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lunedì 3 febbraio 2020

Recensione "Quando le balene" di Judy Blume

Buon salve bookspediani! Finalmente riesco a parlarvi di "Quando le balene" di Judy Blume, un bellissimo romanzo per ragazzi edito da De Agostini.


Titolo: Quando le balene
Autore: Judy Blume
Editore: De Agostini
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 28 Gennaio 2020



Il romanzo che ognuno di noi dovrebbe leggere, per rendersi conto di quanto sia sottile la differenza tra vittima e bullo.

Jill e Linda sono ragazze normali. Frequentano la stessa classe e detestano fare i temi. Ma c’è una cosa che rende Linda diversa. Diversa da Jill, diversa da tutti. E cioè che Linda non ha amici. Lei è la ragazza “grassa” della scuola, la bambina che gli altri deridono e con cui nessuno vuole passare il tempo. Linda vorrebbe dire che i commenti dei compagni non la feriscono, che i commenti di Jill non la sfiorano, ma non è così. Sentirsi chiamare balena è la cosa più dolorosa del mondo. Anche per Jill però, bella e perfetta, la scuola non è facile. Ha bisogno di sentirsi accettata, di essere considerata brillante e vincente. Per questo deride Linda, debole, goffa, indifesa. Per questo inventa quel soprannome “Megattera la Balena” e tira le uova contro la casa di Mr Machinist sperando che la colpa ricada proprio su Linda. Jill e Linda non potrebbero essere più distanti di così. Non potrebbero odiarsi più di così. Sono gli opposti di una stessa medaglia. E forse anche per questo sono tanto simili…

IL MIO VOTO




Jill e Linda sono due ragazze che frequentano la stessa classe, due ragazze che si conoscono ma non si frequentano perchè hanno modi di pernsare diversi, amicizie diverse e caratteri diverse, eppure in qualche modo finiscono per essere legate, quando una delle migliori amiche di Jill decide di prendere di mira Linda, soprannominandola Balena e mettendola in imbarazzo in ogni occasione, spingendo la stessa Jill a fare altrettanto, se vuole continuare ad essere sua amica. Dunque Linda è senza ombra di dubbio una vittima, viene presa in giro da tutti e non può parlarne con nessuno per paura di peggiorare le cose, la migliore amica di Jill è un carnefice, è lei che ha dato inizio a tutto ed è lei che si diverte a prendere in giro gli altri. Ma Jill? Jill è divisa,  Jill è una vittima perchè viene continuamente spronata dalla sua migliore amica a far del male a Linda, ma allo stesso tempo è una bulla perchè si diverte a torturare Linda e a renderle la vita un inferno. Alla fine della fiera però, queste ragazze così diverse, sono più simili di quello che appare perchè entrambe vogliono solo vivere in pace la loro vita, anche a costo di cambiare una parte importante di loro stesse.



I personaggi principali del romanzo sono essenzialmente due: Jill e Linda, due ragazze ben diverse eppure in qualche modo legate. Linda è una bambina che si sente a suo agio con il suo corpo e con la sua timidezza eppure un giorno le sue compagne di classe decidono che deve stare al centro dell'attenzione, deridendola e facendola passare per un rifiuto, come se la sua esistenza non contasse. Ben presto Linda non è più il suo nome, è Balena, preso dalla sua esposizione in classe ma anche incalzante per il suo fisico, un'etichetta che va a definirla per gli altri e che le ragazze che la prendono in giro vogliono che vada a definirla anche per se stessa, facendole dimenticare chi è davvero Linda, per quanto gravi e insistenti sono le umiliazioni che le fanno subire. Jill invece è una ragazzina che è dall'altra parte della linea, è colei che segue chi prende in giro Linda e che fa come dice, deridendola a sua volta, non perchè si diverte, ma perchè alla fine ha paura di fare la stessa fine di Linda ossia di essere presa in giro e infatti per lei vige la legge del proteggere prima se stessa, non capendo che così facendo non aiuta ne Linda ne se stessa, perchè alla fine della fiera anche lei è vittima di una bulla. Jill e Linda sono due personaggi diversi, hanno due caratteri diversi e due vite completamente separate, eppure se all'inizio del libro la separazione tra bullo e vittima è netta, più la situazione si evolve e più si comprende che alla fine queste due ragazze non sono così diverse, entrambe lottano per non venire derise ed entrambe lottano per non essere vittime, ma un bullo ha forza solo se gli altri lo temono e quindi non bisogna combatterlo, bisogna essere superiori.


Judy Blume in questo romanzo pubblicato per la prima volta in America nel 1974 arriva oggi in Italia in ritardo, sicuramente, ma resta lo stesso una lettura tremendamente attuale perchè parla di una tematica che oggi più che mai è diventata l'ordine del giorno: il bullismo. Devo dirvi onestamente che leggendo il romanzo mi venivano i brividi per come veniva trattata Linda, per come veniva costantemente umiliata e soprattutto per come nessuno si alzava per darle una mano e fa piangere sapere che effettivamente queste sono cose che accadono davvero e che, chi ne è vittima, ha paura di parlarne perchè teme di peggiore una situazione già complicata di suo. Quello che però July Blume vuole sottolineare con questo romanzo è che la linea tra bullo e vittima è molto molto sottile, non a caso ha scelto di raccontare questa storia tramite il punto di vista di un apparente bullo, una ragazza che non vuole essere una vittima e quindi ferisce a sua volta per non essere ferita, tuttavia Jill ferisce Linda perchè sono altri ad ordinarglielo, quindi allo stesso tempo è come se fosse vittima e carnefice, perchè prende in giro Linda, la tratta come se fosse un rifiuto umano per fare felice una bambina che la comanda a bacchetta e che può trasformare in un attimo in una vittima, perchè è quello che fanno le persone come lei, non accettano di avere ribelli nel gruppo. Penso quindi sia molto interessante questa scelta coraggiosa dell'autrice, che ci fa vedere cosa può portare a ferire una persona e cosa può comportare questa decisione, come può cambiare la vita degli altri e la propria.


Judy Blume è un'autrice che non conoscevo ma di cui avevo sentito parlare tramite un altro libro per ragazzi e dunque mi ero incuriosita su di lei, per cui quando ho visto arrivare in libreria questa lettura sapevo che dovevo recuperarla: ci è voluto tempo a leggerla, non per la lunghezza perchè è composta da meno di duecento pagine, ma per l'argomento di cui tratta, il bullismo. Come vi dicevo prima ci sono state certe scene in cui faceva davvero male anche immaginarsi solamente la scena, perchè non sempre sono le azioni a fare del male, ma anche le parole e il potere della suggestione hanno un forte impatto nella vita di Linda. La scelta della Blume di non avere il punto di vista della vera vittima del romanzo è senza dubbio interessante e coraggiosa perchè così abbiamo modo di vedere con occhi esterni tuttò ciò che subisce Linda e allo stesso tempo abbiamo modo di vedere come Jill affronta questa situazione, sia da bulla che da vittima allo stesso tempo, un personaggio quindi con cui diventa complicato avere un rapporto di amore, la si odia fin da subito, ma poi si riesce ad apprezzare e a comprendere, anche se non si può completamente giustificare. L'autrice, sebbene si parli di un testo di trent'anni fa e quindi ben diverso da quello che può essere un suo romanzo oggi, ha uno stile molto fluido e diretto, trascina il lettore in questa storia e il lettore non può che ritrovarsi al suo interno, non può smettere di guardare quello che succede e non può fare nulla per cambiare le cose, ma può certamente riflettere su quanto legge e trarne una preziosa lezione: la linea tra bullo e vittima è sottile e, per quanto sia difficile perdonare certi comportamenti, si riesce a capirli un poco di più.






si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.


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