giovedì 13 febbraio 2020

Review "Io sono Ava" di Erin Stewart

Bookspediani, la giornata è stata bella lunga, ma si conclude con una delle letture più incisive di quest'anno!



Titolo: Io sono Ava
Autore: Erin Stewart
Editore: Garzanti
Genere: Young Adult
Data di uscita: 13 Febbraio 2020


Ava era mille cose. Era una ragazza che adorava cantare. Era una ragazza con tanti amici. Ora è solo la ragazza con le cicatrici. È passato un anno dall’incendio in cui ha perso i genitori mentre lei è sopravvissuta. Un anno in cui Ava ha perso i contatti con il mondo perché le fa troppa paura.
Ma ora è costretta a tornare a scuola. Una scuola nuova dove non conosce nessuno. Una scuola che è sicura essere piena di ragazzi che non faranno altro che osservare il suo viso per poi allontanarsi spaventati. Chi vorrebbe mai fare amicizia con lei? Quali nuovi modi di prenderla in giro si inventeranno i suoi compagni?
Appena cammina tra quei corridoi i suoi incubi si avverano: non incrocia nessuno sguardo e sente al suo passaggio solo sussurri. Fino a quando i suoi occhi non incontrano quelli di Asad e Piper. Sono gli unici ad avere il coraggio di andare oltre il suo aspetto. Di vedere dietro le cicatrici la vecchia Ava. Perché anche loro si sentono soli e incompresi. La loro amicizia la aiuterà a ricominciare. E a farle capire che nessuno è diverso, ma ognuno è unico così come è.



IL MIO VOTO






Ava era una ragazza amata, una ragazza con dei difetti ma che tuttavia era ancora una ragazza, aveva l'affetto della sua famiglia, una cugina con cui condividere tutto, una casa che la faceva sentire al sicuro al suo interno e una grande voglia di cantare, lo faceva sempre in ogni occasione, sia che fosse sotto la doccia sia che fosse in compagnia di altri, perchè si sentiva libera e leggera, come se tutto fosse facile. Ava non è più quella di un tempo: ha subito un terribile incidente che le ha portato via i genitori e la cugina, quelle persone che tanto amava e che ora non potrà vedere o abbracciare mai più. Oltre a dover lottare contro la sindrome del sopravvissuto, quella condizione che ti pone a domandarti perchè solo tu ce l'hai fatta e tutti gli altri no, Ava deve fare i conti anche con il suo nuovo corpo e la sua nuova faccia, quella che non è più sua. L'incidente infatti ha lasciato il sessanta percento delle ustioni nel suo corpo, rendendole difficile accettare di essere completamente diversa, un mostro ai suoi occhi ma è certa di esserlo anche a quello degli altri. Ora a prendersi cura di lei ci sono gli zii, le stesse persone che hanno perso una figlia e hanno guadagnato una ragazzina spezzata, che tentano di aiutare ma che non riescono a causa dei suoi mille rifiuti. Sarà solo grazie a Piper, una ragazza piena di cicatrici come Ava, a permettere alla nostra protagonista di accettare di non essere più la ragazza di una volta, ma di vivere comunque non solo per se stessa ma anche per chi non ce l'ha fatta, perchè non c'è nulla di male ad essere un sopravvissuto, non c'è nulla di male a continuare a vivere anche mostrando le proprie cicatrici, sono infatti quelle a renderci speciali.


Ava è un personaggio che si vorrebbe solo stringere forte e consolare con ogni mezzo possibile. E' unaragazza che è costretta ad affrontare un grande cambiamento nella sua vita: non è facile perdere i genitori e ovviamente non è semplice essere l'unica sopravvissuta ad un incidente, perchè ci si porta con sè il senso di colpa ma anche un senso di rabbia per essere rimasta indietro, sola, a soffrire e a vivere con le conseguenze di quell'incidente, portandone le cicatrici. Ava non è mai stata una ragazza perfetta, ne di carattere di aspetto, tuttavia ora è costretta ad apparire agli occhi di tutti in modo tremendamente imperfetto, un mostro a detta sua, che non può che scatenare paura od orrore o semplicemente delle risatine.
Ava ha avuto un incidente che le ha lasciato delle cicatrici sia interne che esterne e, se per quelle interne può scegliere lei il momento per mostrarle, per quelle esterne che di fatto rappresentano il sessanta percento del suo corpo, non può fare nulla ed è questo a farla arrabbiare di più. Non può tornare ad essere la vecchia Ava, quella ragazza non esiste più e non sa come essere una persona nuova, come accettare se stessa in questa versione rotta e danneggiata, nessuno potrebbe farlo. Ed è proprio qui che Ava sbaglia, a credere di non venire accettata solo per il suo aspetto, perchè ci sono tante altre persone come lei che sono imperfette ma non si nascondono, portano con orgoglio quelle cicatrici perchè sono un simbolo di vita.
Ecco quindi che attraverso un percorso non semplice e parecchio sofferto, vedremo Ava lottare per trovare una collocazione per lei nel mondo, non un'Ava di prima, ma nemmeno un'Ava del dopo, semplicemente Ava, una ragazza che vuole solo essere amata per quello che è, in tutta la sua unicità. Ava quindi non può che essere un personaggio meraviglioso, che vediamo in tutte le sue sfaccettature e che apprezziamo per la sua fragilità ma anche per la sua forza, un personaggio che si può prendere come esempio.


Sapevo che questa lettura non sarebbe stata facile ma non immaginavo quanto ed Erin Stewart è stata magistrale a comporre questa storia così vera, così piena di dolore e di sofferenza ma anche di speranza e di rinascita.
L'autrice sceglie una protagonista come Ava per permettere ad ogni lettore di sentirsi vicino a lei, si sente parte del suo dolore, non solo delle persone che ha perso ma anche della parte di lei che è andata perduta per sempre. Ava è come se fosse divisa in due, da una parte c'è la sua vecchia versione, quella che aveva una famiglia, degli amici e la possibilità di un futuro, magari anche nel mondo del canto, ora invece c'è solo dolore, sofferenza, voglia di isolare il mondo e di non uscire mai dalla stanza, rifiuto di se stessi e della nuova versione di sè, una versione mostruosa che nessuno vorrebbe amare. L'autrice mette davanti ad Ava numerose prove, che le permettono di crescere e di affrontare la sua nuova vita, infatti molto spesso abbiamo riferimenti solo all'aspetto fisico di Ava ed è lei stessa la prima a farlo, a dargli troppa importanza, a cercare di restare nascosta dal mondo e a voler ricorrere il più possibile alla chirurgia, cercando di avere quanto più possibile un aspetto normale e non un'opera di patchwork sul viso. Ma quello che Ava si dimentica e che avrà modo di ricordare grazie a Piper, una ragazza che come lei porta cicatrici ben visibili e che a differenza sua non ha paura di dire ciò che pensa, è che la sua faccia è la testimonianza di quello che ha vissuto e affrontato e potrà certamente migliorare, ma è anche un promemoria della sua forza e solo per questo merita di essere vista, perchè è unica, proprio come lo è la sua voce, proprio come lo è Ava.


Io sono Ava è il romanzo che inaugura la nuova collana di Garzanti, una lettura decisamente azzeccata perchè non può che lasciare qualcosa di profondo al lettore. Erin Stewart è un'autrice alle prime armi, eppure non sembra minimamente così perchè grazie alla sua sicurezza, al suo stile a tratti semplice e fluido a tratti quasi poetico, specie quando si parla del passato di Ava e dei momenti che ha passato in ospedale, in un limbo, divisa tra la vita e la morta, rende questa storia ancora più profonda, ancora più emotiva e ancora più toccante ed emozionante.
Io sono Ava è un romanzo che fa male, lascia delle cicatrici al lettore, che non può far finta di nulla e non può abbandonare Ava nemmeno un attimo: vuole essere con lei durante i suoi momenti peggiori, vuole consolarla e farle capire che in qualche modo tutto andrà a posto, vuole vederla gioire e vuole vederla rialzarsi, combattere le sue battaglie e dimostrare a tutti che non è un viso carino a definirci ma la nostra anima, la nostra forza e soprattutto la voglia di vivere, di non sprecare la seconda occasione che ci è stata data e questa voglia sembra materializzarsi in Piper, l'amica che Ava conosce a scuola e che la spinge ad uscire dal suo guscio, dandole la forza di rialzarsi, facendo quindi sentire il lettore come se fosse parte della storia attraverso Piper. Erin Stewart regala una piccola perla molto rara ai lettori, un romanzo che non può non essere nelle librerie di ogni lettore, un romanzo che oserei dire si avvicina ad essere uno dei più incisivi e indimenticabili di questo 2020.






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si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.





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