venerdì 1 marzo 2019

Recensione "Chi ha rubato Annie Thorne?" di C.J. Tudor

Salve bookspediani belli.
Sono prontissima a iniziare carica la giornata con la recensione di "Chi ha rubato Annie Thorne?" di C.J. Tudor!

Chi ha rubato Annie Thorne? di [Tudor, C.J.]

Titolo: Chi ha rubato Annie Thorne?
Autore: C.J. Tudor
Editore: Rizzoli
Genere: Thriller
Data di uscita: 26 Febbraio 2019



Arnhill, piccolo villaggio di miniera inglese. Nel 1992 una banda di quindicenni trova l'ingresso ai cunicoli. Scendono in cinque: Hurst, la mente; Fletch, il braccio; Chris, la bussola; Marie, l'affascinante fidanzatina di Hurst; e Joe Thorne. Si imbattono in un ossario di bambini, sepolti laggiù da chissà quanto tempo. Ma non sono soli. Annie, la sorellina di otto anni di Joe, li ha seguiti fin lì. E quando un'altra presenza si manifesta, vomitando milioni di scarafaggi dai teschi, dalle ossa e dai crepacci del terreno, tutto precipita. Nella confusione della fuga, qualcuno sferra un colpo mortale alla testa di Annie. Nonostante gli altri lo abbiano abbandonato chiudendosi la botola alle spalle, Joe riesce a tornare a casa. Due giorni dopo, torna anche Annie. Nessuno sa dove sia stata. Oggi, venticinque anni dopo quel giorno e infrangendo la promessa che aveva fatto a se stesso, Joe ha deciso di rimettere piede a Arnhill. A convincerlo a intraprendere il viaggio è stata un'email anonima: So cos'è successo a tua sorella, gli hanno scritto. Sta succedendo di nuovo.

IL MIO VOTO







"There's more darkness then you want me to see... but I don't care. I'll take all you've got and more."
Joe Thorne è sempre stato un ragazzo amato dai suoi genitori, fino al giorno in cui è arrivata Annie, la sua sorellina. Da quel momento i due non hanno fatto altro che mettere lei al primo posto e Joe stesso si è perso dentro i suoi occhi: se prima non voleva avere niente a che fare con lei, poco tempo dopo ne è rimasto conquistato e non poteva fare a meno di giocare con lei, renderla felice e consolarla quando c'era qualcosa che non andava. Ma tra i due c'erano un paio di anni di differenza e quando Joe ha compiuto quindici anni ha capito che non era più divertente giocare con la sua sorellina, anzi si è aggregato alla banda della scuola più importante, quella banda che dettava legge a scuola ed era meglio non avere contro. I cinque ragazzi erano sempre a caccia di qualcosa di nuovo, sempre alla ricerca di svelare i segreti che dimoravano Arnhill, la loro piccola cittadina inglese, piena di leggende metropolitanee soprattutto su quello che era accaduto alla vecchia miniera della città, che in passato offriva lavoro alla maggior parte degli abitanti. E' proprio uno dei ragazzi a trovare il modo per entrare dai tunnel e arrivare all'interno dell'edificio, dove fanno una scoperta inquientante: ci sono infatti ossa di bambini lì dentro e nessuno comprende davvero cosa questo possa significare. Ma quello che è peggio è che i ragazzi credevano di essere soli, non sapevano però che la stessa Annie, la sorellina di Joe, li aveva seguiti.


Kate Luber featured in Inspiring Monday VOL 158Nella fretta di fuggire il più lontano possibile dalla scoperta e di trovare un modo per non far parlare la piccola Annie, qualcosa di orribile accade e la bambina viene colpita e data per spacciata: inutili sono i tentativi di Joe di portarla in superficie, per lei non c'è nulla da fare e gli altri ragazzi non esitano a scappare via, senza guardarsi nemmeno alle spalle. Annie non tornerà a casa per ben due giorni e poi misteriosamente verrà trovata, eppure una volta rientrata nella sua solita routine sarà impossibile capire quanto la tenera bambina di una volta è completamente cambiata. Eppure nessuno tranne Joe nota la differenza: cosa è successo davvero in quei giorni per trasformarla così?
Solo il ragazzo può rimediare al danno e così fa, per poi lasciare la sua città natale per sempre, abbandonando tutto e tutti per allontanare i suoi ricordi e tentare di ricominciare da capo. Dicono però che nessun posto è come casa e dopo più di venticinque anni Joe si vede costretto a tornare nella cittadina che sperava di non rivedere mai più a causa di una mail che lo ha messo subito in allarme, una mail che dichiara di sapere cosa si successo davvero ad Annie proprio perchè sta succedendo di nuovo e l'unico in grado di sistemare le cose è proprio Joe.


“ ᵀᴴᴱ ᴮᴱᴳᴵᴺᴺᴵᴺᴳ ᴼᶠ ᵀᴴᴱ ᵂᴬᴿ ᵂᴵᴸᴸ ᴮᴱ ˢᴱᶜᴿᴱᵀ― ᵈᶦᵉ ᶠᵃˢᵗ ᵃⁿᵈ ᑫᵘᶦᵉᵗ ʷʰᵉⁿ ᵗʰᵉʸ ᶦⁿᵗᵉʳʳᵒᵍᵃᵗᵉ ʸᵒᵘ ᵒʳ ˡᶦᵛᵉ ˢᵒ ˡᵒⁿᵍ ᵗʰᵃᵗ ᵗʰᵉʸ ᵃʳᵉ ᵃˢʰᵃᵐᵉᵈ áµ—áµ’ ʰᵘʳᵗ ʸᵒᵘ ᵃⁿʸᵐᵒʳᵉ. ” // ᴼᴺᴱ ᴳᴵᴿᴸ ⱽˢ ᵀᴴᴱ ᵂᴼᴿᴸᴰNon appena ho visto in uscita il nuovo romanzo di C.J. Tudor sapevo che non avrei resistito troppo tempo a tuffarmi nella lettura e così è stato, complice un viaggio in treno, come l'ho iniziato mi sono immersa totalmente in questa nuova storia e alla fine nel giro di qualche ora l'avevo terminata.
Nelle prime pagine l'autrice ci presenta il protagonista indiscusso della storia, ossia Joe Thorne, ma chiarisce anche in fretta che l'uomo ama mentire, distorcere la realtà in base alle proprie comodità, per cui rende Joe a tutti gli effetti un narratore inaffidabile, capace di dire al lettore quello che vuole per proteggere se stesso o per non affrontare la verità. 
E' proprio questo elemento che ci spinge ad immergersi sempre di più nella vicenda, poichè si vuole assolutamente sapere cosa può essere accaduto ad Annie ma si vuole anche comprendere se quello che si sta leggendo è davvero la verità o è solo quello che Joe vuole farci sapere, un qualcosa che serve per tenerci buoni e ben lontani da quello che è la realtà dei fatti. E il continuo cambio di narrazione, tra presente e passato, pieno di collegamenti tra le due realtà temporali, non fanno che stuzzicare il lettore, che si avvicina sempre di più alla verità ma non vuole accettarla fino alla fine.


Beautiful Bastards — #sad #blackandwhite #art #blackartHo già avuto modo di conoscere C.J. Tudor in occasione del suo romanzo d'esordio per cui avevo grandissime aspettative per questa nuova storia, che in parte sono state soddisfatte mentre alcune scelte narrative non mi hanno convinta appieno. Far ricoprire il ruolo dell'eroe a Joe è stato decisamente un colpo di genio: il protagonista infatti chiarisce già dalle prime pagine di non essere qualcuno da prendere come esempio, non esita a mentire se gli torna utile ed è assolutamente pieno di vizi, usa tutte le informazioni in suo possesso per fare leva sugli altri e avere lui il coltello dalla parte del manico ma allo stesso tempo si intenerisce quando vede un ragazzo in difficoltà e fa tutto quello che può per aiutarlo, non comprendendo di aver appena peggiorato la situazione. Scegliere lui quindi come l'unica persona in grado di fermare tutto quello che sta accadendo di nuovo ad Arnhill dimostra che anche persone imperfette e ordinarie possono essere interessanti e possono indossare i panni del supereroe per un giorno per scacciare dalla città persone più cattive di lui stesso.
E vedere le due versioni di Joe, ossia quella del 1992 e quella di oggi, a confronto ci permette di vedere quanto l'uomo sia cambiato e allo stesso tempo rimasto lo stesso.


"One need not be a chamber to be haunted; One need not be a house; The brain has corridors surpassing material place." Emily DickinsonQuello che non mi ha pienamente convinto è il fatto che mi aspettavo un thriller a tutti gli effetti, mentre invece in questo caso è più appropriato definirlo un paranormal thriller, che certamente getta la sua storia su buone basi e che non fa invidia a nessuno per le sue atmosfere da brivido o per le leggende metropolitane stesse su cui si erge la città stessa di Arnhill, tuttavia mi aspettavo qualcosa di diverso. Mi è piaciuto come l'autrice abbia approfittato di questo romanzo per mettere in evidenza il bullismo, che era già presente nel 1992 quando Joe era un adolescente e tuttavia era nella banda degli intoccabili, ed è presente ora quando svolge l'incarico da insegnante nella sua vecchia scuola e si ritrova dall'altra parte, a cercare di fermare il bullo della scuola che tuttavia a causa della fama nella cittadina del padre, una vecchia conoscenza del nostro protagonista, non viene mai punito, anzi continua a torturare le sue vittime con estrema crudeltà. E' decisamente interessante vedere che, nonostante un insegnante sia in una posizione di potere rispetto ad un alunno, a volte nemmeno gli adulti riescono a salvare la situazione e questo ci fa capire quanto sia malata e pericolosa la società di oggi. C.J. Tudor torna in libreria con una storia molto interessante che non si concentra solo sulla risoluzione di un mistero, ma si focalizza sulla società stessa e sui suoi outsiders e che dimostra il talento dell'autrice, anche se a mio avviso è un pelo più sottotono rispetto al romanzo d'esordio.




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