Buon salve bookspediani.
E' arrivato il momento di parlarvi anche del capitolo finale di Petrademone.
E' arrivato il momento di parlarvi anche del capitolo finale di Petrademone.
Titolo: Petrademone 3 - Il destino dei due mondi
Autore: Manlio Castagna
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 22 Ottobre 2019
La missione di Frida, Miriam e dei gemelli Oberdan è arrivata alla prova estrema. L’armata del Male capeggiata dalla Signora degli Urde sta devastando i regni ultraterreni di Amalantrah e sconfina nel nostro. Tempeste, cataclismi e creature mostruose portano morte e distruzione in entrambi i mondi. Per fortuna Miriam e Frida scoprono di possedere doni straordinari, anche se devono imparare a padroneggiarli. Al fianco dei quattro amici ci sono anche gli affetti mai veramente persi, nonché entità molteplici e millenarie.
Intanto le urla si levano dalle città annientate, e gli animali sacrificati per ridare vita all’Ombra che Divora non bastano più: l’infernale Hundo mira a Valdrada, alle anime dei bambini che dovranno dare consistenza a Shulu. La Luce e l’Oscurità si fanno carne e sangue, gli specchi ingannatori si infrangono, l’amore si spinge oltre la morte: in una corsa contro il tempo nella terra senza tempo, quale sarà il destino ultimo dei due mondi?
Intanto le urla si levano dalle città annientate, e gli animali sacrificati per ridare vita all’Ombra che Divora non bastano più: l’infernale Hundo mira a Valdrada, alle anime dei bambini che dovranno dare consistenza a Shulu. La Luce e l’Oscurità si fanno carne e sangue, gli specchi ingannatori si infrangono, l’amore si spinge oltre la morte: in una corsa contro il tempo nella terra senza tempo, quale sarà il destino ultimo dei due mondi?
IL MIO VOTO
Oggi si conclude ufficialmente una delle serie fantasy per ragazzi più belle degli ultimi anni ossia Petrademone, una storia che fin dal primo libro mi aveva fatto innamorare del suo mondo e dei suoi personaggi e ora devo ammettere che dirgli addio è molto, forse troppo, difficile. Manlio Castagna ha dato vita a qualcosa di unico, ha fatto sentire forte la sua voce nel panorama letterario e sicuramente restare impassibili a Frida, Miriam, Tommy e Gerico è impossibile: è imperativo conoscere la loro storia. Del resto questa ultima avventura inizia proprio dove la precedente era terminata e, ancora una volta, il destino dei nostri personaggi è unito per via della loro amicizia ma allo stesso tempo separato poichè ognuno di loro ha il proprio percorso da seguire, la propria strada da trovare e la propria crescita da fare, per cui appare quasi scontato che le loro strade si dividano perchè per crescere bisogna guardare dentro se stessi, accettarsi e conoscere di cosa si è capaci, prima di poter condividere il proprio percorso con altri. Proprio perchè si parla di crescita, a mio avviso questo libro è quello che risulta essere molto più maturo degli altri, si è evoluto insieme ai personaggi, che ovviamente non sono più quelli che abbiamo conosciuto nel primo libro poichè affrontare tutte le sfide e le difficoltà li ha inevitabilmente cambiati.
Per l'ultima volta quindi, Manlio Castagna, con la sua prosa fluida ed evocativa, ci conduce a Petrademone e ci regala una perfetta quanto realistica conclusione di questa serie.
Attraverso una narrazione in terza persona seguiamo da vicino tutti i personaggi a cui ci siamo affezionati e che ci stanno incredibilmente a cuore: Tommy e Gerico sono tornati nel nostro mondo ma ovviamente tutto quello che hanno passato non può certamente essere dimenticato, così come non possono accettare che si Frida che Miriam siano ancora lontano da loro, eppure i loro genitori non capiscono cosa gli sia accaduto, in particolare visto che hanno detto subito loro dove sono stati e cosa hanno visto, e quindi sono costretti a frequentare uno psicologo che li aiuti ad affrontare quello che hanno passato. I gemelli ovviamente vorrebbero solo tornare ad aiutare le loro amiche, o quanto meno vorrebbero vedere lo zio di Frida, Barnaba, appena uscito di prigione e costretto ad occuparsi della moglie, ma i genitori sono ben determinato ad impedirglielo. Barnaba, per quanto non sia un ragazzo, riesce a ritagliarsi il suo spazio in questa storia e riesce a farsi amare dal lettore che non solo lo prende come un punto di riferimento, ma come un uomo buono e coraggioso che non si perde mai d'animo e che è pronto a tutto pur di salvare la sua famiglia. Impossibile dimenticare Miriam: il suo percorso mi ha lasciato davvero senza parole per quanto l'ho trovato originale e per quanto bene è stato costruito, infatti finalmente la vediamo scoprire il suo potenziale, il suo dono e soprattutto il suo destino.
Frida è la vera punta di diamante di questa storia: è una protagonista che ha appena quattordici anni ma, dopo tutto quello che ha affrontato non può che sentirsene addosso tanti tanti di più. Del resto il percorso che ha intrapreso da quella volta che è arrivata a Petrademone ad oggi è stato immenso: Frida ha perso i suoi genitori, si è dovuta abituare ad una nuova realtà con Cat e Barnaba e non sapeva se potesse essere il suo posto quello accanto a loro, ma ha finito per amarlo, facendo amicizia con Tommy, Gerico e con la cugina Miriam, ignara però di quello che lei era veramente e del potenziale che si celava dentro di lei.
Già nel secondo capitolo abbiamo avuto modo di vedere che Frida, nonostante si trovi spesso in situazioni terribili e pericolose, non si tira mai indietro davanti a nulla, specie se il suo farsi avanti può tenere al sicuro le persone a cui tiene e ovviamente il mondo in cui vive. In questo libro abbiamo un altro step della sua crescita ossia finalmente Frida sa chi è e da chi discende e sa quello che deve fare per evitare che i suoi due mondi vengano distrutti. Il suo percorso è sempre stato ben ponderato e costruito dall'autore, che ci ha fatto vedere praticamente tre versioni di Frida e ora abbiamo davanti la versione più coraggiosa e allo stesso tempo la più fragile, che ci fa innamorare ancora di più del suo personaggio e soprattutto è possibile rispecchiarsi in lei perchè non ha paura di mostrarsi impaurita o spaventata, semplicemente però sceglie di non permettere al buio di inghiottire la sua luce.
Lo avevo già riscontrato nel secondo libro una maggiore presenza dell'elemento fantasy della storia, questo libro invece è ricco di magia, trasuda da ogni pagina: non è solo l'ambientazione in cui si svolge la narrazione ad esserlo, ma è come ci viene raccontata, con una struttura bene in mente che si vede essere stato creato ad arte, non messo a caso giusto per inserire qualcosa. E insieme ad esso nascono tantissimi elementi originali ed interessanti che raramente ho trovato così ben costruiti. Si vede che Manlio Castagna sapeva bene cosa voleva trasmettere al lettore e la sua prosa evocativa, così come le descrizioni giuste e azzeccate, non fanno che sentire il lettore stesso accanto a Frida e donandogli quindi un'avventura che difficilmente dimenticherà. Non è solo la struttura di questo mondo magico ad essere ben sviluppata, lo sono anche tutti i personaggi che troviamo al suo interno, così come lo sono tutti i luoghi che Frida e i suoi amici vanno ad esplorare che non solo li mettono faccia a faccia con vecchie conoscenze, ma li mettono anche in grave pericolo a causa di un nemico che si fa sempre più potente e che non vuole solo distruggere il suo mondo, ma anche quello di Frida e di fatto è come se anche noi ci sentissimo parte in causa, come se anche noi assistessimo in compagnia dei protagonisti a questa lotta tra bene e male che l'autore ci aveva promesso nel libro precedente e che qui ci regala, non deludendo certamente le aspettative che aveva creato.
Petrademone - Il destino dei due mondi è il culmine di un viaggio iniziato l'anno scorso che mi ha tenuto compagnia in questi due anni e non solo mi ha regalato una storia che porterò sempre nel cuore, ma mi ha fatto tifare e amare dei personaggi che ormai considero degli amici e di cui sentirò terribilmente la mancanza, visto che è passata qualche ora e già mi mancano terribimente. Ma è stata anche un'avventura che non solo mi ha fatto sorridere e divertire, mi ha fatto soffrire insieme ai suoi protagonisti e mi ha fatto crescere insieme a loro perchè quello che hanno dovuto affrontare è stato talmente vivido e talmente evocativo che mi è sembrato di viverlo in prima persona.
Come ogni finale, avevo paura di leggere la vera e propria conclusione, invece ancora una volta Manlio Castagna ha saputo trovare l'epilogo perfetto, che rispecchia appieno il suo romanzo, certamente un fantasy, ma anche una storia realistica che mostra anche le imperfezioni dei suoi personaggi, così come le loro fragilità e i loro punti di forza.
Manlio Castagna ha dimostrato che non serve cercare troppo lontano una storia indimenticabile, anche in Italia abbiamo autori che sanno il fatto loro e lui con questa storia l'ha ampiamente dimostrato, e infatti Petrademone è diventato a tutti gli effetti uno dei miei romanzi preferiti di questi ultimi tempi e se ancora non lo avete letto, dovete assolutamente rimediare, perchè questa storia è un'avventura unica, un viaggio che ci permette di crescere insieme ai protagonisti e di portarli sempre nel cuore.
Lo avevo già riscontrato nel secondo libro una maggiore presenza dell'elemento fantasy della storia, questo libro invece è ricco di magia, trasuda da ogni pagina: non è solo l'ambientazione in cui si svolge la narrazione ad esserlo, ma è come ci viene raccontata, con una struttura bene in mente che si vede essere stato creato ad arte, non messo a caso giusto per inserire qualcosa. E insieme ad esso nascono tantissimi elementi originali ed interessanti che raramente ho trovato così ben costruiti. Si vede che Manlio Castagna sapeva bene cosa voleva trasmettere al lettore e la sua prosa evocativa, così come le descrizioni giuste e azzeccate, non fanno che sentire il lettore stesso accanto a Frida e donandogli quindi un'avventura che difficilmente dimenticherà. Non è solo la struttura di questo mondo magico ad essere ben sviluppata, lo sono anche tutti i personaggi che troviamo al suo interno, così come lo sono tutti i luoghi che Frida e i suoi amici vanno ad esplorare che non solo li mettono faccia a faccia con vecchie conoscenze, ma li mettono anche in grave pericolo a causa di un nemico che si fa sempre più potente e che non vuole solo distruggere il suo mondo, ma anche quello di Frida e di fatto è come se anche noi ci sentissimo parte in causa, come se anche noi assistessimo in compagnia dei protagonisti a questa lotta tra bene e male che l'autore ci aveva promesso nel libro precedente e che qui ci regala, non deludendo certamente le aspettative che aveva creato.
Petrademone - Il destino dei due mondi è il culmine di un viaggio iniziato l'anno scorso che mi ha tenuto compagnia in questi due anni e non solo mi ha regalato una storia che porterò sempre nel cuore, ma mi ha fatto tifare e amare dei personaggi che ormai considero degli amici e di cui sentirò terribilmente la mancanza, visto che è passata qualche ora e già mi mancano terribimente. Ma è stata anche un'avventura che non solo mi ha fatto sorridere e divertire, mi ha fatto soffrire insieme ai suoi protagonisti e mi ha fatto crescere insieme a loro perchè quello che hanno dovuto affrontare è stato talmente vivido e talmente evocativo che mi è sembrato di viverlo in prima persona.
Come ogni finale, avevo paura di leggere la vera e propria conclusione, invece ancora una volta Manlio Castagna ha saputo trovare l'epilogo perfetto, che rispecchia appieno il suo romanzo, certamente un fantasy, ma anche una storia realistica che mostra anche le imperfezioni dei suoi personaggi, così come le loro fragilità e i loro punti di forza.
Manlio Castagna ha dimostrato che non serve cercare troppo lontano una storia indimenticabile, anche in Italia abbiamo autori che sanno il fatto loro e lui con questa storia l'ha ampiamente dimostrato, e infatti Petrademone è diventato a tutti gli effetti uno dei miei romanzi preferiti di questi ultimi tempi e se ancora non lo avete letto, dovete assolutamente rimediare, perchè questa storia è un'avventura unica, un viaggio che ci permette di crescere insieme ai protagonisti e di portarli sempre nel cuore.
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