giovedì 11 aprile 2019

Recensione "Il segreto di Masa" di Drago Hedl

Buon salve bookspediani!
Oggi vi porto la recensione di una nuova uscita di Marsilio, ossia "Il segreto di Masa" di Drago Hedl.

Il segreto di Masa

Titolo: Il segreto di Masa
Autore: Drago Hedl 
Editore: Marsilio
Genere: Noir
Data di uscita: 28 Marzo 2019


Dopo quattro mesi di riposo forzato, l’ispettore Vladimir Kovacˇ torna in servizio con l’intenzione di scoprire chi ha cercato di ucciderlo. Per farlo ha bisogno dell’aiuto del suo braccio destro, Stribor Kralj, giovane giornalista con un profondo senso della giustizia, che nel frattempo si è tuffato in un’inchiesta sulle attività di alcuni clan mafiosi croati e serbi nei Balcani. Quando alla redazione del giornale di Osijek, dove Kralj lavorava, arriva la lettera anonima di una giovane donna che denuncia le molestie subite da un potente politico locale, un caso che sembrava archiviato chiede di essere riaperto. Come se non bastasse, pochi giorni dopo, sul ciglio di una strada nei pressi della cittadina croata, viene ritrovato il corpo di Maša Bagari, figlia di un noto giudice della zona: tutti pensano a un tragico incidente, ma non Kovač e Kralj, ancora una volta fianco a fianco in una pericolosa indagine che li condurrà a far luce sulle verità più inconfessabili della buona società di Osijek.

IL MIO VOTO



Dopo  essere stato costretto ad allontanarsi dal lavoro per ben quattro mesi, l’ispettore Vladimir Kovac è pronto a rientrare in polizia per gettarsi su un nuovo caso e soprattutto per scoprire chi ha cercato di ucciderlo.
Nemmeno uno dei suoi amici più stretti, che altri non è che un giornalista con cui spesso collabora, Stribor Kralj se la passa tanto meglio: dopo essere stato rapito e dopo aver rischiato di morire a Belgrado, deve fare estremamente attenzione ad andare in territorio serbo. Ora non può più preoccuparsi solo di se stesso, deve pensare anche alla compagna Lana, la quale è incinta e sempre molto in ansia per i lavori che Stribor accetta, eppure l'uomo non può semplicemente andare avanti e dimenticare quello che gli è accaduto, come non può ignorare quello che sta succedendo nei Balcani tra clan mafiosi serbi e croati. Nel frattempo però il suo aiuto serve anche a Osijek, nella sua città, poichè nella redazione dove lavorava arriva una lettera decisamente interessante, che coinvolge direttamente un noto politico locale e a complicare il tutto c'è il ritrovamento del corpo di una giovane donna che sembra essere stata investita durante una delle sue solite uscite per correre e ad indagare sul caso c'è ovviamente Kovac, il quale insieme a Stribor non si arrenderà fino a quando non avrà scoperto la verità sulla ragazza e sulla sua morte.


Il segreto di Maša è un romanzo che mi ha attirato subito per via della sua trama intrigante e soprattutto innovativa, visto che è ambientata in Croazia, luogo di cui non ho mai letto nulla prima di ora. Onestamente non sapevo che il romanzo facesse parte di una serie, tuttavia l'autore è molto bravo a riempire i buchi e ad anticipare qualsiasi domanda il lettore può porsi sul passato dei due veri protagonisti, ossia l’ispettore Vladimir Kovac e il giornalista Stribor Kralj, non facendo quindi sentire la necessità di leggere il primo volume e riuscendo quindi a concentrarsi sul caso di questa loro nuova avventura insieme: la morte di Maša Bagarić. Drago Hedl è un narratore decisamente esperto nell'arte dell'intrattenere il lettore: i suoi sono capitolo molto brevi e chiari, anche se la vera difficoltà sta nel ricordarsi i nomi dei personaggi secondari, e questo spinge il lettore ad andare avanti illudendosi di leggere ancora un capitolo e non accorgendosi di essere praticamente arrivato in poco tempo alla fine.
Sono tantissime le tematiche di cui parla l'autore e molti sono i personaggi che compaiono nella storia, tuttavia i protagonisti rimangono sempre Kovac e Kralj ed è un vero piacere fare la loro conoscenza.


Vladimir Kovac è un ispettore di polizia che ha sempre messo al primo posto il lavoro piuttosto che la vita privata e questo infatti si vede, poichè oltre a pochi amici non ha nessuno da cui ritornare a casa alla sera. Stare fermo per quattro mesi l'ha decisamente logorato e ora è pronto più che mai a tornare al lavoro, anche se il suo ritorno non sembra nel momento giusto, poichè il capo attuale della polizia andrà presto in pensione e il suo successore non stravede per Kovac ne per i suoi metodi. Kovac infatti è famoso per non arrendersi mai e per non accontentarsi della via facile, cerca sempre metodi alternativi per scovare la verità e non gli importa di creare problemi per arrivare alla soluzione. Sebbene questo lo abbia sempre distinto e gli abbia fatto guadagnare una certa fama, ai piani alti il suo comportamento non è sempre ben visto e una volta che arriverà un nuovo capo dovrà adeguarsi o rischiare di perdere il lavoro. Al contrario il giornalista Stribor Kralj non lavora più al solito giornale, ma si occupa di articoli molto pericolosi che involvono la mafia serba e croata e questo già una volta l'ha messo in pericolo.
Al contrario di Kovac, Stribor ha qualcuno da cui tornare a casa: Lana, una donna che ama con tutto se stesso e che è incinta di suo figlio, che tuttavia si dimostra molto spesso preoccupata per lui e gelosa dei rapporti di amicizia con gli altri, facendolo diventare spesso pazzo ma sempre più certo di quanto la ama e di quanto non vede l'ora di vedere il loro bambino. Questo però non lo ferma mai dal mettersi nei guai a causa del suo profondo senso di giustizia.


E' proprio il senso di giustizia, oltre che una bella amicizia, ad unire Stribor e Kovac, i quali ancora una volta si ritrovano a collaborare su un caso molto complesso in cui nulla è come appare e al centro dell'indagine c'è Maša Bagarić, la figlia di un importante giudice della zona, la quale viene ritrovata morta sul ciglio della strada e se al principio si sospettava di un semplice incidente, appare chiaro che i fatti non sono così chiari e cristallini.
Ma se Kovac è determinato a trovare la verità, tanti altri personaggi sono ben determinati ad avere solo la gloria e soprattutto a non alzare un polverone quando non ne vale la pena, se di fatto un possibile colpevole c'è, inutile cercare.
Questo quindi fa capire come l'autore denunci alcuni personaggi, che dovrebbero simboleggiare l'autorità e quindi il rispetto delle regole, facendoli passare solo per figure false e piene di sè, che non vogliono una vera e propria giustizia ma solo la gloria e apparire vittoriosi.
Oltre a questa tematica emerge anche una continua lotta tra la mafia serba e quella croata, dove spesso Stridor si trova in mezzo, e ho trovato decisamente interessante questa parte del libro, che raramente vedo trattata e approfondita, mi ha dato modo di conoscere un setting e un modo di pensare diverso dai soliti.


Drago Hedl è un autore che mi ha senza dubbio convinto con questa storia, che da ad approfondire più tematiche, più casi e quindi anche più personaggi, ma che non confonde mai il lettore, anzi crea magistralmente situazioni che sembrano slegate le une dalle altre e poi trova il modo di intrecciarle tra loro, facendoci capire che la trama da parte sua era ben pensata e ben studiata dall'inizio.
Oltre ai personaggi principali a cui è dedicata la serie, l'autore ci presenta anche tanti personaggi secondari a cui è impossibile non legarsi come appunto Lana o come Vesna, una cara amica e collega dell'ispettore Kovac.
Ma anche Masa stessa, colei che da il titolo al questo secondo capitolo, che abbiamo modo di conoscere prima da viva e poi purtroppo da morta, si rivela essere un personaggio chiave per la storia e per quello che simboleggia per il lettore. L'unica cosa che mi ha lasciata un pelo insoddisfatta è il finale: la narrazione infatti sembra quasi interrompersi sul più bello e questo mi fa capire che l'autore è già al lavoro su un nuovo capitolo di questa storia e io spero che esca al più presto, perchè devo assolutamente sapere come continua.






si ringrazia la casa editrice 
per la copia omaggio




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