sabato 18 maggio 2019

Recensione "La ragazza che leggeva nel metrò" di Christine Féret-Fleury

Buongiorno bookspediani.
Sono prontissima ad affrontare la giornata e inizio lasciandovi il mio pensiero su "La ragazza che leggeva nel metrò" di Christine Féret-Fleury uscito qualche giorno fa in libreria per Sperling & Kupfer.



Titolo: 
La ragazza che leggeva nel metrò
Autore: Christine Féret-Fleury
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Narrativa
Data di uscita: 14 Maggio 2019




Tutti i giorni, a Parigi, Juliette prende il metrò: stessa ora, stessa linea. Quando non è troppo assorta in un romanzo, ama perdersi a osservare i lettori intorno a lei: il collezionista di libri rari, la studentessa di matematica, la ragazza che piange a pagina 247. Li guarda con curiosità, come se dai loro gusti letterari potesse entrare in qualche modo nella loro vita e dare colore alla sua, così monotona, così prevedibile.
Fino al giorno in cui decide all’improvviso di scendere qualche fermata prima e fare una strada diversa dal solito per andare al lavoro: un cambio di percorso che segnerà la sua vita oltre ogni aspettativa. Perché in quelle strade sconosciute incontrerà Soliman, che vive circondato di vecchi volumi ed è convinto che un libro, se donato alla persona giusta, può cambiare il corso del destino.
Grazie ai consigli e alla saggezza di Soliman, e all’esuberanza della sua figlioletta Zaïde, Juliette compirà un viaggio incredibile alla scoperta dei romanzi e di se stessa, che stravolgerà i suoi orizzonti per sempre.




IL MIO VOTO





Juliette è una ragazza abitudinaria, che segue sempre lo stesso percorso: prende il metrò alla solita ora, non cambia mai linea e nonostante spesso si senta persa, non rischia, rimanendo nel porto sicuro che le offre il suo lavoro all'agenzia immobiliare. Eppure è un'acuta osservatrice: attorno a lei in metrò infatti osserva chi si perde tra le pagine di un libro e si commuove nel leggerlo, chi invece legge solo due pagine e si perde nell'odore che questo emana. E' proprio in un giorno in cui è particolarmente pensierosa, in cui si sente persa e non comprende appieno in cosa consiste il suo ruolo, che decide di spezzare la sua routine e di scendere qualche fermata prima, dove si imbatte in una bambina, Zaide, che la incuriosisce particolarmente e che la invita a passare nel negozio del padre Soliman. L'uomo vive circondato da libri ed è convinto che Juliette si sia imbattuta in lui perchè pronta a cambiare la sua vita. Soliman infatti ha un negozio decisamente fuori dall'ordinario, che si occupa di trovare lettori giusti per metterli in contatto con libri adatti a loro, letture di cui hanno bisogno in quel momento e che in qualche modo potrebbero cambiare loro la vita. Questo particolare progetto si chiama LiberaLibri e Juliette sarebbe perfetta per questo ruolo: Soliman infatti le affiderebbe alcuni libri e poi toccherebbe a lei osservare le persone che incontra, capire chi è un lettore come lei e soprattutto comprendere quale libro potrebbe servirgli in quel determinato momento. Per la seconda volta Juliette esce dai suoi soliti schemi e decide di buttarsi in questa impresa, che non solo cambierà la vita dei lettori che sceglierà, ma anche la sua, aiutata soprattutto dai consigli di Soliman e dalla tenerezza di Zaide.


E' quindi Juliette la protagonista principale della storia, una semplice ragazza come tante altre, in cui è facile rispecchiarsi, che si occupa di vendere case che sente di essere destinata a qualcosa di più grande e per una volta il destino è d'accordo, spingendola a cambiare le sue abitudini e a conoscere così Soliman e Zaide. Juliette infatti è una ragazza che non osa mai, che resta incollata nella sua routine per un senso di sicurezza, ma così facendo non sa che si perde tutto un mondo, fino a quando non incontra Zaide che le fa conoscere il padre. E' proprio grazie ai due che conosciamo l'altra grande protagonista del romanzo: la lettura. Questa infatti nella storia viene vista come una vera e propria ancora di salvezza e come una parte importante nella vita di una persona, poichè con il libro giusto arrivato al momento più opportuno, si potrebbe essere in grado di dare una svolta alla propria vita.
E' grazie ai libri infatti che Juliette incappa in una strada che non avrebbe mai immaginato per se stessa, un percorso che non stava nemmeno cercando, ma che ora le appartiene perchè ha finalmente compreso il suo ruolo.
Lei, come tanti lettori, simboleggia la voglia di trovare se stessa e questo può accadere sia nella vita reale che attraverso le pagine di un libro, quello che è importante è cercare di trovare l'equilibrio perfetto tra un mondo vero e uno fittizio, poichè perdersi tra le pagine di un libro è terribilmente facile, e chi vorrebbe più tornare alla reatà.



La ragazza che leggeva nel metrò è senza ombra di dubbio un elogio alla letteratura sia per la funzione che svolgono i libri stessi sia per le tantissime opere che vengono citate, ma è anche una dedica ai lettori, infatti sia Soliman che Juliette infatti si dimostrano avidi lettori e attraverso queste storie hanno occasione di viaggiare e di scoprire nuovi mondi restando nella loro bolla, al sicuro, perchè è un viaggio che compiono con la mente. Leggere del resto significa proprio questo: allontanarsi dalla realtà e dal proprio mondo per immergersi in uno completamente nuovo, sia esso reale o immaginario, ma che ha la funzione di farci sentire al sicuro e allo stesso tempo pronti a scoprire qualcosa di diverso e l'autrice è bravissima a mettere questo in evidenza.
Allo stesso tempo porta il lettore a riflettere su quanto è giusto leggere, ma bisogna stare attenti a non abusare della lettura e di non usarla come scusa per sfuggire alla realtà, perchè si rischia di perdere la percezione di quello che accade intorno a noi e di sentirsi completamente persi e in pericolo anche solo quando si tratta di attraversare la strada o di tornare in mezzo alla gente, perchè ormai si è troppo impegnati ad avere amici di carta non si sa più come interarire con le persone reali attorno a noi.


Quello che più mi ha colpito della storia è la creazione del LiberaLibri, ossia una piccola organizzazione che si occupa di osservare attentamente un lettore e scoprire qual è il libro più adatto a lui, in modo tale da farglielo avere e dargli un occasione per mettere in discussione la sua vita, perchè spesse volte i libri sono proprio questo: un'ancora che ci salva e ci permette di non pensare a quello che dobbiamo affrontare nella nostra vita quotidiana. Bisogna anche ammettere che spesse volte ci sono libri in grado di aprirci completamente gli occhi, sono quei libri che arrivano al momento giusto e che ci danno un vero e proprio scossone e ci fanno uscire dalla nostra comfort zone. Così è successo alla protagonista Juliette, non solo con i libri ma con Soliman, l'ideatore del LiberaLibri e la parte più bella e intensa del romanzo è proprio vedere come questi due personaggi interagiscono tra di loro e in qualche modo si salvano a vicenda, trovando non solo libri ma anche un vero e proprio amico. Devo dirvi che la storia, che a mio avviso è molto interessante e originale, scorre in maniera piuttosto lineare, senza troppi colpi di scena, e ammetto che mi aspettavo qualcosina in più da questo romanzo, ma sono felicissima di avergli dato una possibilità, perchè ancora una volta conferma il potere magico dei libri.


si ringrazia la casa editrice 
per la copia omaggio


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