lunedì 27 gennaio 2020

Review "Il giorno speciale di Max" di Sophie Adriansen

Buon salve bookspediani.
Proviamo a tornare alla normalità questa settimana e iniziamo con una lettura semplicemente meravigliosa, ossia  "Il giorno speciale di Max" di Sophie Adriansen.


Titolo: Il giorno speciale di Max 
Autore: Sophie Adriansen
Editore: Dea Planeta
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 8 Gennaio 2020



Max non ha mai avuto un animale domestico e adesso che c’è Auguste non si stancherebbe mai di guardarlo mentre nuota felice nella sua boccia. Ma il mondo attorno a loro sta cambiando. Ora bisogna andare in giro con una stella d’oro sul petto. Si parla di “discriminazione” e “rastrellamento”, ma nessuno spiega a Max che cosa vogliano dire queste parole. Fino a che un giorno a casa Geiger, la casa di Max e Auguste, non arrivano i tedeschi. È il 16 luglio 1942. E la famiglia Geiger deve fare le valigie. Max non sa per dove, sa solo che il pesciolino Auguste non potrà seguirlo. Forse un giorno riuscirà a tornare da lui?

IL MIO VOTO


In una giornata come quella di oggi non poteva che essere azzeccato parlare di una lettura del genere, un romanzo per ragazzi semplice ma diretto, toccante e incantevole, che è breve e quindi facile da leggere rapidamente, ma che di fatto è un macigno sul cuore. Questa è la storia di Max, un bambino di fatto come tanti, che crede di essere speciale per via della sua stella, come solo i ragazzi innocenti possono essere, non ancora in grado di capire la differenza tra ebrei e tedeschi. Max è orgoglioso di ricevere la sua stella, la sfoggia a scuola come un premio e non gli importa di essere deriso, perchè per lui è un onore. Prende come un gioco anche le tessere di razionamento, vedendolo come qualcosa che serve ad intrattenere le persone e non a distinguere chi può avere più o meno cibo. Apparte questi piccoli cambiamenti, il resto della sua vita scorre normale e lui non può che essere felice di ciò che ha, specie perchè è accanto al suo pesciolino, che non si stanca mai di osservare, e perchè molto presto sarà il suo compleanno. Dunque anche in questi momenti il ragazzino riesce a trovare il lato positivo e lo trova anche quando viene portato via dalla sua casa, insieme alla sua famiglia, anche quando tutto sembra andare male e lui sembra essere dalla parte sbagliata del mondo, a causa semplicemente di qualcosa che non ha potuto scegliere, ossia quello di essere ebreo e proprio in quel momento, quando tutto cambia, si dimentica del suo migliore amico, il suo pesciolino chiuso in una palla di vetro ma di fatto più libero di lui.



Max è un bambino e un protagonista davvero fantastico, ho ammirato il suo coraggio e la sua ingenuità, il fatto stesso di portare quella stella che agli occhi di tutti lo fa essere un nemico, ma che per lui è motivo di vanto, lo fa essere un personaggio estremamente coraggioso e da ammirare. 
Max è un bambino nato sicuramente in un tempo sbagliato, un tempo che gli fa mettere contro adulti e bambini: adulti perché la sua famiglia è ebrea e quindi è visto come il nemico, ma anche i bambini si burlano di lui perché non capisce davvero la pericolosità di quella stella. 
Max però può vantare di avere un amico che non lo giudica mai, il pesciolino, colui che lo osserva e che in qualche modo si prende cura di lui. durante il romanzo Max di età cresce solo di un anno, visto che manca poco al suo compleanno, ma le esperienze che è costretto ad affrontare lo renderanno molto più adulto, facendogli capire fin da giovane che la vita non è facile e soprattutto non è perfetta. Dunque è sicuramente da prendere ad esempio perchè non può che portare grande coraggio nei suoi lettori, suscita sicuramente tenerezza e viene voglia di abbracciarlo forte e proteggerlo da tutto, ma allo stesso tempo si segue la sua storia per vedere come riuscirà a cavarsela e cosa sarà costretto a fare per affrontare questo difficile percorso che gli ha riservato la vita.


Trovo che sia straordinario quanto di grande impatto parlare di tematiche di questo genere in un romanzo per ragazzi, soprattutto perché non vediamo solo la guerra e la persecuzione degli ebrei dal punto di vista di un bambino, ma perché veniamo a conoscenza anche di nuovi avvenimenti verificatisi per davvero, che agghiacciano il lettore. Onestamente infatti non avevo mai sentito prima il termine rastrellamento, un modo come un altro per dire che la vita che si è sempre conosciuta cambia completamente per il volere di una singola persona, perchè si è nati diversi ma senza alcun colpa se non essere ebrei. Allo stesso tempo non si può che parlare di discriminazione poichè ovviamente si parla di diversità e si vede da subito, quando si parla di razionamento del cibo e di come Max scherza a riguardo, ma di fatto rappresenta una grande differenza tra i tedeschi e gli ebrei, o la stessa escalation di non permettere più a bambini ebrei di andare a scuola, anche se comunque significava essere presi di mira per la propria diversità, una diversità che Max porta con grande onore. Si parla inoltre di libertà e mi è piaciuta molto la scelta di accostare un pesciolino a Max come migliore amico, un animale che di fatto viene rinchiuso in una palla di vetro tutto il giorno ma alla fine può considerarsi lui più libero di altri, come per esempio degli ebrei. Alla fine il pesciolino sceglie da che parte andare, Max non ha scelta: deve seguire quelle persone che lo portano via e allo stesso tempo si dimentica proprio di quel suo amico prezioso, quel pesciolino che gli è sempre stato accanto e chissà se rivedrà.


Sophie Adriansen è una giovane autrice francese che ha saputo condensare in un romanzo breve e semplice una tematica forte e tosta, che in modo molto diretto non nasconde nulla al suo lettore, facendogli davvero capire che questa non è una favola della buona notte, è una storia accaduta davvero e come tale bisogna rendergli giustizia.
Le illustrazioni in questo caso sono un rafforzativo di quello che vuole comunicarci l'autrice, ossia che questo periodo storico va ricordato e proprio oggi, nella giornata della memoria, è fondamentale parlare di queste tematiche affinchè nessuno dimentichi e soprattutto affinchè un'atrocità simile non si ripeta mai più.
Il giorno speciale di Max è stata una lettura svolta in pochi attimi, si legge davvero in un attimo, al massimo due orette se la si vuole assaporare per bene come storia, ma è importante sapere che questa trama poteva contenere un nome qualsiasi perchè racconta fatti realmente accaduti, tematiche trattate in modo mai superficiale e con grande impatto nella loro semplicità e scioltezza di linguaggio.
Il giorno speciale di Max è una lettura che consiglio assolutamente, anzi dovrebbe essere messo come libro consigliato dagli insegnanti stessi perchè spesso si apprende meglio la storia tramite romanzi fatti con emozioni forti, piuttosto che da un libro che si limita a raccontare solo quello che è successo, senza una vera e propria anima e questa storia, di anima, ne ha davvero tantissima.




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si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.




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