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lunedì 4 novembre 2019

Review "Il Regno Corrotto" di Leigh Bardugo

Buon salve bookspediani.
Pronti a scoprire come è andata la lettura de "Il Regno Corrotto" di Leigh Bardugo ?


GrishaVerse – Il regno corrotto




Titolo: Il Regno Corrotto
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 29 Ottobre 2019



Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l’abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all’abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.



IL MIO VOTO





Doo la fine del romanzo precedente era impossibile non leggere immediatamente questo secondo volume su questi sei personaggi indimenticabili e infatti mi sono gettata a capofitto nella lettura, salvo poi per ritrovarmi completamente spiazzata per le prime cento pagine. Non è un segreto che a me piaccia particolarmente Kaz e soprattutto vorrei vederlo in più scene con Inej e proprio perché si parlava di lei e della sua cattura, mi sarebbe piaciuto vedere il suo punto di vista e capire quindi cosa provava in quel determinato momento, visto che nei suoi confronti ha sempre cercato di non dare a vedere troppo perché sa che per una persona come lui non c'è spazio per il bello della vita. Invece il suo punto di vista tarda ad arrivare, ma abbiamo comunque tutti gli altri che in qualche modo si preparano ad aiutare lo Spettro e ovviamente tentano di capire se sono in pericolo più del solito. Non è un mistero che Kaz abbia nemici ovunque e in questo caso quell d'eccezione è proprio il padre i Wylan, colui che gli ha commissionato un lavoro impossibile e che tenta di sfruttarlo e fregarlo fino alla fine, sottovalutand tuttavia l'intelligenza di Kaz, il quale non può che essere sempre due passi avanti, anche se può sembrare spacciato. E quindi, mentre ogni personaggio è costretto ad affrontare i propri problemi, siano essi per Wylan fare i conti con un padre pericoloso e bugiardo, sia per Jesper dire a suo padre della sua disperata situazione con i soldi e per Kaz tentare di non mostrare la sua parte più fragile, mentre invece per Matthias e Nina sembra esserci una possibilità e per Inej sperare in un miracolo, il momento della resa dei conti si avvicina e tutti dovranno essere pronti.


Anche questo nuovo capitolo, così come per me era stato il primo, è partito un po' in sordina, per poi sfoderare le armi a sua disposizione solo dopo, e infatti l'ho trovato molto più emotivo da questo punto di vista. Questa volta non serve conoscere da vicino i personaggi, li abbiamo già visti in Sei di Corvi, tuttavia la costante vicinanza cambia un poco le dinamiche. Infatti avevamo già visto Matthias e Nina avvicinarsi, anche se il loro rapporto di amore e odio continua ad essere molto forte, vediamo comunque molto più dialogo tra Jesper e Wylan e ovviamente chi può farci soffrire di più? Kaz e Inej, naturalmente. Questo libro tuttavia mette a dura prova Kaz, il personaggio il cui passato era rimasto più avvolto nell'ombra, quel ragazzo che si è creato una reputazione pericolosa e che è famoso per non tenere a nessuno e per badare solo ai suoi interessi, anche a costo di sporcarsi le mani e di compiere azioni da cui non può più tornare indietro. Qui abbiamo modo di vedere la sua parte più fragile, anche se richiede tempo per mostrarsi, e soprattutto il suo passato, ossia cosa ha reso Kaz quello che è oggi, qualcosa che davvero intriga, specie me che stravedo per questo personaggio. Questa volta la narrazione ha un ritmo molto più serrato, spesso poi i personaggi sono separati e questo da una visione di insieme, ma soprattutto fa capire al lettore che la Bardugo non scherza affatto e sta preparando un grandissimo scontro finale, una battaglia a cui fidatevi se vi dico che nessuno è pronto ad affrontare e soprattutto a leggere nero su bianco.


Ancora una volta devo sottolineare che la mancanza delle basi e quindi del mondo grisha si sente, soprattutto per alcune parole o definizioni che vengono date per scontate, quando invece non è così, ma in questo secondo capitolo la presenza della magia si sente molto molto meno perché il tema principale prima ruota attorno ad Inej e al suo salvataggio, poi ci si focalizza su come battere il loro nemico e padre di Wylan non solo in astuzia, ma anche se si è pronti a scendere al suo stesso livello di malvagità, cosa che sappiamo tutti non crea alcun problema a Kaz, anche se non ha bisogno di ricorrere a tali metodi quando dalla sua parte ha l'intelletto. Ma non è solo il padre di Wylan, colui che ha commissionato questa missione impossibile a questo gruppo di amici improbabile e colui che ha catturato Inej alla fine del primo libro, a dare problemi a Kaz e agli altri, è anche una vecchia conoscenza del ragazzo, che gli ha reso la vita difficile fin dall'adolescenza e ora il nostro protagonista non è più disposto a perdonare. Quello che risalta in questo secondo capitolo è certamente l'unione dei personaggi, il fatto che per quanto ognuno abbia un'opinione diversa e ognuno abbia trovato la sua persona all'interno del gruppo, in qualche modo risultano estremamente uniti e quindi pronti a seguire Kaz e i suoi ordini, facendo certamente qualche domanda, ma capendo dal suo sguardo quando sta pensando ad un piano a prova di bomba. La loro unione viene dimostrata dal loro motto, che serve quasi da mantra per restare vivi e per dare il meglio di loro stessi ossia "nessun rimpianto, nessun funerale".



L'ambientazione resta sempre la solita, Ketterdam, una cittadina famosa per gli scambi e dove in essa si nascondo anche la feccia, gruppi di outsider che lottano per avere il primato sugli altri, ma soprattutto per trovare un modo per guadagnarsi da vivere in modo dignitoso, anche se sono costretti a guardarsi sempre alle spalle.
Per quanto è vivida la descrizione della città, delle strade e di quello che si nasconde al suo interno, sembra quasi che la Bardugo stia descrivendo un luogo che esiste davvero e il lettore si ritrova in qualche modo immerso in questo mondo, ha quasi paura di girare per strada perché qualcosa di spaventoso si potrebbe nascondere nell'ombra.
Anche il worlbuilding rimane quello precedente, di fatto non si va ad aggiungere niente altro se non alcune nozioni sul mondo grisha e su come alcuni poteri si siano evoluti, ma di fatto per me sono rimaste quasi parole vuote perché non sono ancora riuscita ad immagazzinare bene tutte le informazioni su questo mondo, perché l'autrice ha dato per scontato che tutti lo conoscessero e questo si avverte nuovamente, bloccando un poco il ritmo della lettura.
Sarebbe stato utile, a mio avviso, inserire non solo l'elenco dei personaggi che compaiono, ma un piccolo glossario o una piccola spiegazione a fine libro, in modo da dare la possibilità a tutti di leggere questa serie in modo autonomo rispetto alla precedente. Invece per quanto riguarda le mappe della città di Ketterdam nulla da dire, sono assolutamente incantevoli e ben curate.


Ammetto che le mie aspettative su questo capitolo erano molto alte, perché comunque Sei di Corvi è una lettura che mi è piaciuta tanto e che rientra certamente tra le mie preferite in ambito fantasy di quest'anno, e ora che l'ho conclusa non so esattamente come sentirmi. La mole del romanzo poteva spaventare, e in effetti in alcune parti la narrazione sembrava procedere molto lentamente, mentre invece per altre era terribilmente accelerata. Da amante del fantasy, ma anche del romance, avrei preferito maggiori scene di coppia, non per altro ma perché l'autrice stessa si è impegnata a trovare per ognuno di loro un compagno e quindi mi sembrava anche naturale, in questo libro , approfondire non solo i personaggi, ma anche il loro rapporto di coppia e questo mi ha lasciato un po' delusa, perché la Bardugo aveva in qualche modo promesso questi passi avanti che non ci sono stati appieno. Ha sicuramente aggiunto più pathos e più drammi, tanto da commuovere il lettore ad un certo punto, perché restare impassibili non è possibile, non si è pronti a quello che succede. L'autrice ha uno stile comunque molto particolare e non è facile e immediato come può apparire, ma con il passare del tempo si finisce per abituarcisi, così come si muore dalla voglia di passare da un punto di vista di un personaggio ad un altro.
Inizialmente questo libro doveva essere quello conclusivo e quindi dire addio a questi personaggi, i quali a mio avviso avevano ancora tanto da dire, stava diventando difficile, ma ora sappiamo che ci sarà terzo libro ad attenderci e, visto come sono andate le cose in questo, sono davvero curiosa di vedere cosa avrà in serbo la Bardugo. Sei di Corvi è una serie certamente non perfetta, ma estremamente originale e magica, capace di restare nel cuore.







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si ringrazia la casa editrice




per la copia omaggio.











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