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martedì 22 ottobre 2019

Blogtour "Macchine Mortali - Pianura oscura" di Philip Reeve - La Recensione

Buon salve bookspediani.
Settimana scorsa è arrivato in libreria il capitolo conclusivo di Macchine Mortali e io, in occasione del blogtour, ve ne parlo subito!



Titolo: Macchine Mortali - Pianura oscura
AutorePhilip Reeve
Editore: Mondadori
Genere: Sci-Fi
Data di uscita: 17 Ottobre 2019



Sono passati sei mesi dalle vicende raccontate in Congegni infernali e Londra è ormai il fantasma della città che era un tempo. Wren sta iniziando a godersi la sua nuova vita da aviatrice, e non può nemmeno lontanamente immaginare che il padre Tom, che soffre ancora terribilmente per la mancanza di Hester, la stia tenendo all’oscuro di un’informazione molto importante che lo riguarda.

Quando entrambi, per portare a termine una missione, fanno ritorno a Londra, scoprono che in quel che rimane della città predatrice si nasconde un segreto che potrebbe finalmente porre termine alla guerra. Ma cercare di portarlo alla luce, nel poco tempo che hanno a disposizione, potrebbe mettere a rischio le loro vite.

Nel frattempo, molto lontano da lì, a loro insaputa, Hester è costretta a fronteggiare un nemico potente che, se non verrà fermato per tempo, potrebbe usare l’arma di cui è in possesso per distruggere l’umanità intera




IL MIO VOTO



Siamo finalmente arrivati al capitolo conclusivo di Macchine Mortali, una storia che io personalmente ho scoperto quest'anno e che ho trovato decisamente interessante, in primo luogo per la costruzione del worldbuilding oltremodo unico: è infatti la prima e unica volta che ci troviamo davanti a città predatrici che si muovono su ruote e hanno dei motori che, a seconda della potenza, sono in grado di portarle in lungo e in largo alla conquista di altre città meno potenti. Oltre al mondo, l'autore è riuscito a distinguersi per il suo modo crudo di raccontare la storia, e, anche se il target è un pubblico molto giovane, Reeve non si fa scrupoli a fare ciò che crede sia meglio per la storia e ovviamente per lui, senza dare alcun tipo di contentino ai lettori.  Nel primo libro i protagonisti principali erano soprattutto due, ossia Tom e Hester, due ragazzi molto giovani e molto diversi tra loro, con il passare del tempo e dei volumi, il range dei personaggi è diventato molto più grande, dando vita così a tutti gli effetti un romanzo corale, poichè l'autore narrando la storia in terza persona, ci dà modo di seguire tutti i suoi protagonisti. Questo libro lo attendevo e lo temevo al tempo stesso, ma una cosa è chiara: è un bel ritorno alle origini sia per quanto riguarda la scelta di raccontare la storia, sia per il ritorno di alcuni personaggi che sembravano perduti durante la strada.


Fortunatamente questa volta non ci sono salti temporali sconvolgenti, la nostra avventura riprende qualche mese dopo la conclusione del romanzo precedente, tuttavia le dinamiche sono ben diverse: nel terzo libro Tom e Hester erano stati costretti ad abbandonare la loro tranquilla vita per andare alla ricerca di Wren, la loro ribelle figlia adolescente, che si era cacciata nei guai proprio per il suo desiderio di vedere il mondo. Alla fine i due erano riusciti nell'impresa, riguadagnando la figlia ma perdendo qualcun altro: Hester. La donna infatti ha capito, durante gli anni lontano dall'azione, di sentire la mancanza del pericolo e di non essere all'altezza per la sua famiglia, così ha deciso di lasciarli andare per il loro bene e ora la ritroviamo con qualcuno di molto interessante a fianco: Shrike, il quale è uno dei pochi robot ad aver sviluppato qualcosa di umano, infatti è molto cambiato rispetto al primo libro. Tom e Wren invece sono a Londra, dove la ragazza conduce la sua vita di aviatrice e scopre una Londra ben diversa da quella che era, ma si accontenta di quello che ha. Allo stesso tempo vediamo Theo, il ragazzo per cui Wren ha una cotta, lottare per restare in vita e uno dei ragazzi sperduti, Fishcake, insieme alla predatrice Fang, combattere per avere la loro vendetta. In uno sfondo in cui il mondo si sta preparando ad una guerra inevitabile, riusciranno i nostri personaggi a trovarsi di nuovo?


A differenza di tutti gli altri romanzi, che raramente superavano le trecento pagine, questo quarto e ultimo romanzo è decisamente più corposo sicuramente perchè ci sono ancora tante questioni irrisolte, ma anche perchè i personaggi da seguire sono davvero tanti, alcuni più interessanti e quindi più veloci e immediati da seguire, altri che a mio avviso in alcuni punti risultavano addirittura superflui, giusto per dare l'idea di insieme di quello che stava accadendo. Certamente non si può che affezionarsi a Theo, che avevamo già conosciuto nel romanzo precedente, e tifare per lui e per la sua riunione con Wren. Allo stesso tempo seguiamo con grande curiosità Hester, anche se è difficile capire cosa le passa per la testa, e il suo nuovo alleato Shrike, il cui rapporto mi è sempre piaciuto e questo libro ha confermato quanto sono meravigliosi insieme, e si aspetta con grande ansia il suo incontro con Tom. Questa sorta di parallelismo, che richiama il passato ma allo stesso tempo introduce una novità, è uno dei punti di forza del romanzo, che quindi non solo sfrutta il suo wordbuiling come punta di diamante e l'imminente guerra, ossia la risoluzione principale di tutti questi anni di storia, ma fa anche conoscere nuovi lati dei personaggi che abbiamo imparato ad amare, e a farne odiare altri, anche se sono dei tasselli importanti per questa conclusione.


Le aspettative quindi su questo romanzo erano molto alte, come lo sono sempre per quanto riguarda la conclusione di una serie, e onestamente devo dire che non sono state rispettate appieno. L'imminente guerra che è destinata a cambiare nuovamente il mondo per come lo conoscono i personaggi a mio avviso è stata più teorizzata che concretizzata. I personaggi hanno combattuto certamente da più fronti per risolvere la situazione, ma per quanto imponente e pericolosa Reeve l'aveva descritta, alla fine è stata liquidata quasi troppo in fretta, come se non servisse più a nulla dopo che tutto sembrava essersi risolto. Alcuni atteggiamenti dei personaggi, in particolare Hester, non mi sono piaciuti, così come mi è sembrata troppo sbrigativa la risoluzione delle problematiche tra lei e Tom. Ho apprezzato molto invece le riflessioni che nascono da questa storia e in particolare dal romanzo, perchè il mondo in cui è ambientato è certamente oltre ogni immaginazione, eppure per quanto diverso dal nostro, è molto simile per la continua sete di potere e la voglia di conquista, che mette in mezzo persone innocenti costrette a pagarne le conseguenze. Ho amato anche la possibilità di tornare alla vita, anche da morti, sotto forma di robot completamente diversi dalla nostra forma umana, eppure neanche troppo e questo lo vediamo bene con Shrike e Anna Fang.


Macchine Mortali è una serie che ha avuto alti e bassi, ha dimostrato di avere per le mani un enorme potenziale e la maggior parte di esso Reeve l'ha saputo sfruttare, in particolare per quanto riguarda il worldbuiling e i personaggi principali, anche se ogni tanto si sono persi per strada. Reeve ha anche saputo dare il giusto tono alla sua storia, osando e uscendo dai soliti schemi, diventando quindi imprevedibile. Quello che invece gli ha fatto perdere punti è stato la voglia di coinvolgere troppi personaggi, finendo quindi per trascurarne altri e per snaturarli totalmente, facendoli certamente evolvere visto che si svolge in un arco temporale che copre più di quindici anni, ma alcune volte in peggio. Alla fine della fiera, nella sua imperfezione, questa storia riesce a ritagliarsi un posticino nel cuore del lettore e, ora che è conclusa, non posso che pensare che Tom e Hester e Wren mi mancheranno molto.
Il finale di questa serie l'ho trovato in linea con lo stile di Reeve, quindi lontano dai canoni soliti e in grado di lasciare un sapore dolce amaro in bocca, ma comunque lasciando anche qualcosa di realistico. So che in parecchi hanno atteso per leggere questa serie perchè temevano di non vedere mai i seguiti e ora che ci sono tutti non avete più scuse: Macchine mortali è una serie da leggere e apprezzare, in tutte le sue sfumature ed imperfezioni.



Non perdetevi nemmeno una tappa:
L'immagine può contenere: una o più persone e testo

si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.


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