giovedì 12 settembre 2019

Recensione "Nella bocca del lupo" di Michael Morpurgo - Barroux

Buon salve bookspediani.
Eccomi pronta a parlarvi di "Nella bocca del lupo" di Michael Morpurgo - Barroux, un altro romanzo per ragazzi uscito settimana scorsa per Rizzoli.



Titolo: Nella bocca del lupo 
Autore: Michael Morpurgo - Barroux 
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 3 Settembre 2019



Francis e Pieter, due fratelli molto Uniti eppure così diversi. Quando scoppia la seconda guerra mondiale scelgono strade opposte: Pieter si arruola nell’aviazione britannica e va a combattere, mentre Francis, convinto pacifista, fa obiezione di coscienza e si ritira nella campagna francese. Le loro idee sembrano guidarli, ma la guerra travolge tutto e Francis si ritroverà solo di fronte al nemico. Uno dei più grandi autori per ragazzi contemporanei attinge alla storia vera dei suoi zii per dar voce alla lunga e commovente lettera di un uomo che, nel giorno del suo novantesimo compleanno, ricorda il fratello scomparso settant’anni prima. Il testo è accompagnato dalle raffinate ed evocative illustrazioni di Barroux.



IL MIO VOTO


Ho avuto il piacere di conoscere l'autore Michael Morpurgo con questo romanzo, che certamente lo tocca da vicino e che quindi non può che toccare il lettore stesso, una storia di poche pagine contenente anche illustrazioni disegnate da Barroux che rendono la storia ancora più evocativa e in grado di lasciare un segno indelebile, una storia insomma che ci parla di Francis Cammaerts, un personaggio che è esistito davvero, che alla soglia dei suoi novant'anni ripensa alla sua vita. Francis è sempre stato insieme a Pieter, suo fratello minore, con cui aveva un legame speciale. Pieter era fatto per recitare, fin da piccolo ha sempre espresso questo suo desiderio, ma purtroppo gli anni in cui i due hanno iniziato a diventare adolescenti, ossia durante la seconda guerra mondiale, il ragazzo ha deciso di arruolarsi. In questo Francis si differenziava dal fratello, lui non ha mai voluto avere nulla a che fare con la guerra, preferiva passare il suo tempo come insegnante, anche se tutti lo prendevano in giro per la sua enorme statura. Quando però il fratello minore è morto, in quel momento qualcosa in Francis è cambiato, ha compreso che anche lui doveva fare la sua parte, ed è partito per dimostrare qualcosa a se stesso e per sentirsi più vicino a Pieter, lasciandosi però alle spalle la moglie Nancy e la figlia piccola. Francis fortunatamente ha espresso il suo desiderio di arruolarsi alla persona giusta, il quale non gli ha fatto vivere in prima linea la guerra, ma grazie anche al suo background di insegnante, gli ha permesso di restare nelle retrovie e soprattutto di restare in vita.


Nel presente infatti troviamo un Francis novant'enne che racconta al lettore, un po' come se fosse una favola della buona notte, gli avvenimenti che più hanno caratterizzato la sua vita e anche se la storia è indirizzata ad un pubblico di giovani lettori e viene resa più leggera attraverso i disegni creati da Barroux, non passa certo inosservato lo sfondo della seconda guerra mondiale che Francis ha vissuto in prima persona come agente segreto, dando vita ad una delle più famose reti di combattenti della Resistenza nel sud della Francia. Questo sicuramente lo metteva in pericolo, ma gli consentiva di tornare a casa qualche volta e rivedere la sua famiglia. Francis ha avuto certamente fortuna nel trovare una donna come Nancy, la quale lo ha sempre atteso e gli è sempre stata accanto e infatti l'uomo non manca di sottolineare quanto sia stata importante la donna nella sua vita. In questo romanzo di fatto Francis non fa che celebrare non solo gli avvenimenti che l'hanno definito e reso la persona che è oggi, ma anche tutte le persone con cui è entrato in contatto che gli hanno cambiato in meglio la vita, tra le quali il suo grande amico Auguste, con cui ha condiviso la guerra e una grande amicizia, ma anche Christine, un'agente facente parte della rete di Francis e anche la stessa persona che gli ha salvato la vita e gli ha permesso di tornare a casa dalla sua famiglia, permettendogli di compiere novant'anni a casa, al sicuro nel suo letto e in compagnia delle persone che lo amano.


Nella bocca del lupo è quindi un omaggio che Michael Morpurgo offre ai suoi zii, portando in libreria quello che è un pezzo di storia di qualcuno che ha vissuto sulla sua pelle la guerra, che l'ha combattuta e l'ha vinta, portando certamente con sè delle cicatrici sia visibili che invisibili, ma uscendone vittorioso. E' curioso che Francis, un insegnante che amava passare il suo tempo con i bambini ed ed insegnare loro qualcosa, ora sia su un testo di letteratura, una lettura che a mio avviso tutti dovrebbero fare, sia i lettori più piccoli sia quelli più grandi, perchè apprendere la storia dai libri di testo è un conto, apprenderla da un romanzo è tutt'altro e permette certamente di essere a stretto contatto con chi è stato davvero protagonista di uno dei momenti più bui che il nostro mondo abbia mai visto. Francis in questo romanzo ci fa capire come sia impossibile sottrarsi al proprio destino, come spesse volte sia andato vicino a morire, ma soprattutto come si sia battuto per dare vita alla Resistenza Francese e quindi per sconfiggere l'invasione dei tedeschi e tentare di salvare quindi un pezzo di umanità, quell'umanità che parecchie persone per troppo tempo hanno fatto finta di non conoscere. Francis è quindi il protagonista assoluto di questa storia, un personaggio che è impossibile non amare immediatamente, un narratore che si ascolta molto volentieri e che non si ha voglia di lasciare più. Purtroppo si arriva presto alla conclusione di questo romanzo, viste le poco più di centocinquanta pagine, ma nonostante la brevità del tempo in compagnia di Francis, non si può che considerarlo quasi un amico che si vorrebbe sentir parlare per ore, ad intrattenerci con le sue storie.


Azzeccatissimi anche i disegni di Barroux, che sono molto minimal, ma soprattutto sono in bianco e nero, quindi combaciano perfettamente con la storia che si racconta. Ad una prima lettura può sembrare che le illustrazioni portino via in qualche modo la crudeltà e la brutalità della guerra, raccontata in modo molto semplice dall'autore, quando a mio avviso invece in questo caso vale il detto che un disegno si spiega più mille parole, questi infatti sono di estremo impatto e, per quanto semplici, non fanno che lasciare ancora di più traccia di questa lettura nel nostro cuore. "Nella bocca del lupo" è un continuo tentativo di sfuggire alla morte, qualcosa che è accaduto se un Francis novant'enne può raccontarci la sua storia, ma è anche un modo per celebrare chi invece non ha avuto la stessa fortuna, come il fratello Pieter, ed è anche un monito affichè il passato non venga mai dimenticato, anzi deve essere usato come esempio affinchè nulla di tutto ciò accada di nuovo. Michael Morpurgo ha certamente fatto centro, almeno nel mio cuore, con questa storia, che sembra essere un breve racconto della buona notte fatto per il lettore ma anche per lui stesso, come se lo zio gli stesso raccontando la storia della sua vita, e di conseguenza la racconta anche a noi, una storia che non può che rimanere impressa per la sua bellezza ma che allo stesso tempo lascia l'amaro in bocca, perchè sempre di guerra si parla, di una guerra che ha segnato per sempre le persone che vi hanno preso parte e che non possono che lasciare anche un segno su di noi. Ora la storia di Francis non verrà mai più dimenticata, anzi sarà una storia che non potrò che consigliare a tutti, perchè merita di essere letta.









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