lunedì 15 aprile 2024

Recensione "House of Marionne" di J.Elle

  






Titolo: House of Marionne
Autore: J.Elle
Editore: Fanucci
Genere: Fantasy Romance
Data di uscita: 22 Marzo 2024

 
La diciassettenne Quell ha trascorso la propria vita spostandosi di città in città per nascondere la magia oscura che scorre nelle sue vene. Finché qualcuno non ha scoperto il suo segreto. Per sfuggire all’assassino che le dà la caccia e proteggere sua madre, Quell entra a malincuore in una società di debuttanti, un’élite magica chiamata “Ordine”. Se riuscirà a superare i Tre riti di ammissione, padroneggiando la forma di magia che praticano loro, sarà in grado di seppellire segretamente il suo potere proibito una volta per tutte. Ma diventare la debuttante perfetta è molto più difficile di quanto immagini, soprattutto quando tra lei e Jordan, suo tutor e aspirante dragun, braccio armato dell’Ordine che punisce la magia maledetta, inizia a nascere un legame che va al di là della fiducia tra compagni dell’accademia. Quando Quell scopre che l’Ordine è disposto a tutto pur di difendere la propria ricchezza e i propri privilegi, si trova costretta a scegliere: abbandonarsi alla magia oscura da cui è fuggita per tutta la vita o rischiare di perdere coloro che ha imparato ad amare?

IL MIO VOTO

Quell è una ragazza di diciassette anni che non ha mai saputo cosa significasse avere un posto da chiamare casa e questo perchè lei e la madre sono sempre in fuga, costretta a scappare di città in città a causa della sua toushana, una magia oscura che spaventa la stessa Quell e che non permette a lei e alla madre di essere al sicuro.
Come se non bastasse restare sempre sull'attenti, ora ha anche un assassino che le da la caccia e lei e la madre sono costrette a separarsi, con la conseguenza che Quell in un tentativo disperato di salvarsi si ritrova davanti ad un palazzo noto anche come Casa Marionne, il suo stesso cognome visto che la Preside di quella scuola per debuttanti in campo magico è sua nonna. 
E la donna del resto la accoglie subito a braccia aperte, convinta che Quell sia finalmente tornata per prendere parte all'Ordine e che la renda fiera, cosa che la ragazza non sa bene come fare ma quando capisce che forse riuscire ad essere brava nella magia e quindi riuscire a superare i Tre riti di ammissione, potrebbe permetterle di non sfruttare più quella magia tanto pericolosa e quindi sia lei che la madre sarebbero salve e in grado di vivere serene la loro vita, decide di diventare una debuttante.
Essere una debuttante tuttavia non è facile e Quell deve stare attenta ad ogni mossa e questo perchè essendo una Marionne ogni suo movimento è osservato e se fa errori, tutto si ripercuote sulla nonna, cosa che la donna non vuole assolutamente. 
Così come non è semplice andare d'accordo con il tutor che le è stato affidato, Jordan, con cui al principio è difficile andare d'accordo, ma più tempo passano insieme più inizia a crearsi un rapporto che va oltre l'essere compagni, che potrebbe cambiar tutt.
Quell è un personaggio sicuramente imperfetto, che si inserisce in un mondo di cui conosce molto poco e soprattutto si fida di persone che di fatto non conosce, sperando di poter cambiare la sua vita e quella della madre ma incappando in cose molto più grandi di lei, che potrebbero cambiare in peggio il tutto.


House of Marionne è il primo libro di una serie che secondo me ci terrà compagnia per un bel po' visto che le Case sono cinque e il secondo libro si è già capito che tratterà di un'altra casa rispetto a questa, quindi secondo me l'autrice ha ancora tanto da dire.
J.Elle ha saputo creare una storia che unisce un po' il mondo delle debuttanti unito alla magia, dando vita a qualcosa di molto originale visto che abbiamo persone dotate di poteri che devono affrontare Tre Riti per poter debuttare ed avere quindi accesso ad un certo tipo di magia, così come devono avere un tutor che li guidi in questo percorso e affrontare lezioni non solo di magia ma anche di cortesia ed etichetta per sapere come comportarsi. 
Il wordlbuilding deve essere sicuramente ancora più approfondito, ma intanto abbiamo modo di sapere che esistono cinque Case ognuna con i propri Presidi ed esiste l'Ordine che è appunto un'elite magica in cui un po' tutti sognano di entrare, anche se è effettivamente facile fallire. Sappiamo che Quell ha una magia molto particolare, quasi proibita, che chiama  toushana e di cui si vuole liberare al più presto e per questo si fida dell'Ordine e della nonna, anche se scoprirà presto che non tutto è oro quello che luccica e questa elite è disposta a tutto pur di mantenere il proprio status da privilegiati, non guardando in faccia nessuno.
C'è anche una componente romance per quanto riguarda Quell e Jordan, il suo tutor con cui all'inizio non va d'accordo ma il cui rapporto si evolve pagina dopo pagina e chissà dove porterà...
Magia, società segrete, misteri e amore caratterizzano questo primo libro di una serie per me super interessante che non vedo l'ora di portare avanti, spero che il seguito arrivi molto presto.

venerdì 12 aprile 2024

Recensione "Non siamo brave ragazze" di Penelope Douglas

 






Titolo: Non siamo brave ragazze 
Autore: Penelope Douglas
Editore: Newton Compton
Genere: Romance
Data di uscita: 27 Febbraio 2024

 
Forte e determinata, Liv ha imparato dalla vita a non sprecare nessuna occasione perché tutto può esserti portato via in un attimo. Per questo, ogni mattina, si presenta al Marymount, un istituto elitario, decisa ad approfittare al massimo della sua borsa di studio per diplomarsi e accedere a un college prestigioso. Ma lì deve fare anche i conti con Clay, la reginetta della scuola: popolare, intelligente, bellissima e riverita da tutti.
Le due ragazze all’apparenza non potrebbero essere più diverse e si tormentano di continuo: nei corridoi, a lezione, agli allenamenti di lacrosse e ogni volta che ne hanno la possibilità. Un giorno, però, dopo l’ennesimo scontro, Liv scopre che la maschera di perfezione di Clay nasconde una miriade di segreti dai quali è irrimediabilmente attratta. E Clay, dal canto suo, non è immune al fascino della sua nemesi. Travolte da un turbine di passione irrefrenabile, Liv e Clay scoprono lati di loro stesse sconosciuti e inesplorati. E si rendono ben presto conto che essere brave ragazze è sopravvalutato…

IL MIO VOTO

Liv è una ragazza che vive dalla parte sbagliata della città, quella dove ci sono ben poche certezze e dove lei insieme ai fratelli non hanno mai niente di facile o semplice, tanto è che tutti in un modo o nell'altro devono collaborare e aiutarsi. Liv e i suoi fratelli infatti non possono più contare sui genitori perchè purtroppo hanno perso entrambi a poco distanza l'uno dall'altra e ora è tutto nelle mani di Macon, il maggiore della famiglia Jaeger, il quale ha dovuto rinunciare alla sua vita di Marine per prendersi cura della famiglia e soprattutto ama tenere tutti sotto controllo e questo non combacia con le idee di Liv di focalizzarsi sul teatro e prendere proprio una laurea in questo ambito molto lontano dalla città.
Dall'altra parte abbiamo Clay, una ragazza che sembra avere una vita perfetta e nessun tipo di problemi, una di quelle persone che ha una famiglia facoltosa alle spalle, la reginetta della scuola e quella a cui tutti guardano con ammirazione che può anche rendere la vita difficile agli altri quando vuole, cosa che fa soprattutto con Liv. La vita di Clay però non è perfetta, a partire dalla sua famiglia sempre più focalizzata sul farsi ognuno la propria vita dopo che hanno vissuto qualcosa che li ha cambiati, così come i tanti pensieri della ragazza su se stessa che a volte la mandano in paranoia, soprattutto quando nei paraggi c'è Liv, che si diverte a tormentare giorno dopo giorno e di fatto le due sembrano non avere niente in comune, salvo il fatto che forse tutto quello che le attira l'uno verso l'altra non è odio, ma un altro sentimento che nonostante tutto, vale assolutamente la pena esplorare.
Liv è il personaggio che più mi è piaciuto, per la sua determinazione nel tenere testa alla sua nemesi e per il fatto che sa quello che vuole nella sua vita ed è determinata ad averlo.
Il personaggio di Clay ha bisogno di più tempo per far crollare la sua maschera e per essere apprezzato, ma quando lo fa la si ama perchè si comprende quello che prova e quanto non sia perfetta.


Quando esce un nuovo romanzo di Penelope Douglas sono ovviamente in prima linea, prontissima per tuffarmi nella sua nuova storia ma questo in particolare ha attirato fin da subito la mia curiosità in primis perchè è uno standalone (anche se dopo devo approfondire un attimo questa cosa) e soprattutto è il primo romanzo female to female di questa autrice, che ci riporta un po' ai vecchi tempi creando un bully romance dove appunto le due protagoniste sono in profondo contrasto e Clay, la reginetta e padrona della scuola, si diverte quasi a rendere la vita impossibile a Liv, quella ragazza così diversa da lei che non esita a tenerle testa.
Attraverso il punto di vista di entrambe le ragazze abbiamo modo di vedere quanto siano diverse, quanto siano diverse le loro famiglie e il contesto da cui vengono, ma quanto alla fine siano simili in qualche modo e attratte l'una dall'altra. Liv non si piega a Clay e per questo Clay è totalmente disarmata dalla ragazza, tanto che questo la spinge a volerla mandare fuori di testa sempre di più fino a perdere entrambe la testa ma l'una per l'altra.
Chiaramente parliamo anche di prime esperienze per le ragazze e la Douglas la parte spicy non la tralascia assolutamente, anzi è molto carica e se quello state cercando sarete ben accontentati.
Anche la famiglia però è un tema importante nella storia: abbiamo modo di vedere quella di Clay che è praticamente spezzata, può apparire perfetta da fuori ma dentro casa è come se fossero tutti degli estranei mentre invece i fratelli Jaeger si che sono uniti e qui mi ricollego a quello che volevo dire prima ossia al fatto che sono personaggi secondari molto importanti che meritano la giusta attenzione, cosa che la Douglas farà con un romanzo a loro dedicato sempre però autoconclusivo e non vedo l'ora.
Non siamo brave ragazze è un romanzo female to female che funziona, un bully romance che ci riporta un po' alla Douglas di un tempo e che è impossibile non amare e che ovviamente sa essere anche parecchio spicy, ma soprattutto sa come farsi amare questa storia e infatti vi innamorerete assolutamente di Liv e Clay.

giovedì 11 aprile 2024

Recensione "The brightest light of sunshine" di Lisina Coney

   





Titolo: The brightest light of sunshine 
Autore: Lisina Coney
Editore: Queen Edizioni
Genere: Romance
Data di uscita: 29 Marzo 2024

 
A soli ventidue anni, Grace Allen si è posta un obiettivo ambizioso: affrontare il suo passato traumatico e superare ogni timore, decidendo così di prendere in mano le redini della sua vita. In questo percorso di rinascita, il destino le presenta Samuel Callaghan. Con una corporatura intimidatoria, un corpo ricoperto di tatuaggi, otto anni in più di lei e la responsabilità di una sorellina affidata alle sue cure, Cal è decisamente una sorpresa inaspettata.

Nonostante le differenze evidenti, Grace si trova ad affezionarsi a Cal con sorprendente facilità. Tuttavia, per Cal, le priorità sono chiare: gli affari e prendersi cura di sua sorella. Non c’è spazio per l'amore nella sua vita, almeno per il momento. Ma quando una bionda dal passato doloroso riesce ad abbattere i suoi muri, Cal si trova a dover rivedere le sue convinzioni.
Grace e Cal si rendono conto che il loro legame va oltre l'amicizia, c’è una connessione speciale che potrebbe essere il tassello mancante nei loro cuori.

IL MIO VOTO

Grace è una ragazza di ventidue anni che tuttavia per la sua giovane età ha affrontato qualcosa che l'ha segnata tanto e che si porterà dietro per tutta la vita, tuttavia la ragazza è determinata a cercare di andare avanti e di ricominciare, senza annegare nel passato.
Ecco perchè decide di trasferirsi in un piccolo paesino e frequenta l'università, riprendendo in mano a poco a poco la sua vita e nel suo percorso per tornare ad essere quella di un tempo, trova Cal.
Cal è un ragazzo di trent'anni che fa il tatuatore e ha una grossa responsabilità perchè non solo pensa agli affari e al suo futuro, ma deve anche occuparsi della sorellina più piccola e quindi nella sua vita c'è davvero poco spazio per l'amore, cosa che del resto nemmeno Grace mette al primo posto perchè per lei è molto difficile ora come ora fidarsi soprattutto degli uomini.
L'essere l'uno nella vita dell'altra è abbastanza inevitabile, così come è bellissima l'amicizia che nasce tra i due che si prende il suo tempo e che dona davvero del realismo alla storia anche perchè da amici a passare allo step successivo serve tempo, per entrambi perchè Cal è focalizzato su altro e Grace chiaramente ha bisogno di tempo per poter trovare la persona giusta di cui fidarsi, ma come loro non potrete fare a meno di innamorarvi di loro.
Grace è sicuramente il personaggio che più ho amato, una ragazza che è stata segnata da un'esperienza che l'ha segnata e che comunque vuole riprendersi in mano la sua vita nonostante le varie difficoltà e i tanti momenti di panico, cosa che le fa tanto onore.
Dall'altra parte c'è Cal, quel ragazzo che all'esterno può apparire come inarrivabile e un bad boy ma che in verità è di una tenerezza assurda, non solo con la sua sorellina, lo amerete senza dubbio.


The brightest light of sunshine è uno di quei romanzi che una volta iniziato a leggere non si riesce a posare se non quando si è costretti e quindi arrivati alla fine. E' una lettura che non si limita solo a raccontare una storia d'amore, ma a raccontare soprattutto una storia di rinascita da parte di una protagonista che ha subito qualcosa che ovviamente ha avuto un forte impatto nella sua vita e sebbene questo l'abbia cambiata, lei è determinata a trovare di nuovo fiducia nel genere maschile così come è desiderosa di vivere appieno la sua vita, senza chiudersi in se stessa ma lottando giorno dopo giorno per riprendere in mano tutto quello che può.
E' quindi bellissimo non solo assistere alla sua amicizia con Cal, ma al suo percorso di rinascita pagina dopo pagina e l'autrice è riuscita ad affrontare un tema delicato e sempre più attuale in una maniera che dona speranza al lettore, e non in modo scontato o banalel.
Parlano però della love story, questo è a tutti gli effetti un age gap visto la differenza di età dei due protagonisti e ovviamente un friends to lovers, un trope che devo dire non sempre mi soddisfa ma che in questo romanzo ho adorato perchè rende davvero tutto più credibile e soprattutto ci fa vedere come si evolve la loro relazione, rendendo facile innamorarsi di loro come coppia, oltre che come personaggi visto che sono molto ben caratterizzati.
Lo stile della Coney è molto scorrevole e diretto, la storia ci viene raccontata da entrambi i punti di vista dei due protagonisti e sa come far emozionare, far piangere e intrattenere.
The brightest light of sunshine è uno di quei libri da leggere, senza se e senza ma, perchè è una storia che fa davvero bene al cuore.

martedì 9 aprile 2024

Recensione "The No Show" di Beth O'Leary

   






Titolo: The No Show
Autore: Beth O'Leary
Editore: Mondadori
Genere: Romance
Data di uscita: 9 Aprile 2024

 

Tre donne. Tre appuntamenti. Un uomo che non compare. 08.52 Siobhan ha appuntamento per colazione con il suo ragazzo. Ma lui che fine ha fatto? 14.43 Miranda non vede l'ora di pranzare con Carter e festeggiare il nuovo lavoro. Ma perché lui non si fa vedere? 18.30 Joseph ha promesso a Jane che l'avrebbe accompagnata a una festa di fidanzamento. Ma adesso dov'è andato?

IL MIO VOTO

Siobhan sta aspettando Carter per colazione ma sebbene il tempo passi lui non si fa vedere, cosa che ovviamente la turba e soprattutto non è il massimo non presentarsi ad un appuntamento proprio per San Valetino, qualsiasi orario questo sia, ma per quanto sia interessata a Carter, la loro non è una storia importante e lei ha troppe cose ancora da affrontare e metabolizzare, per cui cerca di non rimanerci troppo male e se ne va, lasciando il tavolo.
C'è poi Miranda, lei sta aspettando il suo ragazzo per pranzare insieme e non vede l'ora di raccontargli le ultime novità ma anche in questo caso nessuno si presenta e la donna non sa cosa pensare, se non che sia bruttissimo essere lasciata sola a San Valentino!
Ed infine c'è Jane, una ragazza che sta aspettando Joseph per andare insieme ad una festa di fidanzamento a cui lui avrebbe detto che l'avrebbe accompagnata fingendosi il suo ragazzo, anche se sono semplicemente amici, ma come è successo alle altre, anche in questo caso Joseph Carter non si presenterà all'appuntamento.
Queste tre donne non si conoscono ovviamente e sono completamente diverse tra loro, cosa hanno quindi in comune oltre ad essere state tutte bidonate per San Valentino? Il ragazzo. 
Ebbene si perchè tutte avevano un appuntamento con Joseph Carter e lui non si è presentato a nessuno di questi, per cui dopo aver conosciuto loro l'autrice non può che presentarci lui e farci vedere come tenterà di rimediare alla situazione, ma soprattutto aspettate di conoscere bene la storia prima di giudicarlo, perchè credetemi ne rimarrete sconvolti. Tra le tre ragazze devo dire che quella che più ho amato è stata Jane, forse perchè un po' mi sono rivista in lei a livello di carattere, scelte e interessi, mentre invece le altre due donne non hanno avuto lo stesso impatto su di me e per quanto riguarda Joseph Carter devo dire di aver provato tanti sentimenti verso di lui, ma solo alla fine sono stata davvero in grado di giudicarlo e apprezzarlo, nonostante tutto.


Beth O'Leary è una di quelle autrici che dovrebbero avere molta più attenzione perchè in grado di portare storie davvero originali e diversi dai soliti romance, che restano comunque tali e forse per la loro diversità non adatti a tutti, ma certamente in grado di spiazzar e conquistare proprio per questo. Se state cercando infatti un romance leggero e poco impegnativo questo non è il libro per voi, sono davvero tanti i temi che affronta l'autrice in questa storia così come The No Show possiamo definirlo a tutti gli effetti un mystery romance perchè comunque abbiamo tre donne che escono con lo stesso uomo e la storia che ci vuole presentare l'autrice è qualcosa di davvero unico, piena di colpi di scena impossibili da prevedere che non possono che rendere davvero speciale e unica la lettura.
Il libro ci permette di conoscere sia le tre ragazze che vengono lasciate sole il giorno di San Valentino e l'impatto che questo ha su di loro e sulla loro storia da quel momento, così come ci viene presentato l'uomo, lo stesso per tutte, che ha dato loro buca e permesso loro quindi di affrontare una nuova parte della loro vita, un personaggio che solo col tempo si può davvero apprezzare.
The No Show è un romanzo diverso dai soliti romance, una di quelle letture che può apparire già viste ma che riesce a spiccare per i suoi colpi di scena e l'unicità e ancora una volta non posso che essere totalmente conquistata dalla penna della O'Leary che già con The Flatshare aveva dato prova del suo talento ma che penso ora, con questo titolo, si sia davvero superata. Dovete assolutamente dare una possibilità a questa storia e questa autrice.

venerdì 5 aprile 2024

Recensione "Cose che abbiamo dimenticato" di Lucy Score

  







Titolo: Cose che abbiamo dimenticato
AutoreLucy Score
Editore: Newton Compton
Genere: Romance
Data di uscita: 5 Marzo 2024

 

Lucian Rollins è un uomo d’affari spietato. Deciso a cancellare la cattiva reputazione della famiglia, trascorre ogni minuto della vita a costruire il suo impero: denaro e potere sono la sua sicurezza ed è disposto a tutto per ottenerli. A mettergli i bastoni tra le ruote, però, arriva Sloane Walton, un’esuberante bibliotecaria determinata a ottenere giustizia per un torto subito anni prima da suo padre per mano dei Rollins. Legati da un antico segreto, Lucian e Sloane si detestano apertamente e diffidano l’uno dell’altra. Tuttavia, per caso, col passare del tempo i battibecchi accendono le fiamme della passione e spegnerle diventa impossibile. Talvolta, però, neanche l’amore riesce a colmare le differenze tra due persone agli antipodi, che desiderano per il futuro cose diverse. Lucian e Sloane riusciranno a trovare un punto di incontro o il sentimento che li unisce non sarà abbastanza?

IL MIO VOTO

E' finalmente arrivato il momento di conoscere più da vicino Lucian Rollins. Lucian è un personaggio che fin dal primo libro ha attirato la mia attenzione, è uno degli amici più cari di Knox e Nash e se pensavamo di aver già avuto a che fare con due personaggi grumpy, beh ancora non avete conosciuto il signor Lucifer, come lo chiama in modo mooolto affettuoso la nostra Sloane.
Lucian ora come ora è un uomo d'affari che pensa solo a costruire il suo impero e a ripulire il nome della sua famiglia, mentre invece Sloane è una semplice bibliotecaria che sogna di avere presto una famiglia bella grande, anche se il tempo a sua disposizione per realizzare questo sogno sta diventando sempre meno, sono persone completamente diverse eppure si odiano e questo perchè tanti anni prima Lucian e Sloane erano una parte importante l'uno dell'altra, il nostro Lucifer tante volte si è rifugiato dalla famiglia di Sloane e si è sentito molto più accolto che a casa sua, dove affrontare le giornate e soprattutto aver a che fare con il padre non era mai semplice, questo fino a quando qualcosa ha cambiato tutto e ha allontanato i due ragazzi, anche se Lucian per la famiglia della ragazza c'è sempre stato e non manca nemmeno al funerale del padre di Sloane, non solo prendendosi cura di quella che è un poco anche la sua famiglia, ma anchedi Sloane per quanto la ragazza lo neghi. Ed è così che i due tornano ad essere parte l'uno della vita dell'altra, dove ovviamente sono più i battibecchi e i litigi a spiccare piuttosto che altro, un continuo botta e risposta che potrebbe anche avvicinarli più di quanto si aspettano e fargli capire che forse tutto quell'odio che provano l'uno per l'altra è un altro sentimento..
Avevo amato Knox ma Nash era riuscito a batterlo, ora signori e signore non posso che dirvi che è stato Lucian Rollins a conquistarmi in tutto e per tutto, è un protagonista sicuramente imperfetto e non proprio facile con cui averci a che fare ma una volta che si apre e si rivela per quello che è, resistergli è impossibile
Anche Sloane ovviamente sa il fatto suo e ha un bel caratterino, una protagonista che appare come una semplice bibliotecaria ma è combattiva e pronta a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.


Con Cose che abbiamo dimenticato arriviamo alla fine della serie Knockemout, una trilogia che si svolge in una piccola cittadina dove abbiamo appunto diversi personaggi libro dopo libro anche se ovviamente quelli precedenti hanno ancora un ruolo importante nella storia e quindi aspettatevi di ritrovare Knox e Nash, insieme a Naomi e Lina e insieme a tanti altri personaggi che riescono in un modo o nell'altro ad entrare nel cuore del lettore. Se mi era piaciuto molto il primo libro e avevo amato il secondo, con questo la Score si è assolutamente superata anche perchè ci aveva già fatto conoscere Lucian come personaggio e le aspettative sul suo romanzo erano alle stelle, aspettative che sono state rispettate.
Ancora una volta l'autrice affida la narrazione ad entrambi i personaggi e quindi abbiamo modo di conoscere bene sia Sloane che Lucian, così come il fatto che i due si odino per colpa di qualcosa avvenuta tempo prima spinge l'autrice a farci conoscere anche i due personaggi però 23 anni prima, dandoci modo di vedere quanto sono diversi oggi, sempre pronti a litigare per qualcosa anche se in verità sono ben altri i sentimenti che provano.
Come sempre non manca il romance e lo spicy, ma anche la parte mystery che era iniziata già nel primo libro e continuava nel secondo, qui si fa ancora più interessante e alza la posta in gioco mettendo sempre più in pericolo i nostri personaggi preferiti.
La penna della Score risulta essere sempre super scorrevole e semplice da leggere, l'unica pecca, se proprio si vuole essere pignoli, è che si è fatta un po' prendere la mano e forse anche con 50/100 pagine in meno il libro sarebbe stato perfetto.
Lucy Score ancora una volta mi ha fatto sognare con questi personaggi e questa serie e  la Knockemout sarà una di quelle trilogie che porterò sempre nel cuore.

giovedì 4 aprile 2024

Recensione "My Crash" di Floriana D'Amico

   









Titolo: My Crash
AutoreFloriana D'Amico
Editore: Giunti
Genere: Romance
Data di uscita: 3 Aprile 2024

 

Juliet Avery si sente viva solo quando preme sull'acceleratore della sua Camaro e l'adrenalina le esplode nelle vene, spegnendo ogni altro pensiero: dopo l'incidente che ha portato suo fratello Charlie sulla sedia a rotelle, costringendolo ad abbandonare le corse, è diventata la prima pilota della scuderia di famiglia, e nasconde dietro la maschera della ribelle il senso di colpa di sentirsi felice. Quando, con le sue intemperanze, mette in fuga l'ennesimo istruttore alla vigilia del campionato decisivo, l'unico folle che può accettare l'incarico di allenarla è il popolarissimo Lennox Silver, ex promessa della NASCAR, campione in carica clamorosamente ritiratosi per motivi sconosciuti. Bellissimo, sexy, brillante, oggi Lennox è il re delle cronache mondane, con una lista di spasimanti più lunga dei circuiti che ha percorso nella sua breve e sfolgorante carriera. Lennox è pronto a portare Juliet in pole position, ma c'è un problema: lei lo odia con tutta sé stessa. Perché è arrogante, sfacciato, borioso. E perché, in cuor suo, è convinta che proprio lui abbia provocato l'incidente di Charlie. Tra gare clandestine, inconfessabili segreti e un'inaspettata fuga a New York, il battito dei cuori di Juliet e Lennox si farà più assordante del rombo dei motori. Fino all'ultimo, imprevedibile testacoda. Floriana D'Amico firma uno sport romance serrato e bollente, da leggere a mille all'ora.

IL MIO VOTO

Juliet Avery ha sempre sognato di essere il primo pilota della sua scuderia e per quanto abbia talento e cerchi di farsi notare dal padre, quel ruolo spetta al fratello maggiore, questo fino a quando il ragazzo a causa di un incidente perde la sensibilità alle gambe ed è costretto sulla sedia a rotelle, un incidente che la ragazza imputa a Lennox Silver non solo perchè il fratello si è scontrato con lui, ma da quando Charlie è fuori dai giochi Lennox è riuscito a vincere gare su gare, diventando un vero campione anche se si è effettivamente ritirato dalle gare per motivi sconosciuti. A Juliet quindi viene finalmente data la possibilità di dimostare il suo valore, tuttavia la ragazza riesce a far scappare quanti più istruttori possibili rendendo loro la vita un inferno, presentandosi tardi alle prove e facendo di tutto per farsi odiare, come se si volesse autosabotare.
E allora la scuderia Avery arriva alla folle decisione di ingaggiare proprio Lennox Silver come suo istruttore, una novità che Avery ovviamente non gradisce e ancora una volta è pronta a metterlo nei guai e a farlo scappare a gambe levate. Lennox però non è come gli altri, vede subito qualcosa in Avery che riconosce e sebbene i due sembrino praticamente odiarsi, tutti sentimenti che non possono che alimentare il fuoco che arde tra loro e che è pronto a bruciare, una volta che riusciranno ad ammettere quel che provano davvero.
Juliet è un personaggio sicuramente complesso: una ragazza che ha sempre voluto gareggiare e ha sempre avuto talento e che può inseguire il suo sogno, ma che sembra sentirsi in colpa nel farlo perchè la sua felicità è costata cara al fratello, che non è più quel ragazzo di un tempo ma l'ombra di se stesso. Anche Lennox ha i suoi demoni da combattere, un passato che lo tormenta ancora nel presente e che fino a che non lo affronterà non gli permetterà di andare avanti, devo ammettere che mi è piaciuto molto anche se in questo caso a spiccare maggiormente è proprio Juliet Avery.


My Crash è uno sport romance ambientato nel mondo delle gare automobilistiche e devo ammettere che è stata una bella ventata d'aria fresca, se poi ci aggiungiamo che non è il protagonista maschile a dover gareggiare ma quello femminile, tutto si fa ancora più interessante. Lennox ed Avery sono due personaggi imperfetti e con tanti demoni da affrontare che tuttavia risultano più realistici che mai, soprattutto Avery che finalmente può realizzare il suo sogno ma non riesce a goderselo per via del costo che ha pagato suo fratello per consentirle di viverlo, così come teme costantemente di deludere il padre, qualcosa che Lennox sa bene visto che anche lui ha parecchi problemi da affrontare con la figura paterna, che è di fatto il fulcro di tutto quello che lo blocca.
La famiglia quindi è sicuramente una parte importante della storia, le sue imperfezioni  così come la sua forza e infatti amerete la mamma di Avery che è una donna che sa come mettere in riga gli altri, proprio come la figlia, così come amerete ovviamente i due protagonisti principali e i loro continui battibecchi pronti a sfociare in qualcosa di molto di più che all'inizioe può essere scambiato come attrazione, ma diventa a poco a poco molto altro.
Sono Avery e Lennox a raccontarci questa storia, entrambi hanno i loro punti di vista ,entrambi hanno tanti demoni da affrontare ed è quindi bello vedere questi personaggi crescere e svilupparsi.
Floriana D'Amico ha una penna molto scorrevole e diretta, la storia prende subito il via e si legge a mille all'ora davvero, però è difficile alla fine salutare questi personaggi e io infatti spero che l'autrice scriva altro ambientato in questo modo perchè c'è ancora tanto da dire, uno tra tutti Charlie meriterebbe la sua storia!

mercoledì 3 aprile 2024

Review "Non c'è niente di vero" di Emiko Jean

 







Titolo: Non c'è niente di vero
AutoreEmiko Jean
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 19 Marzo 2024

 
Quando il telefono squilla, Mika si aspetta tutto tranne questa frase: «Sono Penny, credo di essere tua figlia». È la voce della sua bambina. La persona che, con il suo primo respiro, le ha insegnato il significato della parola amore. Mika avrebbe voluto regalarle il mondo, ma ha dovuto darla in adozione appena nata. Sono passati sedici anni e ora Penny vuole conoscerla. Sua figlia non merita niente di meno che la perfezione, e stavolta Mika non può sbagliare. L'unica possibilità che ha è inventarsi una vita che non esiste: il lavoro dei sogni, il fidanzato perfetto e la casa più splendida che ci si possa immaginare. E mentre è occupata ad abbellire la verità, Mika non si rende conto che per Penny l'unica cosa importante è che sua madre sia sincera. Non ha bisogno che sia perfetta, desidera solo il suo affetto. Quando l'illusione crolla e le bugie emergono, Mika si trova di fronte alle proprie insicurezze e al proprio senso di inadeguatezza. Per recuperare l'amore della figlia, deve rimettere insieme i pezzi della sua vita. Questa volta quella vera. Eppure, è proprio nelle crepe dell'imperfezione che si nasconde l'amore. L'amore, questa volta quello vero.

IL MIO VOTO

Mika è una donna che sta attraversando un momento molto particolare della sua vita perchè sia a livello lavorativo che personale tutto sembra remarle contro e in mezzo a tutto questo riceve una chiamata che la spiazza totalmente perchè dall'altro capo del telefono c'è Penny, una ragazzina di sedici anni che crede di essere sua figlia. E in effetti lo è. Mika ha dato alla luce Penny e poi ha dovuto darla in adozione e la ragazza è cresciuta con un'altra donna che ha sempre chiamato mamma, è quella che le ha insegnato tanto e quella che è sempre stata il suo punto di riferimento ma ora che quella donna è venuta a mancare, Penny  sente di voler colmare finalmente quel vuoto che ha sempre sentito, quella mancanza e quelle risposte che solo Mika può darle.
E Mika ovviamente vuole esserci per sua figlia, ha una seconda occasione e ora più che mai vuole sfruttarla tuttavia la sua vita non è appunto perfetta e non si sente a suo agio a dire la verità a quella ragazzina che ha abbandonato con la speranza di darle una vita migliore e, allontanandola, di fatto per se stessa non è stata in grado di ottenere nulla e così le mente, facendole credere di avere una vita perfetta ma il problema è che Penny ad un certo punto del loro rapporto vuole incontrarla di persona e questo rovinerà tutto.
Mika è un personaggio che nonostante sia imperfetto ho amato e questo perchè è cresciuta con una madre che non l'ha mai incoraggiata a lottare per quello che desidera ma solo a fare parte di determinati schemi, è stata una ragazza che si è vista costretta a lasciare andare la sua bambina e ora è una donna con una vita ben lontano dall'essere quella dei suoi sogni che vuole solo apparire perfetta agli occhi della figlia, quando Penny in verità vuole solo conoscere la donna che le ha dato la vita e amarla per quello che è.

Emiko Jean è un'autrice che avevo già avuto modo di leggere su un titolo per giovani lettori e quando ho letto la trama di questo romanzo devo dire che ero molto curiosa di vederla in questa veste indirizzata più ad un pubblico adulto per le tematiche trattate e devo dire che l'ho trovata davvero in splendida forma.
Quella che l'autrice ci racconta è una storia che esplora il difficile rapporto che ci può essere tra una madre e una figlia e soprattutto cosa si è disposti a fare per amore. Mika infatti per amore della figlia ha deciso di affidarla a qualcun altro che potesse crescerla e per conquistarsi il suo amore da adolescente le dipinge una realtà fittizia dove tutto nella sua vita sembra perfetto quando non lo è e sarà proprio dimostrandosi imperfetta ma sopratutto volenterosa di rimettere insieme quello che non va della sua vita che le dimostrerà quanto tiene a lei. Anche per quanto riguarda Penny vediamo una ragazza che riconosce la madre nella donna che l'ha cresciuta e che le è sempre stata accanto, ma allo stesso tempo è anche curiosa di conoscere la donna che le ha dato la vita, qualcosa di assolutamente legittimo anche per avere modo di conoscere qualcosa di più sulle proprie radici. 
Non c'è niente di vero non è sicuramente una storia priva di difetti, tuttavia è una storia che secondo me va letta almeno una volta, soprattutto per le tematiche che tratta con grande semplicità ma che comunque arrivano forte e chiaro e soprattutto c'è anche spazio per qualche momento più leggero, merita un'occasione.