#Blogtour:"Tempesta di guerra" di Victoria Aveyard - La recensione

Bookspediani finalmente è arrivato il momento di parlarvi di Tempesta di guerra! Siete pronti?
Mi raccomando però, se non avete letto i libri precedenti non leggete nulla.

Titolo:  Tempesta di guerra

Autore: Victoria Aveyard

Editore: Mondadori

Genere: Distopico

Data di uscita: 13 Novembre 2018

Mare Barrow lo ha imparato fin troppo bene quando Cal l’ha tradita, ferendola a morte. Ora, desiderosa di proteggere il proprio cuore – e di assicurare la libertà ai rossi e ai novisangue come lei -, è determinata a rovesciare il regno di Norda una volta per tutte e togliere la corona dalla testa di Maven.

Ma non esiste battaglia che si possa vincere da soli, perciò, in attesa che i rossi si preparino a insorgere, Mare è costretta a fare fronte comune proprio con il ragazzo che le ha spezzato il cuore. Solo così potrà forse riuscire nel suo intento e sconfiggere colui che l’ha quasi distrutta. Perché lei, insieme agli argentei, i potenti alleati di Cal, e alla Guardia Scarlatta, ha nelle mani una forza formidabile. Ma l’ossessione che guida le mosse di Maven è profonda e lui non si fermerà fintanto che non avrà di nuovo dalla sua parte Mare, anche se questo significa demolire tutto – e tutti – lungo la strada.

La guerra è ormai alle porte e ciò per cui Mare ha lottato finora è in pericolo. Sarà sufficiente la vittoria per far cadere i regni argentei? Oppure la ragazza che controlla i fulmini sarà costretta per sempre al silenzio?

Nel capitolo finale della straordinaria serie di Victoria Aveyard, Mare dovrà finalmente abbracciare il suo destino e chiamare a sé l’intero suo potere, perché a questo punto tutto dovrà essere messo alla prova. Ma non tutto sopravviverà…

IL MIO VOTO

Mare Barrow non è più una semplice ragazza rossa che deve sopportare in silenzio i soprusi degli argentei, dopo averne passate tante ora ha finalmente nelle sue mani il potere di cambiare le cose, ma dopo il tradimento di Cal i suoi piani per il futuro non sono così rosei.

Cal, il legittimo erede del regno di Norda, aveva ormai rinunciato ad essere re perchè tutto il suo regno lo ha creduto un traditore grazie alle macchinazioni di Maven, suo fratello minore e ora il sovrano di Norda, e l'unica sua scelta era cercare comprendere che il mondo stava cambiando e che la divisione tra rossi e argentei non era più così netta come si è sempre creduto e che insieme le due fazioni avrebbero potuto ribaltare il trono di Maven e cancellare per sempre il tempo dei sovrani, avendo finalmente un regno libero da schiavi. 

Per questo Cal si è lasciato convincere da Mare ad unirsi alla Guardia Scarlatta e a cambiare le cose dall'interno, sostenendola e finendo inevitabilmente per innamorarsi di lei. Quando però nella vita di Cal è tornata sua nonna, l'unica parente sana di mente che gli era rimasta, e gli ha messo il trono ai suoi piedi, Cal si è dimostrato degno della sua educazione e ha spazzato via tutto il lavoro fatto con Mare e ovviamente il suo stesso amore, per adempiere a quello che crede siano i suoi doveri e così facendo ha cancellato tutto il buono che aveva fatto e tutta la fiducia che Mare aveva in lui.

Cal ovviamente, essendo re, non può che sposare una nobile che gli consentirà di portare avanti il suo regno e questi non può che essere Evangeline, una ragazza comandata a bacchetta dal suo stesso padre e costretta a questo matrimonio per nascondere quello che prova davvero per un'altra donna, che altri non è che la moglie di suo fratello.

Nè Cal nè tanto meno Evangeline sono entusiasti all'idea della loro prossima unione ma sono sempre stati abituati a fare quello che ci si aspetta da loro e quindi entrambi non possono che ubbedire agli ordini dei loro parenti.

Nemmeno Mare è felice della scelta di Cal, perchè ancora una volta non è stata la prima scelta di una persona di cui si fidava e ormai stenta a concedere la sua fiducia al prossimo, visto che ogni volta viene tradita.

Ma anche lei non può negare che davanti a Cal ha messo tanto altro: in primis la sua causa per la Guardia Scarlatta, che ora è alleata con il regno di Cal, ma al momento più opportuno insorgerà per cancellare definitivamente i regni degli argentei, stanchi di essere solo schiavi e di non avere alcun tipo di potere.

Intanto anche il regno di Maven continua a raccogliere consensi e molto presto ci sarà una resa dei conti tra i due fratelli, quale dei due sarà il più forte?

Ma soprattutto, saranno entrambi vivi per vedere l'arrivo di una nuova alba, lontana dalla tirannia dei re?

Ho scoperto Regina Rossa appena uscito in Italia e ad attrarmi è stata principalmente la sua meravigliosa copertina, ma una volta che ho letto la trama sapevo che sarebbe diventata una delle mie serie preferite e anno dopo anno, capitolo dopo capitolo, lo è davvero diventata, migliorando sempre di più e facendomi sentire felicissima di avere per le mani una storia così interessante, che non ha nulla da invidiare a tanti altri distopici, anzi tantissime critiche gli sono state mosse, accumunandolo ad alcuni dei titoli più conosciuti del genere, ma vi posso assicurare che non assomiglia a nulla che abbiamo già visto.

La storia parte da una semplice ragazza rossa, la quale è considerata una schiava in un mondo in cui solo chi ha il sangue argenteo è destinato a regnare e ad essere potente, soprattutto grazie ai loro straordinari poteri, che usano per incutere timore e governare i loro regni.

Ma che succede quando una ragazza di sangue rosso ha un potere tipico di chi ha il sangue argenteo? Quella ragazza diventa un simbolo per la ribellione, diventa qualcuno che può cambiare le cose e che può finalmente porre fine al mondo crudele che tutti conoscono.

Quella ragazza è Mare Barrow, una protagonista che mai si è fatta abbattere, che ha sopportato ogni tipo di dolore, sia fisico che psicologico, e che ancora continua a lottare.

Dopo tanto tempo finalmente è arrivata la resa dei conti: non si torna più indietro, in questo libro si decide il destino non solo di Mare, ma anche di Cal e Maven e di tutti gli altri ribelli che abbiamo imparato ad amare durante questi anni.

Non vi nascondo che io ho sempre avuto un debole per Cal e che le sue azioni nel terzo libro mi hanno letteralmente spiazzato: Cal è un principe di Norda, è un ragazzo a cui è sempre stato insegnato a comportarsi secondo un certo codice d'onore, è un soldato che sa bene cosa è la guerra e non si tira certamente indietro durante le battaglie, ma cerca di combattere per quello che ritiene giusto.

Cal è anche un ragazzo estramamente facile da plagiare, volendo sempre fare il giusto non riesce spesso a prendere una decisione e questo lo porta ad essere facilmente influenzabile dagli altri, che gli tolgono un peso e decidono per lui, togliendogli però la possibilità di decidere il suo destino. In questo capitolo è difficile non odiarlo, ma è anche facile amarlo perchè nonostante tutto crede davvero che con la sua scelta potrà cambiare le cose e tutto potrà essere diverso.

Maven invece è un personaggio che abbiamo visto in tutte le sue sfaccettature e io personalmente non riesco a farmelo andare giù: devo fare i complimenti alla Aveyard perchè mai prima di questa serie avevo odiato così tanto un personaggio. Bisogna ammettere che non è tutta colpa del ragazzo per essere così, è stata la madre a rovinarlo totalmente ma tantissime volte ha avuto la possibilità di redimersi e non l'ha mai sfruttata, per cui ora si ritrova a combattere contro la ragazza per cui ha un'ossessione, ossia Mare, e contro il suo stesso fratello. Entrambi sono desiderosi di poter salvare Maven, ma si può davvero salvare qualcuno che si è spezzato già da troppo tempo?

Personalmente credevo di vedere un vero e proprio scontro continuo in questo ultimo capitolo, invece la Aveyard ha deciso di prendersi il suo tempo e di risolvere la situazione tra Mare, Maven, Cal e il mondo dei rossi e degli argentei con tutta la calma possibile, e visto che il libro conta quasi seicento pagine penso possiate essere d'accordo con me che forse la calma con cui se l'è presa è stata un po' troppa.

L'autrice ha preferito approcciarsi alla storia seguendo tre punti di vista: quella di Mare, quello della promessa sposa di Cal, Eveline ed infine la sposa di Maven, Iris.

Personalmente quello di Iris è stato quello che meno mi ha colpito, mentre con grande sorpresa ho trovato interessantissimo quello di Evangeline.

Ammetto di essermi presa il mio tempo nel leggere Tempesta di guerra, non tanto perchè non fossi curiosa sulla sua conclusione ma perchè volevo tardare il più possibile il momento in cui avrei salutato per sempre i personaggi che mi hanno fatto compagnia e soprattutto soffrire per almeno quattro anni.

In tutto questo tempo è stata spettacolare la crescita di Mare, un personaggio davvero da prendere come esempio perchè nonostante abbia affrontato la morte di persone a lei care, il tradimento di quelli che pensava i suoi amici e continue torture dai suoi nemici, ha sempre trovato la forza di rialzarsi e di combattere ancora una volta, costantemente accompagnata dai suoi fulmini e dalla sua determinazione nel non arrendersi mai, perchè solo lottando le cose sarebbero cambiate e purtroppo la guerra è qualcosa che distrugge tutto quello che gli passa accanto, non badando a chi è buono e chi è cattivo.

Il cambiamento del resto non è mai repentino, serve tempo per far capire al mondo intero che rossi e argentei non hanno nulla di diverso, apparte il sangue, e che devono essere considerati di pari livello e non più schiavi e padroni, e questo non vale solo per il mondo della Aveyard ma per tutto il nostro mondo, perchè c'è sempre chi si crede di essere superiore a qualcun altro.

Dopo aver chiuso l'ultima pagina ammetto di non essermi sentita completamente soddisffatta dalla storia, mi aspettavo forse qualcosa di più, qualcosa che desse la giusta chiusura ad una serie che ho amato così tanto e che ho atteso anno dopo anno, impaziente di vedere come si sarebbe evoluta. Ma ho già visto che la Aveyard ha in serbo una novella, in uscita il prossimo anno, che andrà spero a dare la conclusione finale a questa serie.

Tempesta di guerra è stata l'ultima immersione a questo mondo spettacolare, un mondo creato dalla Aveyard nei minimi dettagli non solo per la divisioni in fazioni e per la particolarità e la bellezza delle città, che descrive davvero come se le stessiamo guardando anche noi,  ma è caratterizzata anche dalla sua crudeltà e dai suoi tradimenti e dalle sue continue lotte non solo per il regno, ma anche per trovare se stessi e la propria strada.

Per me Regina Rossa è una serie davvero incantevole e Victoria Aveyard, nonostante la sua giovane età, è un'autrice che merita decisamente tutta l'attenzione possibile, vi invito davvero a dargli una possibilità e ora che avete tutti e quattro i libri a disposizione non avete più scuse.

Non perdetevi nessuna tappa mi raccomando!

si ringrazie la casa editrice 

per la copia omaggio e
Sandy Mercado per i banner.