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lunedì 22 febbraio 2021

Recensione " La casa del male" di Annalisa Strada e Gianluigi Spini

  Bookspediani oggi vi parlo di " La casa del male" di Annalisa Strada e Gianluigi Spini!


Titolo: La casa del male
AutoreAnnalisa Strada e Gianluigi Spini
Editore: De Agostini
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 12 Gennaio 2021


Arturo ha quindici anni e un pensiero fisso in testa: dichiararsi a Liliana, la ragazza della porta accanto. Col pensiero di Liliana, Arturo non fa quasi più caso all’atmosfera cupa che si respira nelle vie di Milano. Del resto, è abituato alla guerra, agli aerei che sganciano i loro carichi mortali, alle cattive notizie dal fronte e alle estenuanti file per un tozzo di pane da dividere con la mamma e la sorella. Per Arturo questa è la normalità, e tenere un basso profilo è l’unico modo che ha per sopravvivere, a dispetto di quel che pensano i suoi amici: il ribelle Luciano, invischiato in ambienti antifascisti, e lo sprezzante Vittorio, camerata convinto. Arturo guarda Liliana e non vede nient’altro. Non vede la morte, non vede le torture, non vede la Villa Triste di via Paolo Uccello. Una casa in cui coloro che entrano difficilmente possono raccontarlo. Nella Milano di Arturo e Liliana, a volte, basta una parola, o un pensiero pronunciato ad alta voce per finire inghiottiti dalla casa, e lì, nemmeno tutto il coraggio del mondo può salvarti. Ma a quindici anni non ci si arrende, si è pronti a giocare la partita, anche se in palio c’è una vita.

IL MIO VOTO



Arturo è un ragazzo come tanti altri, un quindicenne che sta vivendo uno dei periodi più bui della storia poichè vive in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, quando questa era di fatto alleata con la Germania e quindi sosteneva l'idea delle differenze sia razziali che politiche. Arturo è quindi abituato a conoscere un mondo pericoloso, un mondo dove il padre è partito pe la guerra in Africa e non è più tornato, un mondo dove vive con la paura che arrivi qualche aereo a bombare casa sua o quella di chi conosce, un mondo in cui vive solo con la madre e la sorella, anche lei in attesa di sapere se diventerà vedova come la madre oppure alla fine di questo massacro avrà ancora un marito. Ma per quanto il mondo esterno sia sempre più oscuro e buio, Arturo prova a vivere come ogni ragazzo e quindi lavora per aiutare la sua famiglia, sta lontano dai guai e cerca un modo per dichiararsi a Liliana, la sua vicina di casa e anche quella ragazza che le fa battere forte il cuore. Il suo mondo tuttavia viene distrutto quando una sera delle persone lo vengono a cercare e lo allontanano dalla sua famiglia, senza far sapere niente a nessuno di dove andrà e rendendo la vita di Arturo, che non sa nemmeno cosa ha fatto per essere stato strappato via alla sua famiglia o se anche il nulla stesso è di per sè un crimine, un vero inferno. Da quel momento la vita di Arturo cambierà totalmente, distruggendo la sua infanzia e la sua idea che esista ancora qualcosa di buono in questo mondo. Inutile dire che Arturo è semplicemente un protagonista incredibile, un ragazzo che si domanda che colpe possa avere per essere stato strappato via dalla sua famiglia, che cerca con tutte le sue forze di pensare ad altro, pur di non restare focalizzato sul presente e io non ho potuto fare a meno di stare male con lui, a volte sentivo talmente forti le sue emozioni che mi sono dovuto allontanare dal personaggio per poter andare avanti con la lettura, ma non posso che ammirarlo per quello che è e per avere ideale forti che vanno oltre la politica.

Questo romanzo per ragazzi ancora una volta ci porta al tempo della Seconda Guerra Mondiale e io ho desiderato leggerlo fin da subito perchè sono convita che questi libri possano insegnare molto di più che i libri di testo che si studiato a scuola, e infatti non mi sbagliavo perchè ancora una volta ho scoperto una parte importante non solo di quel periodo ma anche dell'Italia stessa di cui non conoscevo nulla ossia le famose Ville Tristi. Lo dicono gli stessi autori prima di iniziare il romanzo stesso che si sono sentiti chiamare da questo pezzo di storia e che hanno voluto parlare proprio di quelle Ville in cui tante persone, bambini, donne o ragazzi che fossero, venivano portate per essere torturare per potere ottenere informazioni utili su chi potesse essere una minaccia per l'Italia e la Germania stessa. Stiamo parlando di idee politiche pericolose che potevano in qualche modo minare il tutto e che quindi bisogna sradicare fin dal principio, prendendosela anche con bambini o ragazzini per mandare semplicemente un messaggio o per torturare queste persone con idee diverse, in modo tale da farle uscire allo scoperto ed eliminarle. Quella che ci viene descritta è una storia che fa male al cuore, che si è sicuramente indurito quando si legge di Auschwitz o degli altri campi di concentramento, ma che distrugge quando sente anche di quello che è accaduto in queste Ville Tristi, mandate avanti non solo da soldati ma  anche da donne e uomini di chiese, persone che dovrebbero aiutare e invece sono solo dei demoni travestiti da persone per bene. Devo dire che, per quanto sia stata dolorosa, è una storia che merita di essere assolutamente conosciuta.


Annalisa Strada e Gianluigi Spini, con uno stile davvero semplice e scorrevole, ci conducono dentro La casa del male, una dimora di orrori e di paura dove anche se si chiudono gli occhi non si può scacciare via quello che si  trova, un qualcosa che resta dentro il cuore e che lo spezza, perchè purtroppo per quanto il personaggio di Arturo sia frutto della mente degli autori, le Ville Tristi e le persone che sono state al loro interno sono realmente esistite e infatti alla fine del libro, oltre ad un contesto storico, troviamo anche i nomi di chi è effettivamente esistito durante questo periodo. La casa del male è una storia che, seppure è destinata ad un pubblico di ragazzi, è di forte impatto anche per i lettori più adulti e infatti a me personalmente ha toccato davvero nel profondo, mi ha fatto male ma allo stesso tempo mi ha fatto bene conoscere questo pezzo di storia, di cui non sapevo nulla e ancora una volta devo rimancare quanto siano importanti questi romanzi per i giovani adulti, proprio perchè possono rimanere più impressi i fatti che sono realmente accaduti e memori di questo passato, si possa impedire che qualcosa del genere avvenga di nuovo nel futuro. Annalisa Strada e Gianluigi Spini raccontano una storia che non può che restare nel cuore del lettore e io non posso che consigliarvi non solo di leggerla, ma di tenerla bene a mente.







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