto a lasciare gli studi per aiutare la sua mamma, la sua unica famiglia, a tirare avanti, perchè solo loro gli unici che possono tirarsi fuori dai guai.
Un bambino normale come Jack attira l'attenzione di un uomo non proprio ordinario, che decide di fargli un dono prezioso: permettergli di visitare mondi diversi e di fargli capire quello che si nasconde nell'universo.
E Jack non può resistere al richiamo del viaggio, quella chiave in tasca freme per essere utilizzata e l'unica cosa che il bambino può fare è desiderare con tutto se stesso che questa sua magica avventura abbia inizio.



E così è. Jack ben presto si ritrova in mondi magici che sembrano essere molto simili al suo, ma che si differenziano nel primo mondo per pappagalli parlanti, nel secondo mondo per la straordinaria occasione che ha di incontrare chi ci permette di sognare, il quale gli fa uno dei doni più preziosi di tutti: la possibilità di sognare il padre.Ed infine arriviamo al terzo mondo, quello che più ho amato e che più mi ha colpito non solo per la sua costruzione, ma soprattutto perchè è proprio in mezzo a persone che lo vedono come un estraneo che Jack riesce ad inserirsi e a trovare l'amicizia, un sentimento così puro e raro per cui si è disposti a sacrificare tutto.
Per Jack infatti Kiki, un ragazzina che conosce su una nave pirata, è quello che più si avvicina ad un'amica, che è arrivata per caso, senza che la cercasse.
Kiki non conosce i suoi genitori ma ha trovato la sua famiglia tra i pirati, che l'hanno accolta come una di loro e Jack questa voglia di appartenenza la comprende bene ed è per questo che è così facile diventare suo amico.



Fiore Manni con questa storia davvero bizzarra, estremamente ben curata e con una fantasia pazzesca, ci fa aver un piccolo scorcio della vita di Jack, un ragazzo come tanti che nell'arco di qualche giorno non è più normale, è diventato un ragazzo speciale con un grande destino davanti a lui.
L'autrice ha dimostrato che anche nel panorama italiano si possono trovare ancora bellissime storie che si divorano in poche ore e che spiccano per originalità e fantasia.
La storia di Jack è stata un vero viaggio sia mentale che fisico, poichè grazie alle accurate descrizioni, sembrava di essere davvero insieme al bambino nei magici mondi che ha visitato.
E credo che le sue avventure non siano terminate, chissà che non usi la sua chiave pass-partout per ritornare in punta di piedi, così come è arrivatom nelle nostre vite e sconvolgerle un po' come solo lui sa fare.





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