lunedì 25 maggio 2020

Recensione "Divisa in due" di Sharon M. Draper

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di una storia che non lascia indifferenti, una storia che sicuramente amerete e che vi lascerà un segno indelebile nel cuore, una storia che dovete leggere.

Divisa in due di [Sharon M. Draper, Francesca Pe']

Titolo: Divisa in due
Autore: Sharon M. Draper
Editore: Feltrinelli
Genere: Young Adult
Data di uscita: 21 Maggio 2020


Dalla separazione dei genitori, la vita di Izzy è divisa a metà fra casa di sua madre e casa di suo padre. Quello che più la fa sentire divisa non è però il fatto di doversi spostare di settimana in settimana e cambiare continuamente ritmi e stili di vita. Il vero motivo di confusione riguarda la sua identità: il padre infatti ha origini africane, mentre la madre è bianca, e ciò la fa sentire profondamente insicura su chi è e su come definirsi. L’unica certezza che ha è il suo amore per il pianoforte e la volontà di partecipare all’importante concorso a cui l’ha iscritta la sua insegnante.
Dato che i genitori lavorano, il fratellastro Darren si offre di accompagnarla in auto fino all’Università di Cincinnati. Durante il tragitto i due ragazzi vengono coinvolti in un episodio drammatico, ma sarà proprio grazie a questo che i tasti bianchi e i tasti neri della vita di Izzy finalmente si mescoleranno e riusciranno a creare un’inaspettata melodia di riconciliazione e di pace.

IL MIO VOTO




Isabella, detta Izzy, è una bambina che ha conosciuto per poco tempo la stabilità familiare: i suoi genitori infatti non sono mai andati troppo d'accordo, vuoi per un motivo vuoi per un altro, ma tuttavia l'amore era il collante che li univa e quando questo è venuto a mancare, la situazione è diventata insostenibile, tanto che l'unica soluzione non poteva che essere divorziare. Questo ovviamente ha portato grandi cambiamenti, soprattutto al principio quando il padre di Izzy si è trasferito in un altro stato, ma è ancora più difficile vivere da quando è tornato. I genitori di Izzy infatti si dividono la custodia della figlia e quindi per una settimana sta dalla madre, la quale si è rifatta una vita e frequenta un uomo che ormai è una presenza fissa in famiglia, e quella dopo dal padre, anche lui con una nuova compagnia e un figlio acquisito, e questo divide nettamente in due Izzy. Isabella infatti è la combinazione perfetta dei suoi genitori: suo padre è afroamericano e quindi nero, sua madre è bianca e quindi lei che non è ne carne ne pesce si sente costantemente giudicata, costantemente fuori posto. A scuola non sa che posizione prendere, non sa che casella barrare ma soprattutto non sa chi è lei perchè per rendere felice la madre finge che le piacciano determinati colori o un determinato cibo, mentre invece quando sta con il padre cerca di essere ancora un'altra persona. L'unica costante nella sua vita è la musica e quindi il pianoforte, quello strumento che non la giudica e la accetta per quella che è, senza filtri o finzioni. Certo oltre a questo ha l'amore dei genitori e delle nuove persone entrate nella sua vita, ma passano in secondo piano quando si guarda allo specchio e non riconosce il suo riflesso, non capisce chi è davvero e soprattutto quanto è pericoloso il mondo per una persona di colore, qualcosa che scoprirà presto e con questo anche la sua identità.


Dalla trama sapevo di trovarmi davanti ad una storia che non passa inosservata, che una volta conclusa resta nel cuore e infatti non mi sbagliavo assolutamente: le duecento pagine della Draper scivolano via in un attimo, lasciando il lettore traboccante di emozioni. In primo luogo troviamo cosa significa avere dei genitori che non vanno d'accordo e che quindi decidono di divorziare, distruggendo la famiglia di sempre nel tentativo di salvarla. La vita di Izzy quindi cambia totalmente perchè si ritrova sballottata in due case e due famiglie completamente diverse, dove spesso viene messa in mezzo e vedere i suoi genitori che ancora, dopo tanti anni, si fanno la guerra, non può che destabilizzarla. E' quasi difficile passare una settimana da uno e una dall'altra, sembra impossibile ridere e divertirsi quando si è con la madre, senza considerare il padre. E' difficile integrarsi in generale: la mamma di Izzy è bianca e suo padre è nero, lei l'unione perfetta dei due. Ora che sono separati però e che la madre esce con un ragazzo bianco, quando Izzy gira con loro viene giudicata per il colore della sua pelle, quando invece è con il padre e la nuova compagna di colore si sente molto più a suo agio, eppure anche questa volta non è  totalmente inserita perchè non ha la stessa tonalità scura dei due. Izzy è proprio come il suo pianoforte: ha delle parti bianche dentro di sè ma anche nere, proprio come i tasti del suo strumento preferito. La divisione della famigli di Izzy provoca una divisione all'interno della ragazzina stessa, la quale non riesce più a capire chi è davvero o chi dovrebbe essere e questa domanda la accompagnerà per tutto il romanzo, facendoci capire che a volte, anche se i genitori cercano di fare del loro meglio, spesso non considerano davvero quello che è meglio per i figli e il loro amore rischia di essere quello che fa loro più male.


Ma un'altra tematica che emerge e che vale la pena sottolineare è il razzismo: nel romanzo infatti vediamo Izzy farsi domande sulla sua identità e sulla percezione che gli altri possono avere di lei, il padre stesso le dice che le persone di colore hanno una vita diversa, devono sempre apparire al meglio perchè purtroppo conta come si pongono o semplicemente come si vestono. Izzy non ha mai capito fino in fondo queste parole, ma lo sperimenta indirettamente a scuola, quando la sua migliore amica trova un cappio, e quindi il simbolo dell'oppressione, nell'armadietto o quando entra in un negozio insieme ad un'amica e viene scortata fuori dalla guardia di sicurezza perchè ritenuta sospettosa, come se fosse un pericolo per quel negozio. Dunque è naturale porsi domande, è naturale chiedersi cosa si è fatto di sbagliato, perchè a priori si viene giudicati per il colore della pelle e non per la persona che si è, perchè i bianchi li vedono diversi e quindi in qualche modo hanno pregiudizi su di loro senza nemmeno provare a conoscerli. Sono domande davvero importanti e difficili, soprattutto se si è di colore e si vive in America, dove spesso episodi di razzismo a scuola raggiungono apici allucinanti. Ma ancora peggio si comportano le forze dell'ordine, che spesso sparano prima e si fanno domande dopo, senza considerare che potrebbero aver tolto una vita per niente. Divisa in due quindi non è solo un romanzo che mette in evidenza la difficoltà nel crescere in due famiglie diverse, ma fa capire come è difficile comprendere chi si è e soprattutto sottolinea che bisogna imparare a capire i problemi del mondo, tra questi purtroppo emerge il razzismo e questo non lo si può sconfiggere se non sono gli altri i primi a deporre le armi e a smettere di giudicare chi è diverso senza prima avergli dato un'occasione di vederlo davvero, oltre il suo aspetto fisico.


Divisa in due non è un semplice romanzo, è una melodia che è necessario ascoltare per capire che il mondo non sempre è semplice e che, se ci sono delle problematiche, è giusto farle presente anzi gridarle affinchè qualcosa cambi, la musica non può essere sempre la stessa se è imperfetta.
In perfetta sintonia con la trama e con il titolo, l'autrice racconta la storia di Izzy scandita settimana per settimana e quindi la vediamo insieme alla madre e al suo nuovo compagno, così come la vediamo a casa del padre, della sua nuova compagna e del fratellastro che è sempre incredibilmente dolce e protettivo nei suoi confronti. Ma la vediamo anche essere divisa in due al momento dello scambio, quando in un normalissimo centro commerciale cambia famiglia e così anche lei stessa, fingendosi diversa perchè ormai ha perso la sua identità. Più volte Izzy afferma di essere stata divisa in due dai genitori, i quali non si rendono conto di quanto le fanno male, e leggere le sensazioni di Izzy fa davvero male, colpisce dritto al cuore e si vorrebbe solo entrare nel romanzo per consolarla e per farle capire che in qualche modo andrà tutto bene. Lo stile dell'autrice, semplice ma di impatto, contribuisce a rendere questo romanzo ancora più scorrevole e quello che ha preparato per il lettore è un romanzo di forte impatto che a mio avviso dovrebbe essere incluso tra i romanzi obbligatori da leggere nelle scuole, perchè farebbe capire davvero tante cose ai ragazzi, ma è perfetto anche per gli adulti, anzi se possibile ancora più devastante.Divisa in due è una di quelle storie di cui tutti abbiamo bisogno.









si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



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