domenica 20 gennaio 2019

TGIF- Book Whispers#52: I libri consigliati di questa settimana


Buona domenica bookspediani!
Come sempre vi aspettano sul blog i consigli della settimana sulle letture più belle.
E mi raccomando, passate poi sulla Stamberga D'inchiostro per scoprire quelli di Sandy!







TitoloLa lettera perduta
Autore: Jillian Cantor
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 15 Gennaio 2019

TRAMA:

Austria, 1938. Kristoff, orfano viennese, diventa apprendista presso Frederick Faber, mastro incisore specializzato in francobolli. Quando il suo mentore, ebreo, scompare durante le devastazioni della Notte dei Cristalli, Kristoff è costretto a mandare avanti la bottega al servizio dei nazisti. Ma la figlia di Faber, Elena, collaboratrice della Resistenza, lo convince a unirsi alla causa, falsificando documenti e inviando messaggi in codice. Per lei, di cui è perdutamente innamorato, Kristoff farebbe qualunque cosa.

Los Angeles, 1989. Da bambina, Katie amava accompagnare al mercato delle pulci suo padre, che era sempre alla ricerca di francobolli rari. Ora che l’Alzheimer gli sta togliendo passioni e ricordi, Katie spera di fargli un regalo gradito facendo stimare la sua collezione. L’esperto di filatelia cui si rivolge, Benjamin Grossman, vi scopre una lettera la cui affrancatura, risalente all’inizio del secolo, sembra nascondere un messaggio segreto. Con l’aiuto di Benjamin, Katie decide di svelarne il mistero. Non sa ancora che la ricerca li condurrà a ritroso nel tempo, alla scoperta di una giovane coppia che si era giurata amore eterno, e poi nel presente esaltante di una Berlino che sta cambiando il mondo con la caduta del Muro. Non sa ancora che spetterà a lei, ora, rendere giustizia a quell’amore e a quella promessa.

Jillian Cantor ha saputo creare una storia credibile e che si incide nei cuori dei lettori partendo da un elemento semplicissimo e forse sottovalutato come il francobollo.
L'autrice stessa nel libro afferma di non averne mai saputo molto sull'argomento, ma è incredibile come sia riuscita a documentarsi e a rendere anche i lettori partecipi di questo suo lavoro, che ha dato davvero una marcia in più al romanzo non tanto per l'elemento in sè e per sè del francobollo ma del suo simbolo: un simbolo di amore, ma anche di ribellione contro i tedeschi, che appariva come qualsiasi altro francobollo sotto il loro naso ma in verità nascondeva la possibilità di avere una chance di libertà.
La Cantor ha creato una storia veramente meravigliosa e la sfumatura di mistero che ha aggiunto è stato veramente un colpo di genio e ha saputo intrecciare benissimo le due narrazioni, dimostrando quanto lavoro dietro deve esserci stato per incastrare tutto alla perfezione.
Onestamente venivo da un periodo di letture che non riuscivano a colpirmi fino in fondo e questo libro è arrivato decisamente nel momento perfetto e io non posso che dirvi di correre in libreria e acquistarlo subito, perchè merita decisamente tutta l'attenzione possibile.






Titolo: La guerra di Margot
Autore: Monica Hesse  
Editore: Piemme
Genere: Narrativa
Data di uscita: 15 Gennaio 2019

TRAMA: 

L'immagine, controsole, è di una ragazzina dai capelli biondi, seduta su un muretto, intenta a scrivere sul suo diario. È la prima volta che Haruko vede Margot: il muretto è quello del campo di internamento di Crystal City, Texas. È il 1944 e a Crystal City ci sono famiglie giapponesi e tedesche, strappate al loro sogno americano per diventare prigioniere a casa propria, in nome della guerra che si sta combattendo molto lontano. Margot scrive tutto sul suo taccuino, anche quel primo incontro con Haruko. Non sa che ben presto, tra lei, di famiglia tedesca, e quella ragazzina giapponese appena arrivata, nascerà un'amicizia segreta, profonda e viscerale. Sono l'una l'opposto dell'altra, ma c'è una cosa che hanno in comune: il campo. Quel luogo senza aria che le sta cambiando profondamente. E quando Margot si troverà alle prese con un segreto che non può raccontare neanche ad Haruko, si vedrà costretta a compiere la scelta più difficile. E lo farà solo in nome dell'amicizia: perché il legame tra Margot e Haruko è più forte dell'orrore e dell'odio dei grandi.


La guerra di Margot è una storia che si legge tutta d'un fiato e che, nonostante il periodo storico in cui è ambientata, ci fa avere speranza nell'animo umano, ci da prova che anche in un momento così tragico e crudele ci sono persone in grado di pensare non solo alla guerra ma anche all'amicizia.
E' una lettura dolce amara, che ci offre due versioni della stessa storia e ci da prova di quanto si è disposti a fare per affetto, anche rischiando di passare per i cattivi.
Monica Hesse si è dimostrata un'autrice davvero in gamba: ha riportato all'attenzione dei lettori una storia non così conosciuta come si può credere e si è basata su quello che accadde davvero in Texas in quel periodo per renderla il più realistica possibile, e poi ha inserito due protagoniste certamente fittizie ma che sembrano realistiche per la loro buonissima caratterizzazione, perchè incappano continuamente in errori che rendono loro la vita sempre più complicata, ma in qualche modo migliore.
Mi aspettavo qualcosa di più dal finale, ma forse è giusto che si sia concluso così, su note malinconiche ma allo stesso tempo piene di amore.




Titolo: La confraternita della rosa nera
Autore: Riccardo De Palo
Editore: Marsilio
Genere: Giallo
Data di uscita: 10 Gennaio 2019

TRAMA: 

Chi ha ucciso la giovane bibliotecaria Anne Rose Werfel, trovata senza vita nel mezzo di un roseto d'alta quota, in un idilliaco borgo delle Dolomiti? Cosa si cela dietro la misteriosa confraternita che organizza giochi di ruolo all'ultimo sangue? A occuparsi del caso viene chiamato l'ispettore capo Lukas Moroder, raro esempio di montanaro che soffre di vertigini e che alterna ciniche battute in ladino alla musica dance del suo omonimo compaesano. Con lui indagano la meticolosa e avvenente poliziotta scelta Helga Schneider, l'impagabile napoletano Ciro Esposito e il più concreto di tutti, il romano Massimo Proietti. Moroder - forte delle sue intuizioni, anche quando tutto lascia presagire il contrario, e costretto ad agire nell'ombra per sventare i traffici di potenti corrotti - trascinerà i suoi collaboratori in rapide (e ripide) incursioni tra le montagne della Val Gardena e a Innsbruck, e li costringerà a intraprendere missioni in incognito in Baviera, tra i misteri di Vienna e sulle vette della Foresta Nera. L'ispettore capo è pronto a tutto, pur di svelare le trame di un complotto populista vasto e ramificato, che punta al dominio del mondo intero.


A rendere indimenticabile la storia è la tematica che l'autore sceglie di trattare ossia quanto può essere pericolosa una confraternita e soprattutto quanto è facile dimenticarsi chi si è veramente per poter essere parte di qualcosa che ci fanno credere essere giusto, quando invece non lo è.
Un tema che si riflette molto bene nella nostra società, vi ricorderete la Blue Whale e quanti morti ha causato, solo perchè tanti adolescenti sognavano di essere parte di qualcosa, non rendendosi conto dei rischi e soprattutto di venire completamente privati della loro personalità.

Riccardo De Palo però crea qualcosa in scala ancora più grande, dove la pericolosità è ancora più alta e soprattutto dove ci sono persone pronte a tutto pur di non far uscire i loro segreti, inserite ai piani alti della società.
La confraternita della rosa nera è una lettura che non lascia scampo: una volta iniziata è imperativo finirla il più presto possibile poichè si vuole arrivare alla verità, proprio come il suo protagonista, una verità che sta proprio di fronte a noi ma siamo troppo focalizzati su altro per vederla subito.
Questa lettura è stata decisamente una sorpresa: sapevo che mi sarebbe piaciuta, ma mai avrei pensato così tanto e dover già salutare i personaggi mi è dispiaciuto moltissimo, iniziavano già ad essere come dei vecchi amici, per cui spero di ritrovarli molto presto e di vivere insieme a loro una nuova indimenticabile avventura.





Cosa ne pensate di questi consigli?
Vi ispira qualche lettura?





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