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martedì 17 marzo 2020

Blogtour:"Finché il caffè è caldo" di Toshikazu Kawaguchi - La recensione

Buon salve bookspediani.
Oggi, in occasione dell'ultima tappa del blogtour dedicato al romanzo di Toshikazu Kawaguchi, vi parlo di come è andata per me la sua lettura.



Titolo: Finché il caffè è caldo
Autore: Toshikazu Kawaguchi
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 12 Marzo 2020


In Giappone esiste una caffetteria speciale. Su di essa girano mille leggende. Si narra che, bevendo il caffè, sia possibile rivivere un momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l'unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare la persona che non doveva sfuggire. Si narra che facendo quel piccolo gesto tutto possa cambiare. Ma c'è una regola da rispettare: non bisogna, per nessuna ragione, finire il caffè dopo che si è raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria. Eppure qualcuno decide di sfidare il destino. Qualcuno si siede su quella sedia con davanti una tazza fumante. C'è Fumiko, che non ha trattenuto il ragazzo che ama; Kothake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa; Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con sua sorella. E infine c'è Kei, che cerca tutta la forza dentro di lei per diventare una buona madre. Ognuno ha un rimpianto. Ognuno ha un ricordo che riaffiora. Ma tutti scoprono che non è importante il passato. Perché non si può cambiare. Ciò che conta è il presente. Quello è nelle proprie mani. Ogni cosa si può ancora decidere, scegliere, fare nel modo giusto. La vita come il caffè va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.


IL MIO VOTO



La particolarità di questo romanzo è data da due elementi: i personaggi e l'ambientazione, che è di fatto una semplice caffetteria all'esterno, ma che al suo interno offre un servizio davvero speciale che nessun altro offre, ossia quello di poter tornare indietro nel tempo e rivivere un momento che ha cambiato per sempre la vita, un momento che non si può cambiare, ma che offre un modo per affrontare diversamente la vita. E quindi, visto che non è una sola persona che vuole rivivere quel momento particolare della propria vita, i protagonisti della storia sono molteplici, ognuno di loro ha qualcosa da offrire al lettore e non è un caso che il romanzo sia diviso in quattro capitoli con ognuno un personaggio diverso, una prospettiva diversa e una scelta che si vorrebbe cambiare, ma che non si può, la si può solo rivivere per sperare di portare proprio quel ricordo nel tempo, per sperare che basti quello a tenerci compagnia. Tra i miei personaggi preferiti c'è proprio la prima ragazza che appare in scena, Fumiko, una donna che si è lasciata sfuggire il ragazzo che ama e che vorrebbe a tutti i costi tornare indietro per dirgli davvero quello che prova, per dirgli che potrebbe aspettarlo e insieme potrebbero davvero costruire qualcosa insieme. Sarà che la sua è prima storia che viene affrontata, ma a me è piaciuta davvero tanto la voglia di Fumiko di poter cambiare le cose, l'amore che prova per la persona che ha lasciato andare e soprattutto la forza che trasmette al lettore. Ma se questa storia fa da apripista, quella che si imprime nella mente del lettore a mio avviso è quella di Kei, una donna che sta per diventare madre e che è disposta a tutto per essere la migliore di queste, che prova un amore unico per un figlio che ancora deve nascere e conoscere, ma che è già pronta a metterlo al primo posto.


Toshikazu Kawaguchi ci porta un romanzo davvero bizzarro e particolare, una storia che permette di andare nel passato seguendo attentamente però delle regole: in primis bisogna essere seduti in un preciso punto, non bisogna mai spostarsi da quella sedia almeno fino a quando si resta nel passato e soprattutto bisogna bere il caffè prima che questo si raffreddi, sono regole semplici ma che, durante una conversazione che in qualche modo può cambiarci, possno passare in secondo piano. Ho trovato quindi molto originale l'idea dell'autore di poter viaggiare nel tempo attraverso una caffetteria, che non è un viaggio per assistere a quello che già si è visto, non è un viaggio che può cambiare il passato e quindi avere ripercussioni sul nostro presente, è un viaggio in cui si mette a nudo l'anima, in cui si ha un'occasione in più di poter avere una chiusura di una faccenda lasciata in sospeso, un modo per affrontare quello che si è perduto ma che deve restare nel passato, per poter avere modo di cogliere l'attimo e quindi di vivere appieno il presente. La metafora stessa infatti del bere il caffè fino a che è caldo riassume perfettamente la filosofia del romanzo stesso, infatti il caffè va bevuto subito altrimenti freddo non è più buono e quindi si intuisce che il presente va vissuto qui e adesso, senza aspettare e senza pensare troppo al passato, qualcosa che non si può cambiare.
Ma come il messaggio generale invoca forte e chiaro un carpe diem, ogni personaggio porta con sè un tema importantissimo, come il desiderio di esser madre e quindi di essere disposta a tutto per il proprio figlio, oppure cosa significa affrontare la malattia di un proprio caro e ancora accettare di avere perso la persona che si ama, per cui l'autore ci mette in condizione di riflettere su ogni personaggio che compare nella storia, ma anche sulla trama in generale del romanzo, esortandoci a vivere il presente.


"Finché il caffè è caldo" è sicuramente un romanzo estremamente particolare, che si prende il suo tempo per essere compreso. Infatti la trama si divide in quattro capitoli, ognuno dei quali ha un personaggio diverso che deve lottare con la sua voglia di cambiare il passato e quindi affrontare il suo presente e ammetto che i nomi dei personaggi, spesso molto simili, non aiutano a destreggiarsi nella storia, almeno al principio, ma una volta compreso il format, il romanzo si legge in un attimo, sia per merito dello stile molto semplice e diretto dell'autore, sia per la brevità della storia, che conta meno di duecento pagine.
Toshikazu Kawaguchi è un autore che onestamente non conoscevo, ma che riesce ad attirare l'attenzione per la particolarità e la profondità di questa storia, perchè per quanto breve e semplice riesce a toccare il cuore del lettore: ogni capitolo, e quindi ogni personaggio, riesce a conquistare con la sua vita personale chi sta leggendo di lui e la varità di questi personaggi rende quindi facile per chi legge rispecchiarsi in loro, perchè bene o male tutti vorremmo tornare indietro e salvare una relazione a cui teniamo, fare il meglio per essere una buona madre o semplicemente parlare con una persona che non c'è più e ancora parlare con una persona che sappiamo essere malata e non riconoscerci nel presente, ma nel passato, quando ancora la malattia non l'aveva colpito, era ancora la persona che amiamo. Dunque il segreto di questo romanzo è la semplicità e la stravaganza, perchè sebbene sappiamo che è impossibile tornare indietro nel tempo, non possiamo che sperare che prima o poi arrivi la possibilità di viaggiare indietro nel tempo e di passare il tempo di una tazza di caffè, con una persona cara che non è più accanto a noi.
Toshikazu Kawaguchi scrive un romanzo a mio avviso non per tutti ma, per chiunque è disposto a dargli una possibilità, sono certa troverà una buona compagnia, specie se lo legge insieme ad una buona tazza di caffè e comprende che il presente è qualcosa di prezioso, da non sottovalutare mai e da vivere appieno in ogni momento.





si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



1 commento:

  1. L'avevo adocchiato anche io, e spero di poterlo leggere il prima possibile ☺️☺️

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