martedì 24 novembre 2020

Review "Nella buona e nella cattiva sorte" di Marina di Guardo

Bookspediani oggi vi parlo di "Nella buona e nella cattiva sorte" di Marina di Guardo.



Titolo
: Nella buona e nella cattiva sorte
Autore: Marina di Guardo
Editore: Mondadori
Genere: Thriller
Data di uscita: 24  Novem
bre 2020


Irene, giovane illustratrice di talento, vive da anni ostaggio del marito Gianluigi, manager geloso e violento, convinta, come tante altre vittime di violenza domestica, di meritarsi la semi-segregazione a cui lui la costringe a forza di minacce e lividi. All'indomani dell'ennesimo litigio, grazie al sostegno di Alice - l'amica d'infanzia trapiantata a Londra - Irene trova finalmente il coraggio di ribellarsi: mentre il marito è al lavoro, carica in macchina la loro piccola figlia Arianna e scappa da Milano, per correre verso un piccolo paese di provincia nella casa in cui è cresciuta e che i genitori le hanno lasciato in eredità. Gianluigi però la rintraccia prima del previsto, e le ordina di tornare in città, preannunciando ritorsioni - non solo da parte dei suoi avvocati. Irene sente le forze già esili cedere, ma nel paese scopre insperati alleati: un'anziana vicina di casa, un negoziante che forse ha un debole per lei… Purtroppo, inquietanti incidenti minacciano presto la sua fragile serenità. Irene nonostante tutto cerca faticosamente di rimettere insieme i cocci della sua vita, ma tutto precipita quando chi dovrebbe proteggerla da Gianluigi viene ritrovato brutalmente assassinato…

IL MIO VOTO



La protagonista di questo romanzo è Irene, una donna che conosciamo mentre è in fuga da Milano per poter ritrovare un poco di serenità. Irene e Arianna infatti, la figlia della donna, sono costrette ad allontanarsi da casa per avere un'occasione di restare in vita: Irene viene continuamente picchiata dal marito e dopo tanti anni di silenzio finalmente trova il coraggio di allontanarsi dall'uomo, non solo per se stessa, ma anche per la figlia. Fortunatamente ha la vecchia casa dei genitori in cui può rifugiarsi, anche se di fatto, oltre ad un'amica, è completamente sola. Prendere una decisione del genere quindi non è mai semplice, ma Irene è pronta ad affrontarla perchè arriva un punto in cui è possibile continuare a sopportare in silenzio. Il suo arrivo in città quindi viene subito visto da Lucia, una vicina che prende subito sotto la sua ala Irene, ma purtroppo anche suo marito sa bene dove trovarla e non esita a farglielo sapere, costringendola a temere ora più che mai per la sua vita. Insieme a Lucia tuttavia, anche un poliziotto del posto e Piero, un uomo che ispira fiducia ad Irene, la donna tenterà di iniziare una nuova vita, purtroppo però qualcuno sembra determinato a non lasciarglielo fare e quello che è peggio è che non sempre tutto è come sembra. Abbiamo quindi una protagonista molto tosta, che non bisogna biasimare per le sue scelte, sebbene non sempre siano facili da capire, ma una donna che cerca con tutta se stessa di rifarsi una vita e di fidarsi di nuovo degli altri, anche quando purtroppo il passato lo rende difficile.


Trovo che la tematica affrontata dall'autrice sia più attuale che mai e lanci un messaggio forte per noi donne. La storia di Irene potrebbe esser quella di tante altre persone che tuttavia, a differenza sua, non hanno ancora trovato il coraggio di fare un passo successivo, perchè non è solo il terrore di essere maltrattati fisicamente a giocare un ruolo serio, è il fattore psicologico a farci pensare due volte prima di agire. Molto spesso infatti è impossibile prevedere cosa potrà fare una persona, se messa alle strette, potrebbe portare ad una escalation e finire in tragedia. Infatti lo vediamo subito con Irene, la quale scappa di casa insieme alla figlia e si vede poco dopo arrivare nella sua città il marito, pronto a portarla a casa per ricominciare la solita routine, che fortunatamente viene salvato dall'ingresso in scena di Lucia. Eppure, nonostante tutte le indimidazioni e i maltrattamenti Irene non vuole sporgere denuncia perchè sa che non andrà a finire bene e soprattutto perchè come illustratrice non guadagna molto, già non si può permettere tanto altro, figurarsi avvocati su avvocati. Sulla carta sembra semplice, sappiamo tutti che questo tipo di relazione non è normale, eppure dopo tanto tempo è difficile anche solo trovare la forza di scappare, per cui comprendo Irene e la sua voglia semplicemente di andare avanti, anche se ovviamente il marito glielo rende impossibile. L'autrice però non si focalizza solo su questo, ma ci fa capire che ovviamente non sempre è tutto bianco e nero, non sempre è tutto come appare e per capire davvero questa storia, dovrete leggerla fino in fondo.


Non avevo mai letto nulla di Marina di Guardo ma non ho saputo resistere a questa trama perchè sembrava davvero qualcosa di unico e infatti, arrivata alla fine, posso dire di essere felice di aver accettato questa lettura, perchè non è affatto scontata o banale e soprattutto lancia un bellissimo messaggio, riflette l'attualità e spinge quindi a riflettere su come ci si potrebbe comportare in una determinata situazione, perchè a parole si è bravi tutti, mentre invece prima bisognerebbe trovarsi nella situazione (anche se ovviamente si spera di non esserci mai). Attraverso capitoli brevi, incisivi e scorrevoli Marina di Guardo ci racconta una storia che entra subito nel vivo e che subisce subito un'escalation e forse questo è l'unico difetto che riesco a trovare: probabilmente se il romanzo fosse stato un pelo più lungo, l'autrice si sarebbe potuta prendere più tempo per districare la storia e quindi per permettere al lettore di entrare davvero al suo interno, mettendogli i brividi, cosa che fa lo stesso, ma forse avrebbe avuto un impatto più forte se il tutto non si fosse svolto nel giro di poco tempo. 
Nella buona e nella cattiva sorte è un romanzo che ci fa riflettere sull'attualità ma soprattutto ci fa capire che non sempre si comprende bene il quadro di quello che si ha davanti, spesso si danno per scontate tante cose e non si capisce chi è il buono e il cattivo e quindi non si può che restare sempre sull'attenti, perchè purtroppo a volte si commettono errori di giudizio e non sempre si possono correggere in tempo.


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