lunedì 1 giugno 2020

Review "La lettrice testarda" di Amy Wittin

Buon salve bookspediani.
Iniziamo la mattinata con "La lettrice testarda" di Amy Wittin, una recente uscita edita da Garzanti.



Titolo: La lettrice testarda
Autore: Amy Wittin
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 28 Maggio 2020


Isobel ha nove anni e il suo compleanno si avvicina. Ma, come ogni volta, non ci saranno regali per lei. C'è solo una cosa che fa volare Isobel lontano dalle rigide regole che la famiglia le impone: leggere. Ma deve farlo di nascosto perché sua madre crede che non sia un'attività adatta a una bambina, che dovrebbe limitarsi a riordinare la casa e a preparare la cena. Isobel cresce alimentando la sua passione segreta di notte, alla luce di una flebile candela. Finché, a sedici anni, la sua vita non cambia radicalmente, quando è costretta a lasciare tutto, cercarsi un lavoro e una nuova sistemazione. È la prima volta che Isobel si scontra con il mondo. Con un mondo che non è solo la sua famiglia e il suo quartiere. È convinta di non avere gli strumenti per relazionarsi con gli altri. Le sembra di dire la cosa sbagliata, si sente fuori luogo. In fondo sua madre l'ha fatta sempre sentire così. Tanto che, quando incontra un gruppo di ragazzi che amano i libri come lei e passano le serate a discuterne, Isobel all'inizio rimane in silenzio. Ora che finalmente è in un contesto in cui può essere sé stessa, in cui può parlare liberamente di letteratura, ha paura. Ma piano piano le parole di Byron, Auden e Dostoevskij fanno breccia nelle sue insicurezze e le insegnano il coraggio di dire quello che pensa. Di far valere la propria opinione senza nascondere la cultura che si è costruita negli anni con le sue letture. Di aprire il cassetto in cui riposa il suo sogno. Il sogno di prendere una penna in mano e liberare quel flusso di parole che ha trattenuto per troppo tempo. Perché anche per una donna tutto è possibile.


IL MIO VOTO


La prima volta che conosciamo Isobel è una bambina di soli nove anni, una ragazzina entusiasta di crescere ma soprattutto di ricevere regali, anche se sa che non accadrà. Anno dopo anno infatti la madre le dice di non aspettarsi nulla e, come anticipato, nulla riceverà dalla sua famiglia. Ma non si può trattenere una bambina dall'urlare al mondo la felicità del proprio compleanno e di fatto è quello che Isobel fa, ottenendo qualche piccolo regalo da persone esterne alla famiglia che rendono la bambina felice ma la madre completamente inviperita, come se compiere gli anni fosse un crimine e dichiararlo a voce alta un disonore. Questo è solo un esempio del trattamento che la donna ha nei confronti di Isobel, come proibirle di leggere perchè secondo la donna non si adatta ad una bambina, che deve crescere ed imparare a fare le faccende domestiche e prendersi cura della famiglia, come impone la società. E così la piccola non può che continuare di nascosto questa sua passione perchè di fatto le permette di trovare quella voce che ora deve restare in silenzio, un piccolo atto di ribellione che fa per se stessa. Nel frattempo gli anni passano e Isobel diventa una ragazza di sedici anni che viene colta impreparata dal destino: la sua vita cambia drasticamente ed è costretta ad andare via di casa, trovare un lavoro e adattarsi ad un mondo dove ancora una volta la sua voce non viene udita. Ecco perchè, quando incontra dei ragazzi che come lei si rifugiano nei libri, non può che esserne attratta, anche se inizialmente resta in silenzio. Eppure dopo tanti anni di silenzio ad un certo punto la diga scoppia e con essa assistiamo ad una nuova trasformazione di Isoble, non più una bambina e non più una ragazzina, ma una giovane donna che sa quello che vuole.


Il romanzo di Amy Wittin, quello che l'ha resa famosa, poggia principalmente su due tematiche di base: il rapporto di Isobel con la madre e la letteratura, queste storie che penetrano nella testa della bambina e potrebbero farle venire strane idee, che per la società non sono accettabili visto che la donna non deve brillare, ma semplicemente fare quello che le viene detto, senza avere una propria opinione. Dunque la prima parte del romanzo è appunto incentrata sull'infanzia di Isobel e in particolare sulla sua voglia gridare al mondo l'arrivo di un nuovo compleanno, cosa che per la madre di Isobel è intollerabile. La donna vorrebbe una bambina silenziosa e a modo, che faccia esattamente tutto quello che le viene detto e che di fatto non provi emozioni, proprio come lei. La madre di Isobel è una donna fredda che ha imparato a stare al suo posto e per questo vuole la stessa cosa dalla figlia, quello che non comprende di fatto è che ha una piccola bambina testarda che vuole pensare con la sua testa e non con quella degli altri, vuole leggere e divertirsi, vuole gridare al mondo la sua felicità, come tutti i bambini del resto, perchè nessuno a novi anni sa controllarsi. Ecco quindi che viene messo in evidenza così tanto il rapporto disastroso tra madre e figlia, un rapporto che lascia davvero senza parole e per cui non si può che provare empatia per Isobel, la quale in qualche modo sembra avere la colpa per qualsiasi cosa. E' quindi naturale che, in cerca di costante affetto da una madre che non sembra interessata a darglielo, Isobel voglia fuggire dalla realtà e quindi rifugiarsi in quelle storie proibite che la fanno sognare.


E la letteratura è ovviamente il secondo tema portante del romanzo: fin da piccola Isobel si è dimostrata una piccola ribelle perchè desiderosa di leggere quanti più libri possibili non tanto per noia, quanto per divertimento, non rendendosi conto del potere di queste storie. Leggere infatti da modo di allontanarsi dalla propria realtà, ma da anche la possibilità di comprendere meglio la vita, di essere informati sul mondo e sulla società e questa cultura da un enorme potere, che in mano ad una donna non può andare, secondo la società. Ecco perchè quindi Isobel tiene il tutto segreto, almeno fino a quando non incontra, molti anni dopo, un gruppo di lettori che come lei ama leggere e ama parlare di ciò che legge. Per tanto tempo Isobel non ha avuto nessuno con cui parlarne, ma soprattutto non ha avuto una voce e questa, ora che è al sicuro, esita ad uscire per paura di tutto ciò che verrà fuori una volta lasciata libera. E' proprio questo incontro, e un lavoro in cui viene sempre più data per scontata e non pagata come dovrebbe, che dà ad Isobel la forza di uscire dal suo guscio e di lottare per quello che vuole essere davvero, dopo tanti anni passati a rinchiudere il suo sogno nel cassetto, e dopo troppo tempo passato a fare e pensare quello che vuole la società.
Dunque l'autrice usa la lettura come critica ad una società che vuole tarpare le ali alle donne e non vuole ammettere che anche loro possono studiare e diventare importanti.


Non appena ho letto la trama di questo romanzo me ne sono innamorata e ovviamente non potevo farmi sfuggire la possibilità di leggerlo. Una volta iniziata la lettura però devo ammettere che mi sono ritrovata in una storia molto diversa, qualcosa di completamente opposto a quello che mi aspettavo e questo un poco mi ha destabilizzato. La prosa della Wittin non è così semplice ed immediata da seguire e il fatto che la storia copra più anni della vita di Isobel, ma non sia specificato, rende difficile seguire i vari salti temporali e alcuni eventi narrativi. Ho amato tantissimi i temi che l'autrice ha trattato, come il rapporto tra Isobel e la madre e ovviamente il rapporto della protagonista con la lettura, che usa come sorta di critica alla società per far capire che anche una donna è degna della cultura e di scegliere quello che vuole fare nella vita.
Questo romanzo, pubblicato dall'autrice per la prima volta nel 1989 arriva in un mondo ben diverso da quello in cui vive la protagonista per fortuna, anche se esistono ancora pregiudizi sulla donna e sulla sua carriera, ora è possibile combattere e lottare per quello che si vuole fare, per cui non può che spingere il lettore a riflettere su quanto siamo fortunati a vivere in questi tempi e su quanto le cose siano cambiate, per fortuna. Allo stesso tempo si può definire un romanzo di formazione, considerando il fatto che vediamo Isobel crescere e diventare una donna che finalmente sa cosa vuole ed è pronta a lottare per questa, ben lontana da quella bambina che cercava di compiacere la madre.
La lettrice testarda è una lettura certamente interessante, da cui mi aspettavo qualcosa di diverso, ma che alla fine è riuscita a sorprendermi e a farmi capire che non bisogna mai dare nulla per scontato.




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si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



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