martedì 2 giugno 2020

Recensione "Un debito di sangue" di Brenda Novak

Hola bookspediani.
Oggi vi parlo di  "Un debito di sangue" di Brenda Novak, un nuovo thriller edito da Harper Collins.


Titolo: Un debito di sangue
Autore: Brenda Novak
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Thriller
Data di uscita: 21 Maggio 2020



Per più di un anno, Sebastian Costas ha cercato di scoprire la verità dietro l'omicidio della sua ex moglie e di suo figlio. Nonostante le prove dicano il contrario, infatti, è convinto che il secondo marito della donna, un poliziotto, abbia commesso entrambi i delitti e che poi abbia inscenato la sua stessa morte, così segue le sue tracce fino a Sacramento. Ed è qui che conosce Jane Burke, un'investigatrice privata. Jane è stata sposata con un serial killer e da cinque anni sta tentando di ricostruire la propria vita. Sebastian potrebbe essere l'occasione giusta per ritrovare la felicità... Ma anche l'uomo che stanno cercando è sulle loro tracce. Per lui è una battaglia personale, che è deciso a vincere. Costi quel che costi.


IL MIO VOTO



Sebastian Costas è un uomo di quarantacinque anni che lavora in banca, un uomo che potrebbe essere come tanti altri, salvo per il fatto che non riesce ad andare avanti con la sua vita. Il suo primo matrimonio non è andato bene e lui e la moglie hanno divorziato e la donna, così come Sebastian, si è rifatta una vita accanto ad un uomo che sembrava una brava persona, che aveva accettato anche il figlio avuto con Sebastian, ma ovviamente le apparenze ingannano e infatti Malcom si è rivelato presto un mostro, un uomo capace di uccidere moglie e figlio della donna, per poi togliersi la vita. Eppure Sebastian è certo che non siano andate così le cose: per lui Malcom è ancora vivo e lo sta cercando per concludere i conti in sospeso e poter andare avanti con la sua vita. Sebastian quindi non è una cattiva persona solo perchè il suo matrimonio è fallito, è semplicemente un uomo imperfetto che non meritava assolutamente di perdere l'ex moglie e soprattutto un figlio che amava con tutto il cuore. Sebastian è quel tipo di uomo che non si arrende davanti a nulla e che non è pronto a lasciarsi il passato alle spalle prima di aver rivelato la verità, non tanto per se stesso quanto per suo figlio, che merita giustizia e quindi che l'uomo che lo ha ucciso vada in galera. Ecco perchè Sebastian non bada a spese e, sebbene stia terminando tutti i soldi, non esita a investirli in qualsiasi tipo di informazione riguardo al mostro che gli ha cambiato la vita. E' un uomo testardo e caparbio, ma anche molto dolce e protettivo e questo avrà modo di vederlo Jane, una donna segnata dal passato come lui: per entrambi infatti è giusto andare avanti, ma prima devono chiudere con il passato e insieme potrebbero farcela. Sebastian mi è piaciuto molto come personaggio, un uomo che è determinato ad avere giustizia da solo visto che nessuno sembra ascoltarlo, un uomo segnato dal passato ma che ha ancora un futuro e tanto amore da dare ad altri.


Jane Burke è una donna che credeva di avere una famiglia perfetta, fino a quando il marito non è stato accusato di un crimine che a detta sua non aveva commesso e ha scontato un paio di anni in carcere, per poi però mostrare la sua vera faccia: quella di un serial killer non si è fatto scrupoli nemmeno a tentare di uccidere la madre di sua figlia, lasciandole una cicatrice che le ricorderà sempre quei momenti di panico e terrore. Eppure, nonostante il suo passsato e la paura di lasciarselo alle spalle, Jane è una che vuole aiutare gli altri e infatti lavora presso un'associazione che si occupa di cercare le persone di cui la polizia non ha interesse a trovare e per le mani le capita proprio un caso di due sorelle sparite nel nulla, la cui sorella maggiore ancora dopo due settimane sta cercando. Essendo Jane sola in ufficio, non le resta altra scelta che accettare il caso e ritrovarsi in una situazione molto più complessa e pericolosa di quella che aveva preventivato, una situazione che la metterà in pericolo ma che le farà anche capire che il passato deve lasciarselo alle spalle per avere un futuro. Jane è quindi sicuramente il personaggio per cui si prova più empatia: tutti i giorni finge di essere pronta ad andare avanti con la sua vita per sua figlia, ma di fatto non ha mai superato l'essere sposata con un serial killer che credeva un bravo uomo e questo la spinge a non fidarsi degli altri e, i suoi amici, la spingono a restare rintanata nel suo guscio. Sarà solo la presenza di Sebastian a farla uscire dalla sua comfort zone e a permetterle di tornare alla vita vera.


Come un buon thriller che si rispetti non mancano elementi oscuri in questa storia, tuttavia quello che emerge fin da subito è che spesso le apparenze ingannano. Uno stimato poliziotto può essere in grado di uccidere e, conoscendo il mestiere, anche cavarsela e commettere il delitto perfetto. Allo stesso modo un uomo rispettabile e devoto alla famiglia può essere un serial killer spietato, senza mai mostrare questo lato alle persone che ama, ma solo ad altri. E' inquietante questa constatazione perchè di fatto è la vita vera: tutte queste persone possono sembrare perfette, rispettabili, ma non si può mai sapere se sono così realmente o se indossano una maschera per comodità.
Allo stesso tempo le azioni di queste persone hanno un prezzo da pagare, un passato che non si può cancellare e che lega i due personaggi principali e li spinge ad avere una conclusione, finalmente. Sebastian infatti è la perfetta immagine di un padre che ha perso il figlio e non si rassegna ad avere mezze risposte, vuole giustizia e se la polizia non è pronta a dargliela, è pronto a farsela da solo, anche mandando a monte la sua relazione, il suo lavoro e i suoi risparmi, perchè vuole giustizia per suo figlio. Così come Jane vuole giustizia per se stessa e per non aver capito la verità, che le è costata quasi la vita, una vita che ora vive a metà perchè non si concede di essere felice di nuovo.
Ecco quindi che oltre al peso del passato, si parla di affrontare i propri demoni, siano essi figurati o persone in carne ed ossa, per avere la possibilità di un nuovo futuro.


Come ho tante autrici preferite per il romance o per il fantasy, quando si parla di thriller un'autrice che non mi stanco mai di leggere è Brenda Novak, i cui romanzi so per certo mi piaceranno, anche se si discostano parecchio dai soliti canoni. Infatti quello che ci presenta l'autrice, come sempre, è una storia in cui il lettore è già un passo avanti ai personaggi, sa già la verità e quindi non può che vedere i protagonisti cercare di trovare la verità attraverso continui colpi di scena, inseriti appositamente per sorprendere il lettore, visto che il colpevole viene svelato subito. Come sempre nei romanzi della Novak si trova davvero di tutto: a partire da un crimine da risolvere e quindi un colpevole da ricercare, ad un pizzico di romance che ovviamente non guasta mai e non è così calcato da distoglire l'attenzione dall'elemento più importante, quello mystery e quello della caccia ad un colpevole che sottolinea come a volte anche la persona più insospettabile possa essere un mostro, e in questo romanzo la Novak lo mette in evidenza per ben due volte, invitandoci a riflettere bene su chi riporre fiducia. Lo stile dell'autrice è come sempre molto scorrevole e fluido e la scelta di avere un romanzo con più punti di vista, sia quello del protagonista maschile e quindi di Sebastian, che di quello femminile e quindi di Jane, ma anche del colpevole e quindi di Malcolm, rende la storia incredibilmente interessante e, al contrario di quello che si crede, molto facile da seguire perchè la distinzione tra questi personaggi è molto netta e la caratterizzazione è ben curata e approfondita. Un debito di sangue non può che confermare la bravura di Brenda Novak e la mia voglia di avere presto tra le mani un suo nuovo romanzo.






si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



Nessun commento:

Posta un commento